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Ansia e insonnia sono disturbi collegati, tanto che l’una spesso precede l’altra. All’origine in entrambi i casi c’è una cattiva gestione dello stress, ma tante altre sono le possibili cause. Nell’articolo esploriamo la relazione bidirezionale tra ansia e insonnia, con utili consigli per trattare entrambe le condizioni e ritrovare la via del benessere e del relax.
Ansia e insonnia sono entrambi disturbi molto comuni con uno stretto rapporto di interdipendenza. L’ansia è il più diffuso disturbo psichiatrico nel mondo, tanto da interessare circa il 14% della popolazione mondiale e rappresentare la nona causa di disabilità per le conseguenze sulla salute generale.
Il legame tra i diversi tipi di insonnia e i disturbi d’ansia ha a che fare con il ruolo che il riposo notturno riveste nel preservare la salute mentale anche a livello neuroendocrino e psicologico. Notti disturbate con tante ore settimanali di sonno perso, compromettono la plasticità del cervello, alterando la produzione ormonale, i circuiti della memoria e dello scarico delle emozioni.
Del resto, i sintomi dell’ansia a loro volta conducono facilmente all’insonnia, perché lo stato di costante allerta in cui vivono le persone ansiose ostacola il rilassamento necessario per preparare il corpo e la mente al riposo profondo. L’insonnia cronica tende ad aumentare i livelli di cortisolo, un ormone associato a stati di stress e ansia.
Pertanto le due condizioni si autoalimentano, perché non dormire intensifica l’ansia, e la paura di non riuscire a dormire della persona ansiosa a sua volta rafforza il disturbo del sonno.1,2
I sintomi dell’insonnia possono essere acuti e di breve durata, oppure, come spesso accade quando esiste un legame con l'ansia, cronici. In questi casi si possono osservare sintomi notturni quali:
A queste manifestazioni distintive dell’insonnia si aggiungono sintomi diurni in parte sovrapponibili a quelli dell’ansia tra cui:
Il disturbo d’ansia generalizzato e le altre forme d’ansia hanno una relazione biunivoca con l’insonnia, la quale non a caso è inclusa tra i possibili sintomi in associazione con altri tipici segnali d’allarme quali:
Al momento della diagnosi, sia dell’insonnia che dell’ansia, è importante capire quale sia il disturbo predominante, e quale sia invece un sintomo secondario dell’altro.1,2,3
Le cause dell’insonnia sono multifattoriali, ma incide in modo determinante una incapacità di regolare lo stress. L'ipereccitazione che ne deriva altera il ritmo sonno-veglia interferendo con le fasi del sonno. Sembra che nelle persone insonni giochi un ruolo chiave la carenza di melatonina, l’ormone che serve principalmente a indurre il sonno nelle ore notturne.
Recenti studi da perfezionare, hanno poi riscontrato livelli eccessivi di orexina, un neurotrasmettitore che regola funzioni importanti tra cui il sistema di “sveglia” del corpo e l’appetito, nelle persone che soffrono sia di insonnia che di ansia. .Anche l’assunzione di alcuni farmaci, tra cui il cortisone, può causare insonnia.
Come l’insonnia, anche l’ansia è un disturbo multifattoriale e poligenetico, ovvero che ha tante possibili cause e fattori di rischio non completamente noti. Tra questi:
Dal momento che l’insonnia acuisce l’ansia, e viceversa, è importante capire quali siano i fattori di rischio o precipitanti, o cosiddetti “trigger” per entrambe le condizioni. Curando l’insonnia è già possibile migliorare anche i sintomi dell’ansia.2,3
I possibili trattamenti per gestire l’insonnia e l’ansia sono tanti, e prevedono sia terapie farmacologiche che rimedi e tecniche naturali. La maggior parte delle cure è adatta a trattare entrambe le condizioni, perché non c’è dubbio che alleviando l’una si migliora anche l’altra.
Vediamo alcuni utili rimedi per l’insonnia:
Oltre a trattare l’insonnia, è necessario agire sull’ansia, che sia la causa o uno dei sintomi dell’insonnia, aderendo ad uno o più percorsi di cura e apportando modifiche al proprio stile di vita. Esempi utili sono i seguenti: