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L’agoaspirato della tiroide è una procedura medica mini invasiva e sicura che rientra nell’iter diagnostico dei noduli della tiroide poichè permette di distinguere tra noduli benigni e maligni a seguito di un prelievo di cellule da analizzare al microscopio.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
- Che cos’è e come si esegue l’agoaspirato della tiroide?
- Perché il medico ha richiesto l’agoaspirato della tiroide?
- Quanto fa male l’agoaspirato alla tiroide?
- L’agoaspirato alla tiroide è pericoloso?
- Che tipo di preparazione serve prima di un agoaspirato alla tiroide?
- Quanto sono affidabili i risultati dell’agoaspirato?
- Che precauzioni devo usare dopo l’agoaspirato alla tiroide?
1. Che cos’è e come si esegue l’agoaspirato della tiroide?
L’agoaspirato della tiroide è una procedura medica mininvasiva che si effettua ambulatorialmente per diagnosticare la natura maligna o benigna di nodulo tiroideo. Questo esame consiste nel prelievo di una minima quantità di cellule usando un sottilissimo ago e una siringa e ha la durata massima di mezz'ora. Tuttavia, dal momento che la tiroide si trova nella gola, una zona particolarmente sensibile del corpo, e che l’iniezione può mettere in tensione il paziente, è possibile usare un anestetico topico nell’area in cui verrà introdotto l’ago.
Per sicurezza del paziente, e per ottimizzare l’esame anche ai fini diagnostici, oggi si preferisce eseguire l’agoaspirato con guida ecografica. Il paziente viene fatto distendere sul lettino, con il collo ben esposto dalla parte in cui si trova il nodulo da analizzare. Dopo l’eventuale applicazione dell’anestetico e del gel necessario per l’ecografia di supporto, il medico introduce un ago sterile nel nodulo e preleva un piccolo campione del suo contenuto, che finisce nella siringa. Il tutto per la durata di pochi secondi. Talvolta le punture sono diverse poiché può essere necessario prelevare cellule da diverse zone del nodulo per essere certi di fare la giusta diagnosi. A procedura ultimata, i campioni prelevati dal paziente con l’agoaspirato della tiroide vengono mandati al laboratorio di analisi per l’esame istologico. 1,2,3,4
2. Perché il medico ha richiesto l’agoaspirato della tiroide?
Il medico richiede l’agoaspirato della tiroide per valutare la natura di un nodulo tiroideo e distinguere noduli benigni da noduli maligni. Valutare la natura dei noduli della tiroide, piccole masse solide, semisolide o cistiche è importante perché, benché solo una una piccola percentuale sia maligna (7-15%) in questi casi, una diagnosi tempestiva è cruciale per limitare il rischio di metastasi.
L’agoaspirato alla tiroide non è, però, sempre necessario. Il medico lo può richiedere se altri esami di imaging eseguiti in precedenza, come la TC e l’ecografia della tiroide, non abbiano fornito sufficienti informazioni. In genere, è indicato per noduli solidi o misti che all’esame ecografico abbiano caratteristiche sospette, come forma e margini irregolari o aderenze, siano palpabili o di dimensioni superiori a 2 cm. Inoltre, è consigliato per le persone che abbiano familiarità con noduli alla tiroide maligni.
L’agoaspirato alla tiroide è anche un esame di follow up, che può essere inserito nel monitoraggio delle persone in cura, o già trattate per carcinoma della tiroide. Si tratta di un esame privo di controindicazioni, sicuro, che può essere eseguito anche sui bambini previa sedazione, e sulle donne in gravidanza.1,2,3,4

3. Quanto fa male l’agoaspirato alla tiroide?
L’agoaspirato alla tiroide non è considerato un esame doloroso. Si può effettuare con anestesia locale, che addormenta la parte e consente al paziente di non avvertire neppure l’ingresso dell’ago nella pelle. Una volta terminato l’effetto dell’anestetico, è possibile avvertire fastidio al collo e, raramente, un po’ di dolore.1,3
4. L’agoaspirato alla tiroide è pericoloso?
L’agoaspirato alla tiroide è un esame sicuro sotto tutti i punti di vista, eseguito come procedura diagnostica di routine dei noduli alla tiroide. Non sono riportate complicanze nel breve o lungo termine relative a possibili disseminazioni di cellule cancerose, nel caso in cui l’agoaspirato venisse effettuato su un nodulo maligno, né altre conseguenze serie come danni ai nervi o ai tessuti della tiroide, o lesioni vascolari.1
In rari casi, è possibile che dopo l’esecuzione dell’esame si formi un piccolo livido nel sito della puntura, ma il rischio di infezione o lesioni localizzate è minimo, soprattutto perché oggi si preferisce effettuare l’agoaspirato con guida ecografica, che migliora sia la performance diagnostica che la sicurezza dell’esame.1,3,4
5. Che tipo di preparazione serve prima di un agoaspirato alla tiroide?
Per sottoporsi all’esame dell’agoaspirato alla tiroide non è richiesta nessuna particolare preparazione. Non occorre essere digiuni, né venire accompagnati. Se il paziente assume medicinali, non dovrà interrompere le cure. Vi è un’unica eccezione ed è rappresentata dagli anticoagulanti e antiaggreganti, farmaci che diluendo il sangue aumentano il rischio di emorragie. In questi casi, è l'endocrinologo stesso che avvisa il paziente se e quando sospendere la terapia in previsione dell’esame.
L’agoaspirato si effettua in sicurezza, non prevede la somministrazione di mezzi di contrasto o altre sostanze chimiche che possano dare reazioni allergiche. Il gel anestetico, sebbene innocuo, può colare sui vestiti e dare una sensazione di freddo e appiccicaticcio. Pertanto, è consigliato indossare maglie o camicie comode, scollate, ed evitare orecchini e collane.3

6. Quanto sono affidabili i risultati dell’agoaspirato?
L’agoaspirato è un esame bioptico molto affidabile, tuttavia, in alcuni casi è necessario ripeterlo. In generale, dopo le analisi al microscopio sul campione di tessuto o liquido del nodulo nel referto di laboratorio si possono trovare le seguenti indicazioni, in base alla classificazione della Società italiana di Endocrinologia:
- TIR1 esito non diagnostico ossia non valido. In questi casi, l'esame va ripetuto;
- TR1 C, risultato non diagnostico cistico. Significa che, sebbene l’esame non sia valido in termini di diagnosi, è probabile che si tratti di un nodulo benigno, pertanto è il medico a stabilire se sia il caso di ripetere l’agoaspirato oppure no;
- TR2 nodulo non maligno/benigno. Rischio molto basso di malignità che richiede una sorveglianza attiva me nessun intervento;
- TR3 A nodulo di natura indeterminata a basso rischio di malignità (meno del 10% di probabilità). Richiede un monitoraggio con ripetizione dell’agoaspirato;
- TR3 B nodulo di natura indeterminata ad alto rischio di malignità (15-30% di probabilità). Richiede una rimozione chirurgica;
- TR4 nodulo probabilmente maligno (60-80% di probabilità). In questi casi si procede a rimozione chirurgica con esame istologico rapido dei tessuti asportati;
- TR5 nodulo maligno al 95% delle probabilità che richiede asportazione chirurgica immediata ed eventuale approfondimento diagnostico se esiste un alto rischio di diffusione metastatica.4,5
7. Che precauzioni devo usare dopo l’agoaspirato alla tiroide?
Non ci sono precauzioni specifiche da adottare dopo l’esecuzione dell’esame. Non appena conclusa la procedura ed estratto l’ago dalla tiroide, il medico tiene premuto un tampone di garza sul forellino finché il sanguinamento non si interrompe. Successivamente, nella sede della puntura si applica un cerotto. Dal momento che l’esame si effettua distesi, una volta terminato si chiede al paziente di sollevarsi lentamente, per evitare giramenti di testa.
Gli anestetici locali usati per l’agoaspirato non hanno effetti sedativi e non alterano la coscienza. Il paziente resta pertanto in osservazione per qualche minuto, dopodiché è libero di rientrare a casa autonomamente.1,2 Infine, dopo l’esame, si può bere e mangiare tranquillamente.4
Bibliografia
- Jasim S, Dean DS, Gharib H. Fine-Needle Aspiration of the Thyroid Gland. [Updated 2023 Mar 23]. In: Feingold KR, Anawalt B, Blackman MR, et al., editors. Endotext [Internet]. South Dartmouth (MA): MDText.com, Inc.; 2000-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK285544/
- Bailey S, Wallwork B. Differentiating between benign and malignant thyroid nodules: An evidence-based approach in general practice. Aust J Gen Pract. 2018 Nov;47(11):770-774. doi: 10.31128/AJGP-03-18-4518. PMID: 31207674.
- American Thyroid Association, Fine Needle Aspiration Biopsy of Thyroid Nodules (Ultimo accesso 19.04.2023)
- John Hopkins Medicine, Thyroid Fine Needle Aspiration Biopsy (Ultimo accesso 19.04.2023)
- Società italiana Endocrinologia, Classificazione italiana 2014 della Citologia tiroidea

Autore
Dott.ssa Paola Perria
Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.
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