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6' di lettura

Hai mai avuto l’istinto di fare qualcosa “di pancia”? O hai mai provato le “farfalle nello stomaco”? Spesso queste sensazioni sono collegate a sensazioni romantiche o a situazioni ed eventi che ci portano a prendere decisioni con l'istinto. Ma perché intestino e cervello parlano insieme in certe situazioni?

Se ci pensi sembra strana come relazione. Siamo abituati a pensare che le emozioni e le scelte che proviamo siano prese con la ragione, la parte del nostro intelletto, ma ne siamo proprio sicuri?

Nel nostro quotidiano, molto spesso, ci troviamo a compiere delle azioni e a intraprendere delle scelte perché le sentiamo nostre, dando la colpa a qualcosa che non è collegata alla nostra parte razionale, ma all'istinto e perché non dare la colpa proprio a lui: allo stomaco!

Quando diciamo «Ho scelto di agire di pancia» affermiamo che la decisione o l'evento che abbiamo sviluppato è stato messo in atto dal nostro stomaco. Con questa affermazione notiamo come la ragione ci parla proprio da quella zona, facendoci prendere una decisione guidata non dalla ragione, ma dall’istinto. È forse una contraddizione questa frase?

No, queste sensazioni sono dovute al fatto che cervello e intestino sono collegati, infatti, le neuro-scienze dimostrano che il cervello influisce sulla salute dell'intestino e l'intestino può influire sulla salute del cervello. Insomma ci viene proprio da chiederci perché l'intestino, fra tutti gli organi, parli con il nostro cervello e perché abbia un ruolo così importante nelle nostre vite? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Parleremo di:

1    Intestino, cervello e nervo vago: un linguaggio comune
2    La serotonina e i neurotrasmettitori
3    Microbiota e il sistema immunitario

1. Intestino e Cervello: un linguaggio comune

Si è proprio vero, intestino e cervello comunicano tra di loro e il sistema di comunicazione che usano per parlarsi è chiamato “asse intestino-cervello”. L'asse intestino-cervello è un termine usato per identificare questa rete di relazione che collega i due organi, che sono collegati sia fisicamente che biochimicamente in diversi modi. Come fanno a comunicare?

L’intestino è un vero e proprio sistema nervoso autonomo che dialoga con il cervello continuamente attraverso il nervo vago.

Ci sono circa 100 miliardi di neuroni nel cervello umano di ogni persona ed è proprio questa rete neuronale che integra tutte le informazioni al fine di generare il pensiero cosciente e quello inconscio.
È interessante notare che l'intestino contiene 500 milioni di neuroni, che sono collegati al cervello attraverso i nervi nel sistema nervoso, in particolare il nervo vago è uno dei nervi più grandi che collega l'intestino e il cervello ed essendo un nervo misto (cioè sia afferente sia efferente) invia segnali in entrambe le direzioni.

Il nervo vago è importante nell'asse intestino-cervello

 

e il suo ruolo nello stress.

Molti sono gli studi portati avanti in questo settore. Ad esempio, negli studi sugli animali, lo stress inibisce i segnali inviati attraverso il nervo vago e causa anche problemi gastrointestinali. Allo stesso modo, uno studio sull'uomo ha scoperto che le persone con sindrome dell'intestino irritabile (IBS) o morbo di Crohn avevano un tono vagale ridotto, indicando una ridotta funzione del nervo vago.

Un interessante studio sui topi ha scoperto che l'alimentazione di un probiotico riduce la quantità di ormone dello stress nel sangue, mentre un altro studio ha rilevato che una dieta a base di alimenti a basso indice glicemico è in grado di ridurre le concentrazioni di cortisolo dopo sole 3 settimane di regime alimentare a basso indice glicemico. Tuttavia, quando il nervo vago nei topi è stato messo in condizioni di non comunicare, il probiotico non ha avuto alcun effetto. 

2. La serotonina e i neurotrasmettitori

Uno dei motivi alla base di questo legame tra intestino e cervello è dovuto ai neurotrasmettitori, sostanze chimiche di cui si servono i neuroni per ricevere e inviare informazioni. I neurotrasmettitori controllano ogni aspetto della nostra vita mediando i messaggi all’interno delle sinapsi, ossia i punti di collegamento tra i neuroni, e una famiglia particolare di neurotrasmettitori, i neuro-modulatori, che controllano sentimenti ed emozioni.

Persona serena che osserva l'orizzonte da una scogliera

Tra tutti i neurotrasmettitori, che sono più di 250 nel nostro corpo, quello più importante per l’asse cervello-intestino è sicuramente la serotonina. La serotonina, nel sistema nervoso centrale, svolge diverse funzioni che vanno dalla regolazione del tono dell'umore, del sonno, della temperatura corporea, della sessualità, all'empatia, funzioni cognitive, creatività e appetito.

Si crede che alcune alterazioni patologiche nella funzionalità dei circuiti della serotonina siano coinvolte in numerosi disturbi neuro-psichiatrici, solo per citarne alcuni:

  • emicrania;
  • disturbo ossessivo-compulsivo;
  • depressione e schizofrenia;
  • ansia e disturbi dell'umore in genere;
  • disturbi alimentari, come fame nervosa e bulimia;
  • eiaculazione precoce nei maschi;
  • fibromialgia.

L'esatto modo in cui tali alterazioni siano coinvolte in queste patologie non è ancora ben chiaro. Ma l'aspetto interessante è che la serotonina è anche il neuro-trasmettitore che controlla la motilità dell’intestino e, guarda caso, è prodotta per oltre il 90% proprio nell’intestino.

Quindi, migliore è la nostra funzionalità intestinale maggiore sarà la produzione di serotonina, il che ci renderà più felici e il nostro sistema nervoso centrale più equilibrato.

Ma, d’altro canto, migliore è il nostro umore e migliore la nostra funzione nervosa centrale, migliore sarà la circolazione di serotonina e, di riflesso, la nostra funzione intestinale. Già da questo aspetto è facile intuire quanto la correlazione cervello-intestino sia più stretta di quanto si creda.

Un altro neuro-trasmettitore importante è l'acido gamma-aminobutirrico, detto GABA, che aiuta a controllare i sentimenti di paura e ansia, prodotto dalle cellule intestinali e dai microbi che vivono lì. La distribuzione del GABA non è uniforme nel nostro organismo ed è un neuro-trasmettitore inibitorio: il suo rilascio nello spazio sinaptico, infatti, impedisce all’impulso nervoso di propagarsi e di giungere al neurone post-sinaptico. Il giusto equilibrio di questo neuro-trasmettitore influisce così sulla psiche della persona, soprattutto sui valori di ansia e stress.

3. Microbiota e il sistema immunitario

Per far si che l'asse intestino-cervello sia il più equilibrato possibile, per svolgere al meglio le proprie funzioni, è importante anche il sistema immunitario.

I microbi intestinali, chiamati in gergo tecnico “microbiota” svolgono un ruolo importante nel sistema immunitario e nell'infiammazione, in quanto la loro funzione è quella di controllare ciò che viene trattenuto dal corpo e ciò che viene invece buttato fuori.

I batteri svolgono una funzione importantissima nel nostro organismo ed è quella di contribuire allo sviluppo e alla maturazione del nostro sistema immunitario. Ma non solo, essi sono in grado di creare anche sostanze tossiche e dannose per il nostro organismo, andando così a creare grandi squilibri. 

Colture in vitro per individuare batteri

Se il sistema immunitario viene attivato troppo a lungo, può portare a un'infiammazione cronica, che è associata a una serie di disturbi cerebrali come la depressione e la malattia di Alzheimer.

I lipo-polisaccaridi (LPS) sono tossine infiammatorie prodotte da alcuni batteri e possono causare una infiammazione generalizzata, se i loro livelli nel sangue superano i limiti massimi di tolleranza. Ciò può accadere quando la barriera intestinale diventa troppo permeabile, che consente a batteri e LPS di entrare nel sangue. Inoltre l'infiammazione e un alto livello di lipopolisaccaridi nel sangue sono spesso stati associati a una serie di disturbi cerebrali, tra cui: depressione grave, demenza e schizofrenia.

Per questo motivo è importante che il nostro sistema immunitario sia in costante equilibrio, in modo da controllare tutti i batteri presenti nel nostro organismo e per permettere al meglio le funzioni dell'asse intestino-cervello. Per aiutare a mantenere questo equilibrio sano la parte fondamentale è avere un'alimentazione equilibrata, che non mantiene in salute solo il tratto intestinale ma anche tutto il corpo.

L'asse intestino-cervello dunque ha una relazione a doppio senso, un elemento influisce sull'altro.

Ansie, paure, decisioni, possono incidere sul normale funzionamento di questi organi e allo stesso tempo si riflettono sulle nostre azioni. Quindi, mantenere l'intestino e il cervello in un equilibrio sano è fondamentale, anche grazie ad una alimentazione equilibrata!


Ihealthyou Redazione
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