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La bronchite è l'infiammazione della mucosa bronchiale che più frequentemente si presenta nella forma acuta, associata a tosse profonda che si sviluppa durante un'infezione delle vie respiratorie superiori, di solito di origine virale, che si espande poi al tratto bronchiale.
Nella donna in gravidanza, la bronchite può destare preoccupazione anche per la salute del nascituro. Durante la gravidanza viene raggiunto e mantenuto un delicato equilibrio immunologico, in cui il sistema immunitario della madre tollera il feto pur mantenendo la competenza immunitaria contro gli agenti esterni. Tuttavia, questo equilibrio immunitario può rompersi in caso di infezioni virali (come avviene anche per la bronchite) e pertanto la futura mamma deve prontamente fare riferimento al proprio medico per gestire al meglio la bronchite.
In questo articolo approfondiamo alcuni aspetti relativi proprio alla bronchite in gravidanza.
La bronchite è nella maggior parte dei casi una patologia che ha una risoluzione fisiologica, ovvero guarisce senza la necessità di assumere farmaci in 3 o 4 settimane. La donna in gravidanza deve porre molta attenzione al rischio di complicanze e alla possibile sovrainfezione batterica in seguito ad una bronchite virale.
Sono in particolare due i rischi e le complicanze a cui va incontro la donna in gravidanza:
Sebbene non siano stati esaminati in molti studi, questi due motivi (ipossia o effetto batterico diretto) potrebbero anche aumentare il rischio di aborto spontaneo.
In ogni caso, è molto raro che vi siano in gravidanza complicazioni legate alla bronchite. Può accadere più frequentemente in presenza di altri fattori di rischio come:
Si consiglia di effettuare il vaccino antinfluenzale anche in gravidanza per prevenire l’insorgenza di patologie del tratto respiratorio e le possibili complicanze.
In gravidanza è generalmente consigliato l’uso del paracetamolo per abbassare la febbre, ridurre l’infiammazione e come antidolorifico. Il paracetamolo è un farmaco perfettamente tollerato dalle donne in attesa e non ha effetti sul feto.
Tra gli antibiotici per la bronchite, l’amoxicillina e l’ampicillina (penicilline) sono i medicinali che possono essere somministrati in gravidanza e in allattamento, naturalmente dietro parere medico.
Resta la necessità di consultare il ginecologo prima di assumere qualsiasi terapia nel caso si sospetti una gravidanza o essa sia già conclamata.
Il trattamento per la bronchite prevede in generale una terapia sintomatica con farmaci quali:
Sebbene molti di essi siano farmaci che non prevedono ricetta medica, hanno controindicazioni in gravidanza, pertanto si sconsiglia vivamente il "fai da te" e di valutare attentamente la terapia con il proprio medico.
I foglietti illustrativi indicano se un farmaco è controindicato in gravidanza e i possibili effetti collaterali nella popolazione generale. In linea generale, farmaci che non sono stati testati su una popolazione di donne in gravidanza, vengono sconsigliati o si esplicita la necessità di parere medico.
Il rischio legato ai farmaci in generale, quindi anche a quelli che possono essere prescritti per i sintomi della bronchite, è legato al possibile passaggio del principio attivo dalla mamma al feto attraverso la placenta. Il feto non ha ancora raggiunto uno sviluppo fisico sufficiente per essere in grado di metabolizzare sostanze chimiche, pertanto molti farmaci potrebbero causare danni al bambino.
Ad esempio, farmaci antinfiammatori (non steroidei) sono spesso indicati per la gestione dei sintomi della bronchite (non in gravidanza) e sembrano essere tra i farmaci più utilizzati dalle donne in gravidanza. Diversi studi hanno riportato un aumento del rischio di aborto spontaneo associato all'uso di farmaci antinfiammatori durante la gravidanza, poichè sembrano interferire con il corretto impianto embrionale.
Per quanto riguarda l’assunzione di farmaci, se si seguono le Linee guida dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e le indicazioni del proprio curante, si possono limitare e gestire le possibili reazioni avverse ai farmaci.
Qualora vi sia la necessità di un ricovero ospedaliero per un aggravamento della sintomatologia della bronchite, sarà necessario far presente al personale sanitario lo stato di attesa e questo verrà tenuto in conto nella gestione della terapia.
Alcuni rimedi naturali contro la bronchite possono aiutare la donna a percepire un sollievo dai sintomi della bronchite, evitando così l’assunzione dei farmaci sintomatici.
Tra questi:
Di fondamentale importanza resta la necessità di consultare il medico o il farmacista prima di assumere qualsiasi rimedio, anche naturale. Ciò in quanto, nonostante siano considerati privi di qualsiasi rischio, spesso non è così. A tal proposito si consiglia la lettura dell’articolo dedicato.