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Dire addio alle allergie alimentari: rimedi e strategie efficaci

Scritto da Dott.ssa Paola Perria | 3-set-2024 6.00.00

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Avere un’allergia alimentare non impedisce di godere dei piaceri della tavola. Conoscendo gli allergeni che causano la reazione allergica, è possibile seguire un regime alimentare privo di rischi, sano, e soprattutto gustoso. Nell’articolo consigli e strategie per scordarsi di avere un’allergia alimentare e vivere senza rinunce.

Indice

  1. Trattamento efficace per contrastare le allergie alimentari
  2. Consigli pratici per la quotidianità con le allergie alimentari
  3. Sostenere la salute: consigli nutrizionali per una vita equilibrata

1. Trattamento efficace per contrastare le allergie alimentari

Il trattamento delle allergie alimentari mira ad azzerare i sintomi e prevenire reazioni allergiche gravi. Non sempre, infatti, un’allergia alimentare migliora o si risolve con il tempo. Spesso si tratta di una condizione che dura per tutta la vita con cui è necessario convivere. Per farlo al meglio occorre per prima cosa effettuare tutti i test allergologici e capire quali sono gli allergeni alimentari che causano la reazione immunitaria avversa

Una volta in possesso di questa informazione, sarà l'allergologo/a a stabilire il piano terapeutico e indicare le regole di comportamento da seguire, che possono variare sulla base del tipo di allergia alimentare di cui si soffre. 

Misure generali includono:

  • eliminazione dalla dieta dei cibi che contengono l’allergene specifico, ma anche delle preparazioni alimentari, o degli altri alimenti che possono contenere tracce dell’allergene o causare allergie crociate. Occorre, però, evitare il fai da te. In casi come quello dell’allergia al latte, che insorge in età neonatale o infantile, prima di prendere decisioni drastiche è indispensabile consultare il/la allergologo/a oltre al/la pediatra, che stabilirà il da farsi sulla base del singolo caso;
  • seguire la terapia farmacologica prevista per il proprio caso. In genere i farmaci prescritti sono antistaminici a basso dosaggio per sintomi lievi, a dosaggio più elevato per chi ha sintomi più severi. Eventualmente, se le allergie alimentari sono anche di tipo respiratorio, i cortisonici in spray sono indicati;
  • alcune allergie alimentari che si presentano in età infantile, possono essere migliorate nel tempo con l’immunoterapia specifica, che consente di ottenere una desensibilizzazione all’allergene somministrando piccole dosi quotidiane per via orale, sottocutanea, sublinguale o altro. Cibi allergizzanti con cui si sta sperimentando questa via sono le arachidi, l’uovo, il latte. Al momento l’efficacia dell’immunoterapia specifica è controversa, perché sebbene  la tolleranza all’alimento migliori nel tempo, sono ancora troppe le reazioni avverse registrate. Spetta all’allergologo/a pediatrico selezionare i casi più adatti a questo tipo di trattamento dell’allergia alimentare.1,2
 

2. Consigli pratici per la quotidianità con le allergie alimentari

Nella quotidianità convivere con le allergie alimentari implica un grado di sorveglianza elevato. Significa prestare particolare attenzione ai pasti, all'acquisto di cibi e di materie prime, e alla preparazione delle pietanze. Se queste operazioni diventano routinarie nel proprio ambiente domestico, ogni volta che la persona con allergia alimentare deve spostarsi, fare un viaggio, frequentare una scuola o lavorare in aziende dotate di mensa, si deve ricominciare da capo. 

Consigli da seguire per evitare rischi legati alla consumazione dei cibi sono:

  • informare chiunque sia in relazione o frequenti la persona allergica, incluso il personale scolastico se parliamo di bambini/e in età scolare, di tutte le allergie e le intolleranze alimentari di cui soffre e di cosa fare in caso di reazione avversa;
  • se possibile, cucinare o far cucinare i cibi per la persona allergica in pentole ad uso esclusivo;
  • negli hotel, b&b, mezzi di trasporto in cui sono offerti i pasti, e ristoranti informare preventivamente il personale delle proprie allergie affinché prepari pasti privi di allergeni pericolosi;
  • imparare a consultare correttamente le etichette alimentari, e informarsi sulle regole dell’etichettatura dei Paesi dove ci si sposta, ad esempio in vacanza o per lavoro. Nei casi dubbi è opportuno chiedere delucidazioni, o limitarsi al consumo dei cibi che sicuramente non creano problemi;
  • leggere o chiedere la lista degli allergeni nei ristoranti, e in caso di non sicurezza, ad esempio per il rischio di una contaminazione da contatto, o della presenza di allergeni occulti, evitare quell’alimento;
  • portare con sé i farmaci antistaminici per il trattamento dei sintomi lievi dell’allergia, da usare all’occorrenza, e non uscire mai senza;
  • portare con sé sempre due dosi auto-iniettabili di adrenalina in caso di ingestione accidentale dell’allergene alimentare e di sintomi riconducibili ad una anafilassi, e subito dopo la somministrazione chiamare i soccorsi mantenendo la comunicazione fino al loro arrivo;
  • indossare i braccialetti con le informazioni sull’allergia alimentare, e farli indossare sempre ai bambini/e.1,3 
 

3. Sostenere la salute: consigli nutrizionali per una vita equilibrata

La dieta di una persona con allergia alimentare prevede il consumo di alimenti privi dell’allergene che causa reazioni avverse. A seconda dell’età della persona allergica, e dei cibi da evitare, specialmente se sono tanti o se si deve prestare attenzione alle allergie crociate, questa necessità impone un rigido piano alimentare. 

Consigli per prevenire carenze nutrizionali e seguire una dieta sana, bilanciata e gratificante, sono:

  • conoscere il proprio grado di intolleranza all’allergene, in alcuni casi, infatti, minime quantità possono essere consumate senza reazioni avverse;
  • conoscere esattamente in quali alimenti è presente l’allergene che crea problemi, e in quali può essere presente in modo occulto o in minime quantità per contaminazione;
  • conoscere i principi nutritivi dei cibi a cui si è allergici, per sostituirli con cibi non allergizzanti con le stesse qualità nutrizionali;
  • imparare quanto prima a cucinare secondo le proprie esigenze. Avere un’allergia alimentare può infatti diventare uno stimolo per provare nuove ricette con ingredienti sicuri, e preparare pasti buoni e sani, ma anche creativi;
  • non avere timore di testare piatti tradizionali di altre cucine, nelle quali sono meno presenti gli allergeni da evitare, un esempio: la quasi assenza di latticini nella cucina asiatica;
  • rivolgersi ad un/a dietologo/a esperto/a in allergie alimentari per creare un piano alimentare adeguato alle proprie esigenze nutrizionali per età e rispettoso di gusti e preferenze.4

Sai cos’è una pseudoallergia? Quella all’istamina, ad esempio, lo è. Ne parliamo nell’articolo “Allergia all’istamina: vera allergia o intolleranza?” 

Fonti

  1. Allergy UK, Food Allergy
  2. Rivista di Immunologia e Allergologia pediatrica, L’Allergia alimentare si può curare?
  3. Harvard Health Publishing, 6 Tips for Managing Food Allergies
  4. The Association of UK Dietitians, Coping with Food Allergies