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Benessere e stili di vita

Proteggersi d'estate: sotto questo sole!

Scritto da Ihealthyou Redazione  | 
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5' di lettura

Durante l’estate è desiderio comune che il sole lasci delle tracce di colore sul nostro corpo. Ma, attenzione: proteggere la pelle è uno dei messaggi più importanti che risuona in questo periodo! 

In questo articolo andremo più a fondo cercando di approfondire il motivo per cui le radiazioni solari non fanno bene alla pelle e offriremo consigli e raccomandazioni da seguire per prendersi cura della propria pelle in estate.

 

  1. Parliamo delle radiazioni solari
  2. Come si protegge la pelle da queste radiazioni? 
  3. Quali sono i consigli e le raccomandazioni da seguire? 
  4. Anche i capelli vanno protetti?

 

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1. Parliamo della radiazione solare. 

Il sole è una fonte luminosa che emette un ampio spettro di radiazioni elettromagnetiche delle quali, però, l’occhio umano ne percepisce solo una parte, quella visibile. Lo spettro di luce visibile non è altro che l’insieme dei colori che è possibile ammirare nell’arcobaleno. Eccezione fatta per gli UVC, bloccati dallo strato di ozono, tutte le restanti radiazioni - gli UVA, gli UVB, il visibile e gli infrarossi - arrivano sulla Terra e, di conseguenza, interagiscono con la nostra pelle. Gli infrarossi penetrano più in profondità e gli UVB penetrano meno di tutti.

 

2. La pelle come si protegge da queste radiazioni? 

Per proteggersi, la nostra pelle mette in atto una serie di meccanismi di difesa: aumenta il suo spessore cutaneo e libera e sintetizza melanina per formare uno scudo di protezione. Se da un lato l'interazione tra luce solare e pelle è fondamentale, ad esempio per la sintesi di vitamina D e per stimolare la produzione di ormoni che regolano il ciclo del sonno-veglia, dall'altro può causare effetti collaterali o danni gravi alla pelle come l'insorgenza di tumori cutanei, che si manifestano in seguito a un impatto diretto o indiretto dei raggi solari.

Il primo segnale che è possibile osservare sulla pelle in seguito al danno acuto è l'arrossamento, un eritema localizzato su tutte le aree foto-esposte. Successivamente, il colore della pelle cambia e ci si abbronza in seguito alla produzione di melanina. Infine, la pelle inizia a ispessirsi. Il danno cronico è quello di piccola entità rispetto al precedente ma sistematicamente reiterato nel tempo.

Gli UVA, pur avendo un carico di energia inferiore rispetto agli UVB, sono in grado di penetrare più in profondità nella cute, fino al derma papillare e attraverso un danno indiretto, simile a quello appena spiegato, inducono photoaging (invecchiamento della pelle), immunosoppressione (riduzione delle difese immunitarie) e foto-carcinogenesi, ovvero la creazione di cellule cancerose a livello cutaneo. Quest’ultima clinicamente si manifesta con:

  1. secchezza cutanea, chiazze;
  2. brunastre al dorso delle mani;
  3. avambracci;
  4. volto e dorso;
  5. rughe marcatamente profonde;
  6. marcata lassità cutanea;
  7. macchie color porpora.
Invece, per quanto riguarda l'immunosoppressione una conseguenza molto comune è l'herpes labiale, che sistematicamente si manifesta in alcuni soggetti durante l'estate. L'immunosoppressione, oltre a favorire le infezioni virali cutanee, abbassa anche il livello di sorveglianza sullo sviluppo di cellule
tumorali che, a questo punto, possono replicarsi favorendo, così, l'insorgenza dei tumori della pelle.

 

3. Quali sono i consigli e le raccomandazioni da seguire? 

 

  1. Esporsi correttamente al sole evitando di farlo durante le ore centrali della giornata;
  2. Applicare sulla pelle un filtro a largo spettro con SPF50;
  3. Indossare tessuti specializzati in grado di proteggere la pelle.

 

Per approfondire ti consigliamo di leggere questo articolo Attenzione al sole in spiaggia: come proteggere la pelle?

 

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4. Anche i capelli vanno protetti? 

Si alla protezione anche per i capelli! Perché la prolungata esposizione al sole può indurre i nostri capelli a sfibrarsi e a rovinarsi.

Ecco quindi i cinque errori più comuni che sarebbe bene evitare:

  1. Lasciare sale e cloro sui capelli, elementi molto nocivi perché potrebbero impoverirli e sbiadirli;
  2. Usare degli shampoo generici. Sono da preferirsi, invece, quelli con sostanze specifiche che possano proteggere dagli effetti dei raggi UVA/UVB;
  3. Dimenticarsi la maschera ristrutturante;
  4. Non usare i cappelli;
  5. Non usare molto spesso il phon, che può essere utilissimo per rimuovere l’umidità.

 


Ihealthyou Redazione
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Redazione rappresenta il team di ihealthyou. Gli articoli scritti da redazione sono verificati da esperti del settore medicale.