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L’alimentazione può conciliare o disturbare il sonno. Chi soffre di insonnia spesso ha cattive abitudini alimentari, come consumare caffè e cibi pesanti prima di andare a letto. Cosa mangiare, allora, per dormire meglio? Nell’articolo tutto ciò che serve sapere per trovare la tua perfetta dieta anti insonnia.
Indice
- Perché l’alimentazione influisce sul sonno?
- Cibi che favoriscono il sonno
- Alimenti da evitare prima di andare a dormire
- Routine alimentare e orari dei pasti per migliorare il sonno
1. Perché l’alimentazione influisce sul sonno?
L’alimentazione influisce sul sonno in tre modi:
- attraverso l’orario dei pasti, in particolare dell’ultimo della giornata;
- tramite gli specifici nutrienti assunti dai cibi, che possono stimolare o inibire la produzione degli ormoni che regolano il sonno;
- in base alla quantità di calorie assunte ogni giorno.
Diversi studi recenti hanno posto l’accento soprattutto sul secondo punto, perché esiste una relazione diretta tra il consumo di alcuni cibi e la produzione di melatonina e serotonina, i due neurotrasmettitori fondamentali nella regolazione dei ritmi circadiani e del ciclo sonno-veglia.
La melatonina, prodotta dalla ghiandola pineale, o epifisi, che si trova nel cervello, è anche definita “l’ormone del sonno”. Induce quel rilassamento necessario all’addormentamento che viene attivato a tarda sera dal buio e dal silenzio. Cibi che contengono melatonina o che ne stimolano la produzione endogena sono quindi considerati un concreto aiuto contro l’insonnia.
La melatonina a sua volta deriva dalla serotonina, un neurotrasmettitore che svolge molteplici funzioni legate alla regolazione dell’umore, di cui una parte viene convertita in melatonina. Alla sintesi della serotonina si arriva a partire da una sostanza chiamata triptofano, presente in alcuni cibi.
Attenzione quindi, al legame tra triptofano, serotonina e melatonina nell’alternanza sonno-veglia. Se questo meccanismo fila liscio, è anche perché il corpo assume i cibi nei quali sono contenuti i principi nutritivi che servono a promuoverlo e non ad ostacolarlo.
Una dieta salutare e anti insonnia deve fornire sostanze che proteggono il fisiologico ciclo del sonno, ma anche che:
- non appesantisca e semmai riduca il rischio di sovrappeso o patologie gastriche tra cui il reflusso esofageo che disturbano il sonno e ne abbassano la qualità;
- non peggiori patologie preesistenti, tra cui il diabete, che sono a loro volta fattore di rischio dell’insonnia;
- fornisca una buona quota di minerali, tra cui il magnesio, indispensabili per mantenere in salute il sistema nervoso e i muscoli, e favorire il fisiologico rilassamento che precede il sonno.1,2,3
2. Cibi che favoriscono il sonno
Studi sulla relazione tra sonno e alimentazione hanno evidenziato come le diete povere di carboidrati e con un buon apporto proteico siano più efficaci nel combattere l’insonnia. Non tutti i carboidrati, però, sono utili allo stesso modo. Per garantirsi un buon sonno è meglio puntare su carboidrati complessi ricchi di triptofano tra cui:
- cereali integrali inclusi riso, avena, farro e grano, anche sotto forma di farine, di pane, di pasta;
- frutta ad alto contenuto di melatonina o serotonina tra cui ciliegie, amarene sotto forma di succo, uva, kiwi, ananas, arance e banane. Si tratta di frutti indicati anche per concludere un pasto serale perché in grado di favorire il relax.
Le proteine costituiscono ugualmente un’ottima fonte di triptofano. Per combattere l’insonnia è bene puntare su:
- pollame;
- latticini. Il latte vaccino da sempre è stato usato come conciliatore del sonno e la sua efficacia è stata ampiamente dimostrata grazie al suo contenuto in melatonina, che è superiore nelle mungiture notturne. Per potenziare l’effetto anti insonnia prima di andare a dormire si può bere del latte caldo con un po’ di curcuma, una spezia nota per le sue proprietà antinfiammatorie e protettive del sistema nervoso;
- uova;
- legumi.
Una categoria di alimenti proteici particolarmente indicati per facilitare il sonno sono poi i frutti di mare e i pesci grassi come il salmone, gli sgombri e le sardine, perché ricchi di vitamina D e omega 3, che servono a mantenere sano ed efficiente il sistema nervoso. Vitamina D e melatonina le troviamo anche nei funghi.
Infine, un'attenzione specifica nel piano nutrizionale dovrebbe essere data ai cibi ricchi di vitamine e minerali tra cui il magnesio, che mantengono giovane il cervello e combattono il sovraccarico di stress, uno dei principali nemici del buon sonno. Alimenti da privilegiare in tal senso sono:
- semi oleosi, come quelli di zucca;
- frutta secca in guscio, tra cui le mandorle;
- fagioli;
- salmone;
- riso;
- verdure a foglia verde.1,2,3,4
3. Alimenti da evitare prima di andare a dormire
Da evitare in caso di insonnia sono tutti gli alimenti che disturbano il ciclo sonno-veglia e la produzione di melatonina. Pertanto è bene bandire il consumo serale di cibi e bevande ricchi di sostanze neuro stimolanti come la caffeina tra cui:
- cole;
- caffè e altre bevande e pietanze contenenti caffè quali dessert e cioccolatini;
- energy drink.
Altra sostanza che può dare l’illusoria sensazione di conciliare il sonno, ma che in realtà ha un effetto dannoso sul sistema nervoso è l’alcol. Consumare bevande alcoliche fino a quattro ore prima di andare a dormire può favorire un iniziale addormentamento, ma in seguito disturba il riposo portando a bruschi risvegli e un sonno non ristoratore. Le persone che consumano alcol abitualmente sono più a rischio di insonnia cronica.
Anche i cibi dolci, specialmente contenenti zuccheri semplici, se assunti prima di andare a dormire “sembrano” facilitare il sonno, ma possono causare frequenti risvegli notturni e sonno di cattiva qualità.
Attenzione infine ai cibi che causano disturbi gastrici come il reflusso. Si tratta soprattutto di pietanze pesanti, piccanti, molto condite o unte, incluso il cibo cosiddetto “spazzatura” e le fritture. Consumate a cena possono causare risvegli da bruciore di stomaco, rigurgiti acidi e indigestione.1,2,4
Sai che in gravidanza l’insonnia può essere data proprio da problemi digestivi? Ne parliamo nell’articolo “Insonnia in gravidanza: dormire meglio è possibile”.
4. Routine alimentare e orari dei pasti per migliorare il sonno
L’orario dei pasti influisce in modo importante sulla qualità del sonno. Esiste una branca della scienza dell’alimentazione chiamata crono-nutrizione, che si occupa esattamente di studiare l’influenza sul ciclo sonno-veglia della ripartizione dei pasti quotidiani. Per combattere la tendenza all’insonnia e dormire meglio la notte è consigliato:
- consumare i pasti sempre alle stesse ore, distanziando i tre principali in modo che rispettino le necessità metaboliche. In questo modo si crea un’abitudine che serve al corpo per regolarsi e regolare i suoi ritmi circadiani;
- evitare di consumare la cena a ridosso dell’ora di andare a dormire o comunque entro le due ore precedenti. L’ideale sarebbe cenare quattro ore prima di andare a dormire e non oltre;
- consumare un pasto serale più leggero rispetto agli altri due, in modo da facilitare e accelerare il processo digestivo;
- evitare le irregolarità negli orari dei pasti o di consumare tutte le calorie necessarie al proprio fabbisogno energetico in poche ore;
- evitare di mangiare di notte anche quando si lavora su turni. 1,4
Fonti
- Pattnaik H, Mir M, Boike S, Kashyap R, Khan SA, Surani S. Nutritional Elements in Sleep. Cureus. 2022 Dec 21;14(12):e32803. doi: 10.7759/cureus.32803. PMID: 36694494; PMCID: PMC9859770.
- St-Onge MP, Mikic A, Pietrolungo CE. Effects of Diet on Sleep Quality. Adv Nutr. 2016 Sep 15;7(5):938-49. doi: 10.3945/an.116.012336. PMID: 27633109; PMCID: PMC5015038
- Sleep Foundation, Using Magnesium for Better Sleep
- Sleep Foundation, Nutrition and Sleep: Diet’s Effect on Sleep
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