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7' di lettura

La chemioterapia è uno dei principali trattamenti previsti per il cancro. Un paziente può essere sottoposto a chemioterapia per scopi diversi. Tra questi eliminare definitivamente la malattia, ridurre il volume della massa tumorale prima dell’intervento, prevenire una recidiva, ritardare la progressione della malattia, alleviare i sintomi, preparare l’organismo a un trapianto di midollo o di cellule staminali.

Vediamo più nel dettaglio cosa si intende per chemioterapia neoadiuvante:

1    Cos'è la chemioterapia neoadiuvante
2    Come funziona la chemioterapia?
3    Quanto dura la chemioterapia?
4    Differenza con la chemioterapia adiuvante
5    Chemioterapia neoadiuvante: focus sul tumore al seno

 

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1. Cos'è la chemioterapia neoadiuvante

La chemioterapia neoadiuvante viene eseguita in caso di diagnosi di tumore prima di un intervento chirurgico o della radioterapia, per far sì che l’intervento possa essere meno invasivo e più efficace limitando l’irradiazione del tumore ad altre zone del corpo.

L’intervento chirurgico in questo modo risulta spesso di più semplice esecuzione e il rischio di recidiva dovuta a metastasi (diffusione delle cellule tumorali in altre sedi o organi) diminuisce molto

 

2. Come funziona la chemioterapia?

In linea generale la chemioterapia (inclusa quella neoadiuvante) impedisce la replicazione cellulare provocando la morte delle cellule tumorali. Riesce così a bloccare, limitare o ridurre la massa cancerosa, ma allo stesso tempo non può evitare di attaccare cellule sane dell’organismo che andrà incontro anche a diversi effetti collaterali come:

  1. perdita di capelli;
  2. anemia;
  3. calo delle difese immunitarie;
  4. vomito;
  5. diarrea;
  6. febbre;
  7. dolore;
  8. infiammazione o infezione della bocca.

 

Per quanto la chemioterapia possa essere molto pesante da affrontare, spesso è l’unica possibilità terapeutica per il trattamento del tumore. I farmaci più recenti hanno una tossicità inferiore rispetto a quelli di vecchia generazione, ma gli effetti collaterali sono in ogni caso presenti.

 

 

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3. Quanto dura la chemioterapia?

Ogni ciclo terapeutico dura generalmente 3 o 6 mesi e le opzioni per la somministrazione sono diverse in base alla tipologia di tumore e alla sua gravità:

  • orale;
  • per via endovenosa;
  • per via sottocutanea;
  • topica sulla pelle, come una crema;
  • iniezione intramuscolo.


4. Differenza con la chemioterapia adiuvante

La chemioterapia adiuvante viene utilizzata per prevenire eventuali recidive in seguito alla rimozione chirurgica del tumore o alla radioterapia.

Viene fatta per colpire quelle cellule che possono essersi liberate in circolo prima della rimozione del cancro, che non sono ancora divenute metastasi e che quindi non sono rilevabili dagli strumenti diagnostici (es. PET-TC).

 

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5. Chemioterapia neoadiuvante: focus sul tumore al seno

Il tumore al seno, soprattutto se in stadio avanzato, è una delle principali patologie trattate con chemioterapia neoadiuvante.

Le evidenze scientifiche hanno dimostrato quanto questo approccio migliori l’outcome della malattia, portando alla paziente importanti benefici.

Tra i vantaggi della chemioterapia neoadiuvante per il tumore al seno:

  1. riduzione del tasso di recidiva post-operatoria;
  2. migliore comprensione del grado di sensibilità (e risposta) del tumore ad una successiva terapia chemioterapica;
  3. aumento del tasso di terapia conservativa del seno;
  4. riduzione della massa tumorale (risultati variabili in funzione della dimensione iniziale, della stadiazione e della tipologia di carcinoma mammario).

È dunque molto importante affidarsi a professionisti del settore che studiando il singolo caso in quanto possono anche consigliare alla paziente di non sottoporsi alla chemioterapia neoadiuvante qualora fossero maggiori gli svantaggi nella scelta di questo approccio.

Alcuni svantaggi della chemioterapia neoadiuvante sono:

  • eventuale ritardo del trattamento post chirurgia. In alcuni casi la terapia neoadiuvante può determinare un posticipo dell'intervento chirurgico e quindi dell'inizio del trattamento antitumorale, con un possibile impatto sul quadro clinico della paziente;
  • possibile prolungamento nei tempi e nel numero di cicli del trattamento che viene iniziato a seguito dell'intervento chirurgico.

Vengono valutati diversi fattori per scegliere la terapia più adatta ad una paziente con cancro al seno, pertanto è fondamentale conoscere le diverse opzioni che si hanno a disposizione ed essere accompagnati nel percorso di scelta da medici e sanitari esperti perché esso sia consapevole e mirato.

 

Fonti

1    Mayo Clinic Chemotherapy 2021
2    NHS Chemotherapy Overview 2020
3    NIH National Cancer Institute Definition 2021
4    Daniel F. Hayes, Anne F. Schott, Neoadjuvant Chemotherapy: What Are the Benefits for the Patient and for the Investigator?, JNCI Monographs, Volume 2015, Issue 51, May 2015, Pages 36–39
5    El-Sayed S, Nelson N. Adjuvant and adjunctive chemotherapy in the management of squamous cell carcinoma of the head and neck region. A meta-analysis of prospective and randomized trials. J 6    Clin Oncol. 1996 Mar;14(3):838-47. doi: 10.1200/JCO.1996.14.3.838. PMID: 8622032.
7    Ikeda T, Jinno H, Matsu A, Masamura S, Kitajima M. The role of neoadjuvant chemotherapy for breast cancer treatment. Breast Cancer. 2002;9(1):8-14. doi: 10.1007/BF02967540. PMID: 12196715.
8    Masood S. Neoadjuvant chemotherapy in breast cancers. Womens Health (Lond). 2016;12(5):480-491. doi:10.1177/1745505716677139


Dott.ssa Chiara Mossali
Autore

Dott.ssa Chiara Mossali

Medical writer e consulente in ambito healthcare. Laureata in Biotecnologie. Esperienza nell’ambito della ricerca di laboratorio e nella ricerca clinica. Da circa 10 anni mi occupo di comunicazione e consulenza nel settore healthcare curando progetti e contenuti per medici e pazienti.