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La parola greca stoma significa “apertura” ed infatti la stomia è un’apertura creata chirurgicamente che consente l'esternalizzazione di alcune funzioni corporee, principalmente utilizzata per l’apparato digerente.

Viene creata una stomia a livello intestinale quando è necessario deviare, temporaneamente o permanentemente, il normale transito del cibo e/o l'eliminazione delle feci. Le condizioni che possono portare alla necessità di ricorrere alla stomia sono molte, tra cui le principali sono: il cancro del colon-retto, patologie congenite, traumi, malattie infiammatorie intestinali, ostruzione intestinale e diverticolite. Tra queste, il cancro del colon-retto è certamente la causa primaria di stomia.

In questi casi rispettare una dieta adeguata alla propria situazione è particolarmente importante per riuscire ad avere una buona gestione quotidiana della patologia.

In particolare, in questo articolo daremo risposta alle tre seguenti domande.

1    Qual è l'alimentazione da seguire in caso di stomia?
2    Quali alimenti sono da preferire per i pazienti stomizzati?
3    Quali alimenti sono da evitare con una stomia?

1. Quali accorgimenti nella dieta in caso di stomia?

Non esistono regole nutrizionali univoche che valgano per tutti coloro che hanno la stomia. Sicuramente è necessario darsi del tempo per comprendere come gestire al meglio questa nuova condizione.
Generalmente il curante indica alcuni accorgimenti da seguire in merito al piano alimentare e la scelta sarà personalizzata sulle necessità specifiche, ma esistono alcuni comportamenti che in linea generale possono migliorare la quotidianità di un paziente con stomia:

  • mangiare regolarmente ma preferibilmente poco e spesso;
  • bere molto (1.5-2 lt di liquidi al giorno);
  • masticare bene e lentamente;
  • evitare bevande troppo calde o fredde.

 

In molti casi, soprattutto nel primo periodo dopo l’intervento chirurgico, potrebbe presentarsi un malassorbimento intestinale che renderà necessaria l’assunzione di integratori adatti prescritti dal chirurgo.

Questo avviene in misura maggiore o minore, anche a seconda della regione dell’intestino in cui viene eseguita la stomia.
Ad esempio, in caso di ileostomia (apertura dell’ileo sulla superficie addominale) la stomia viene effettuata nella parte dell’intestino tenue dove sono assorbiti i principali nutrienti. Secondo alcuni studi le persone con un’ileostomia possono incorrere in perdite nutrizionali di:

  • calcio;
  • magnesio;
  • ferro;
  • vitamine B12, A, D, E e K;
  • acido folico;
  • acqua;
  • proteine;
  • grassi;
  • sali biliari.

È quindi fondamentale per i pazienti con ileostomia concordare con il proprio medico la dieta più opportuna in modo da reintegrare questi nutrienti e limitarne la carenza.

Nel caso della colostomia (apertura dell'intestino crasso sulla superficie addominale) la stomia è posizionata nel colon e quindi la perdita nutrizionale è considerata di minima entità.

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2. Quali alimenti sono da preferire per i pazienti stomizzati?

L’alimentazione dei pazienti con stomia deve essere quanto più equilibrata e regolare possibile. Deve seguire semplici regole e deve evitare di comprendere alcuni alimenti che possono mettere il paziente in difficoltà con la gestione quotidiana della stomia, anche da un punto di vista sociale.

  • Preferire alimenti con poche fibre, non integrali ed evitare i latte e derivati nelle prime settimane o qualora vi sia intolleranza.
  • Alcuni alimenti consigliati sono: pasta, riso, carne bianca, patate, carote, zucchine, banana.

 

3. Quali alimenti sono da evitare con una stomia?

Gli alimenti da evitare o da consumare consapevolmente, in relazione ai rapporti sociali o alla possibilità di trascorrere del tempo in casa, con la stomia possono essere divisi in tre gruppi:

  • Gruppo 1: alimenti che causano diarrea o Verdure dalla buccia verde, Cibi piccanti, Alcool, Prugne.
  • Gruppo 2: alimenti che causano cattivo odore o Pesce, Uova, Cipolle, Cavolo, Aglio, Asparagi.
  • Gruppo 3: alimenti che causano flatulenza o Legumi, Cavolfiore, Germogli, Cibi piccanti, Cipolle, Bevande frizzanti, Gomma da masticare, Verdure a foglia verde.

Fonti

1    Burch J. Constipation and flatulence management for stoma patients. Br J Community Nurs. 2007;12(10):449–452.

2    Ferreira-Umpierrez A, Fort-Fort Z. Experiences of family members of patients with colostomies and expectations about professional intervention. Rev Lat Am Enfermagem. 2014;22(2):241–247.

3   Akbulut G. Nutrition in stoma patients: a practical view of dietary therapy. Int J Hematol Oncol. 2011;21(1):61–66.

4   Burch J. Nutrition and the ostomate: input, output and absorption. Br J Community Nurs. 2006;11(8):349–351.

5   United Ostomy Associations of America (UOAA). Ostomy nutrition guide. (Ultimo accesso 28/02/2022)

6    Zhou T, Wu XT, Zhou YJ, Huang X, Fan W, Li YC. Early removing gastrointestinal decompression and early oral feeding improve patients’ rehabilitation after colorectostomy. World J Gastroenterol. 2006;12(15):2459–2463.

7   Burch J. Nutrition for people with stomas 2: an overview of dietary advice. Nurs Times. 2008;104(49):26–27.

8   de Oliveira AL, Boroni Moreira AP, Pereira Netto M, Gonçalves Leite IC. A Cross-sectional Study of Nutritional Status, Diet, and Dietary Restrictions Among Persons With an Ileostomy or Colostomy. Ostomy Wound Manage. 2018 May;64(5):18-29. PMID: 29847308.


Dott.ssa Chiara Mossali

Autore

Dott.ssa Chiara Mossali

Medical writer e consulente in ambito healthcare. Laureata in Biotecnologie. Esperienza nell’ambito della ricerca di laboratorio e nella ricerca clinica. Da circa 10 anni mi occupo di comunicazione e consulenza nel settore healthcare curando progetti e contenuti per medici e pazienti.