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Il ruolo degli anticorpi nella celiachia

Scritto da Dott.ssa Chiara Mossali | 14-mar-2022 7.30.00

10' di lettura

Gli anticorpi della celiachia sono fondamentali per diagnosticare questa malattia autoimmune.

La celiachia si manifesta quando si consuma glutine, se si è geneticamente predisposti. Il sistema immunitario aggredisce l'intestino, danneggiando i villi e causando infiammazione, che porta a un malassorbimento dei nutrienti. Questo può predisporre allo sviluppo di altre patologie come osteoporosi, adenocarcinoma intestinale e linfoma non Hodgkin.

Attualmente, l'unica terapia approvata è la dieta senza glutine, ma la ricerca sta facendo progressi per sviluppare nuove soluzioni, come la pillola per la celiachia.

Ma che ruolo hanno gli anticorpi nella celiachia? La diagnosi di celiachia si esegue cercando la presenza nel sangue di alcuni specifici anticorpi che vengono prodotti dall'organismo come reazione alla presenza del glutine a livello intestinale. Tali anticorpi sono quindi il segnale della presenza di malattia celiaca.

In questo articolo cerchiamo di capire meglio il ruolo degli anticorpi nei pazienti con celiachia.

  1. Perchè il corpo produce gli anticorpi della celiachia
  2. Tipologie di anticorpi della celiachia: quali sono presenti nei soggetti celiaci
  3. Dagli anticorpi della celiachia alla diagnosi della malattia celiaca
  4. Fonti

1. Perché il corpo produce gli anticorpi della celiachia

Le persone celiache producono alti livelli di anticorpi della celiachia in risposta al glutine, che attaccano la parete intestinale danneggiandola.
Questo è il meccanismo che si scatena nel caso delle malattie autoimmuni (come la celiachia), in cui vengono prodotti anticorpi contro strutture o cellule del corpo umano che vengono scambiate per estranee.

Proviamo a capire meglio il meccanismo alla base della risposta immunitaria. Il nostro corpo ha un esercito specializzato nella ricerca e nella distruzione degli agenti patogeni e gli anticorpi sono i protagonisti di quella lotta.
Sono costituiti da proteine a "forma di Y" in cui la base comunica con altri componenti del sistema immunitario e le due braccia si legano a quel che viene riconosciuto come estraneo (antigene).
Gli anticorpi hanno una struttura tridimensionale, che li aiuta a legarsi a migliaia, anche milioni, di antigeni diversi con estrema precisione, garantendoci la possibilità di combattere contro moltissime varietà di patogeni, spesso anche senza accorgercene.
Vengono prodotti durante un'infezione o in risposta a un vaccino e ogni anticorpo è specifico e può avere il compito di etichettare un "invasore", per decretarne la distruzione da parte di altre cellule del sistema immunitario, o distruggere l'"invasore" autonomamente.
Dopo un primo approccio con l’antigene si svilupperanno specifiche cellule della memoria che si riattiveranno quando esso verrà incontrato nuovamente, assicurando che il corpo rimanga preparato al meglio, generando una risposta immunitaria più rapida ed efficace. 
Nella celiachia e nelle malattie autoimmuni questo meccanismo di risposta non funziona correttamente e cellule del nostro organismo vengono erroneamente riconosciute come estranee e pertanto attaccate.

 

2. Tipologie di anticorpi della celiachia: quali sono presenti nei soggetti celiaci

Il primo passo per diagnosticare la celiachia è eseguire esami del sangue per verificare la presenza di anticorpi della celiachia specifici, prodotti in alte quantità nell'intestino in caso di intolleranza al glutine.

Gli anticorpi che vengono cercati nel sangue sono:

  • Anticorpi anti-transglutaminasi (tTG);
  • Anticorpi anti-gliadina (AGA);
  • Anticorpi anti-endomisio (EMA).

Vengono ricercati questi anticorpi (IgG/IgA) perché le transglutaminasi sono un gruppo di enzimi che si ritrovano in diversi processi fisiologici, ma soprattutto nella mucosa intestinale, sito in cui provocano la modificazione della Gliadina, molecola contenuta nel glutine e che nei celiaci viene riconosciuta come estranea e quindi attaccata. Questa reazione autoimmune provoca con il tempo quella conformazione tipica della celiachia con i villi intestinali appiattiti e il malassorbimento.

Qualora sia positivo il riscontro degli anticorpi anti-transglutaminasi e anti-gliadina, verranno ricercati anche gli anticorpi anti-endomisio che sono diretti contro le fibre connettivali (endomisio), che circondano le cellule muscolari lisce della mucosa intestinale e riconoscono come antigene l’enzima transglutaminasi.

3. Dagli anticorpi della celiachia alla diagnosi della malattia celiaca

Se l'esame del sangue risulta positivo, mostrando un alto livello di anticorpi della celiachia, l'iter diagnostico prosegue con altri due passaggi:

  • il test genetico, che serve a verificare se vi sia la predisposizione genetica allo sviluppo della malattia ovvero la presenza dell’aplotipo HLA DQ2/DQ8, una combinazione di varianti genetiche associata con l’insorgenza di questa malattia;
  • la biopsia duodenale tramite gastroscopia, che serve a prelevare una porzione di mucosa intestinale in tre punti, per verificare se vi sia l’appiattimento dei villi tipico della celiachia.

Le linee guida non indicano altri esami come validi per la diagnosi di celiachia.

Si precisa che dal 2017, con la revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), la celiachia è stata classificata come malattia cronica invalidante, e non più come malattia rara. Per questo motivo è previsto il codice esenzione celiachia 059, con cui il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è tenuto a fornire prestazioni e servizi specifici per la celiachia.

4. Fonti

  1.  Relazione annuale al Parlamento per la celiachia. 
  2. National Institute for Health and Care Excellence. Recognition, management, and assessment of coeliac disease. September 2015. 
  3. Celiachia. Epicentro ISS.  
  4. Lebwohl B, Sanders DS, Green PHR. Coeliac disease. Lancet. 2018;39:70–8 
  5. Antibody. National Human Genome Research Institute.