Salute mentale

Disturbo bipolare e familiarità: esiste?

Scritto da Dott.ssa Luisa Longo  | 
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Il disturbo bipolare è un disturbo mentale ad elevata familiarità, ciò significa che, all’interno della stessa famiglia, più membri ne possono essere affetti. Questo non equivale alla certezza per la prole di genitori ammalati di sviluppare il disturbo, ma significa avere una maggiore vulnerabilità rispetto ad una persona senza parenti di  primo grado con disturbo bipolare.

Ecco le domande a cui risponderemo  in questo articolo:

  1. Il disturbo bipolare si può ereditare?
  2. Quali sono i fattori di rischio per il disturbo bipolare?
  3. A quale età compaiono i primi sintomi del disturbo bipolare?
  4. Cosa fare se un familiare è affetto da disturbo bipolare?

 

Nonno, padre, figlio

 

 

1. Il disturbo bipolare si può ereditare?

Gli studi scientifici evidenziano che i parenti di primo grado di pazienti affetti da disturbo bipolare hanno un rischio fino a 10 volte maggiore di sviluppare la malattia nell’intero arco della loro vita rispetto alla popolazione generale.1 

Bisogna, tuttavia, distinguere tra ereditarietà e familiarità

  • l’ereditarietà indica che il rischio di sviluppare un disturbo è correlato alla presenza di una o più alterazioni genetiche note, che possono essere trasmesse direttamente alla prole;
  • la familiarità invece consiste in una vulnerabilità, o predisposizione,  allo sviluppo del disturbo in cui elementi genetici non ancora noti interagiscono con fattori di rischio ambientali e stili di vita. In caso di vulnerabilità, è consigliabile quindi evitare più attentamente comportamenti a rischio, come l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti.

 

2. Quali sono i fattori di rischio per il disturbo bipolare?

Studi scientifici hanno individuato possibili fattori di rischio ambientali e psicosociali. In particolare, sembra che eventi di vita stressanti e relazioni sociali e familiari poco supportive potrebbero contribuire all’esordio di un disturbo  bipolare, sia nella forma di un episodio maniacale sia di un episodio depressivo.2 

A tal proposito sembra che lo stress ambientale, correlato alla presenza di un genitore affetto da disturbo bipolare, giochi un ruolo molto più importante rispetto alla componente genetica nel determinare un rischio di malattia nella prole.3 Inoltre, la presenza di altri disturbi mentali (ansia, ADHD, ecc.) in epoca infantile è associata ad una maggiore incidenza di disturbo bipolare in età adulta.4 

Padre con disturbo bipolare e figlia

 

 

3. A quale età compaiono i primi sintomi del disturbo bipolare?

I primi sintomi compaiono intorno ai 20 anni di età.5 Tuttavia in caso di familiarità, in particolare se uno dei due genitori è affetto da disturbo bipolare, l’età di insorgenza tende ad essere più precoce e a presentarsi in epoca adolescenziale.6  

 

4. Cosa fare se un familiare è affetto da disturbo bipolare?

Chi ha un familiare affetto dal disturbo bipolare non deve temere di sviluppare a sua volta il disturbo; deve però fare attenzione a condurre uno stile di vita sano, evitando tutti quei comportamenti che possono alterare l’umore, soprattutto evitare l’uso di sostanze stupefacenti.

Padre con disturbo bipolare e figlio

Inoltre, è molto importante sentirsi coinvolti nel percorso di cura del proprio familiare. È, infatti, dimostrato che gli interventi specialistici (psicoeducazione, training di comunicazione familiare, esercizi di problem solving) eseguiti da professionisti del settore migliorano il decorso del disturbo e riducono il rischio di svilupparlo per chi presenta una condizione di vulnerabilità. Infatti un clima familiare disteso, empatico e comunicativo contribuisce a temperare gli stress ambientali che impattano negativamente sul disturbo bipolare e sul suo rischio.7 

Bibliografia

  1. Craddock N, Sklar P. Genetics of bipolar disorder. Lancet. 2013 May 11;381(9878):1654-62. doi: 10.1016/S0140-6736(13)60855-7. PMID: 23663951.
  2. Alloy LB, Abramson LY, Urosevic S, Walshaw PD, Nusslock R, Neeren AM. The psychosocial context of bipolar disorder: environmental, cognitive, and developmental risk factors. Clin Psychol Rev. 2005 Dec;25(8):1043-75. doi: 10.1016/j.cpr.2005.06.006. Epub 2005 Sep 6. PMID: 16140445.
  3. Stapp EK, Mendelson T, Merikangas KR, Wilcox HC. Parental bipolar disorder, family environment, and offspring psychiatric disorders: A systematic review. J Affect Disord. 2020 May 1;268:69-81. doi: 10.1016/j.jad.2020.03.005. Epub 2020 Mar 3. PMID: 32158009; PMCID: PMC7175999.
  4. Faedda GL, Serra G, Marangoni C, Salvatore P, Sani G, Vázquez GH, Tondo L, Girardi P, Baldessarini RJ, Koukopoulos A. Clinical risk factors for bipolar disorders: a systematic review of prospective studies. J Affect Disord. 2014 Oct;168:314-21. doi: 10.1016/j.jad.2014.07.013. Epub 2014 Jul 18. PMID: 25086290.
  5. Brenner CJ, Shyn SI. Diagnosis and management of bipolar disorder in primary care: a DSM-5 update. Med Clin North Am. 2014 Sep;98(5):1025-48. doi: 10.1016/j.mcna.2014.06.004. PMID: 25134871.
  6. Post RM, Altshuler LL, Kupka R, McElroy SL, Frye MA, Rowe M, Grunze H, Suppes T, Keck PE Jr, Leverich GS, Nolen WA. Age at Onset of Bipolar Disorder Related to Parental and Grandparental Illness Burden. J Clin Psychiatry. 2016 Oct;77(10):e1309-e1315. doi: 10.4088/JCP.15m09811. PMID: 27631141.
  7. Lau P, Hawes DJ, Hunt C, Frankland A, Roberts G, Wright A, Costa DSJ, Mitchell PB. Family environment and psychopathology in offspring of parents with bipolar disorder. J Affect Disord. 2018 Jan 15;226:12-20. doi: 10.1016/j.jad.2017.09.010. Epub 2017 Sep 14. PMID: 28942201.




Dott.ssa Luisa Longo

Autore

Dott.ssa Luisa Longo

Medico chirurgo specializzata in Psichiatria e Psicoterapia, con esperienza di ricerca in contesti internazionali, lavora come Dirigente Medico occupandosi di psichiatria ospedaliera, territoriale e di comunità.