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L'emergenza sanitaria da Covid-19, negli ultimi mesi, ha catturato l'attenzione di tutti - medici, operatori sanitari, pazienti, Associazioni, ma soprattutto di Istituzioni regionali e nazionali. Qual è la conseguenza? Si è distolto e allontanato lo sguardo dalle altre patologie. Patologie che continuano a necessitare dell'intervento dei professionisti a supporto dei pazienti e delle loro famiglie.
Non bisogna dimenticare che esistono tante altre patologie non meno pericolose per la vita. L’anticipazione diagnostica del tumore al seno è la prima strategia per ottenere le maggiori probabilità di guarigione: se si vuole salvaguardare la sopravvivenza delle oltre 53.500 donne che ogni anno si ammalano in Italia, lo screening mammografico e le attività della diagnostica senologica devono riprendere al più presto a pieno regime su tutto il territorio nazionale.
È questo l'allarme lanciato da Europa Donne Italia e altre associazioni di pazienti, insieme alle società scientifiche e alle Istituzioni del nostro Paese. Un appello rivolto anche e soprattutto alle donne, per riprendere le attività di diagnosi precoce per il tumore al seno, dopo il lockdown imposto dall'emergenza Coronavirus.
In questo articolo parleremo di:
- L'appello congiunto di associazioni pazienti e società scientifiche
- I consigli e l'appello rivolto alle donne
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L'appello congiunto di associazioni pazienti e società scientifiche
Europa Donna Italia, un’Associazione di Promozione Sociale che ogni giorno si batte per i diritti alla prevenzione e alla cura del tumore seno, nel mese di maggio ha incontrato alcune associazioni pazienti e alcune società scientifiche per rivolgere un messaggio e un appello alle Istituzioni regionali e nazionali e alle donne.
Europa Donna Italia, insieme a Donna onlus, la Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia - F.A.V.O., l'Associazione Nazionale Donne Operate al Seno - A.N.D.O.S., la Sezione di Senologia della Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica - SIRM, il Gruppo Italiano Screening Mammografico - GISMa, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica - AIOM, l’Associazione Italiana Tecnici di Radiologia Senologica e Senonetwork - AITeRS affermano a gran voce:
La diagnosi precoce, per il tumore al seno, non deve più aspettare
L'obiettivo di questo appello è di porre l'attenzione sui ritardi e sui rallentamenti della ripresa delle attività di screening per la diagnosi precoce del tumore al seno, «affinché non si perda ulteriore tempo prezioso». Un intervallo di tempo prolungato - tra il test mammografico, la conferma diagnostica e l’inizio di un eventuale terapia - mette a rischio il benessere della persona e soprattutto può peggiorare la prognosi.
Perché? Lo screening mammografico e non, è parte dei LEA, ossia dei Livelli Essenziali di Assistenza medica e per questo motivo deve essere ripristinato nel più breve tempo possibile e in modo omogeneo su tutto il territorio italiano. Per questo motivo l'alert è rivolto sia alle Regioni che allo Stato Italiano e al Ministero della Salute.
Alle Regioni si chiede di:
-
Ripristinare quanto prima lo screening mammografico, dove era presente, e di regolare l'attività dei centri clinici di diagnostica senologica entro l'estate;
-
Riorganizzare le attività tenendo presente le norme di distanziamento temporale e spaziale, per garantire la sicurezza alle pazienti e agli operatori sanitari;
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Inviare una lettera di invito e stabilire le priorità in base ai livelli di rischio individuale;
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Informare le donne attraverso un'adeguata campagna di sensibilizzazione e di comunicazione.
Al Ministero della Salute si richiede di:
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Garantire e vigilare l’accesso al livello di assistenza a tutte le donne;
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Collaborare con gli enti regionali così che lo screening mammografico riprenda nel più breve tempo possibile.
I consigli e l'appello rivolto alle donne
Europa Donna Italia insieme alle altre associazioni pazienti e alle società scientifiche si rivolgono alle donne e affermano:
Siate consapevoli, ritardare la diagnosipuò portare serie conseguenza per la vostra salute!
Europa Donna Italia raccomanda alle donne:
- Richiedi una mammografia di screening nel più breve tempo possibile entro tre mesi dalla data del controllo non eseguito;
- Conferma l’appuntamento o richiedi un appuntamento nuovo, se c'è bisogno di un approfondimento diagnostico;
- Richiedi tramite impegnativa, rilasciata dal proprio medico curante, un accertamento radiologico e/o diagnostico se ritieni di avere dei sintomi di un possibile tumore. Ad esempio un nodulo palpabile, pelle a buccia d’arancia, retrazione della cute o del capezzolo, secrezione dal capezzolo e così via;
- Richiedi una mammografia di controllo entro un anno e tre mesi dal quello precedente. Sia in conclusione di alcune terapie per un precedente tumore al seno o per qualsiasi programma di follow-up.
Noi di Ihealthyou siamo felici di poter ospitare, di dar voce a questo appello e di dare visibilità alle Associazioni come quella di Europa Donna Italia e non solo, che ogni giorno si impegnano per sensibilizzare, curare e promuovere iniziative di rilievo per le donne che combattono contro il tumore al seno.
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