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La gastroenterite batterica è una malattia infettiva intestinale il cui sintomo principale è la diarrea. Tra le cause principali ci sono le infezioni alimentari dovute all’ingestione di cibi contaminati da germi. Nella maggior parte dei casi la gastroenterite batterica si risolve da sola, ma quando i sintomi non passano o peggiorano può essere necessario il ricovero ospedaliero.

Ecco cosa troverai in questo articolo:

  1. Cos’è la gastroenterite batterica e come si manifesta?
  2. Quali sono le cause più comuni di gastroenterite batterica?
  3. Come si prende la gastroenterite batterica e come evitarla?
  4. Diagnosi della gastroenterite batterica
  5. Cure e rimedi per la gastroenterite batterica
    1. Trattamento farmacologico
    2. Rimedi naturali e comportamenti utili
  6. Quanto dura la gastroenterite batterica?
  7. La gastroenterite batterica è pericolosa?

Persona con gastroenterite batterica in bagno

1. Cos’è la gastroenterite batterica e come si manifesta?

La gastroenterite batterica è una malattia che colpisce l’intestino quando si verifica un’infezione da parte di batteri patogeni. I batteri possono essere già presenti nell’intestino, provenire da cibi contaminati o da contagio con persone infette. L’infezione batterica determina un’infiammazione dell’apparato gastrointestinale che si traduce in sintomi acuti tra i quali:

  • diarrea con scariche frequenti di feci acquose;
  • sangue nelle feci;
  • febbre;
  • crampi addominali;
  • nausea e/o vomito;
  • perdita dell’appetito.1,2

Nelle persone adulte in salute, l’87% dei casi di diarrea severa con quattro o più scariche acquose al giorno, per oltre tre giorni di seguito, sono causati da infezioni batteriche.1 La gastroenterite può essere provocata anche da altri germi patogeni, in particolare la gastroenterite virale è una delle forme più comuni soprattutto nel periodo invernale, di natura passeggera e spesso senza febbre. 

Le gastroenteriti batteriche sono invece più frequenti in estate e possono provocare sintomi debilitanti come febbre elevata e disidratazione da vomito e diarrea, che tuttavia tendono a risolversi spontaneamente.2,3 Quando la gastroenterite colpisce in modo severo persone anziane, con altre patologie o bambini/e, può rendersi necessario il ricovero in ospedale

2. Quali sono le cause più comuni di gastroenterite batterica?

La gastroenterite batterica è causata da una proliferazione di batteri patogeni nell’intestino. Ciò può avvenire con meccanismi diversi: per aderenza dei batteri alle pareti intestinali, tramite invasione della mucosa intestinale, o per produzione di specifiche tossine che generano infiammazione intestinale.1 I batteri che possono provocare la gastroenterite sono svariati e danno il nome all’infezione. 

Tra i batteri associati a gastroenterite troviamo:

  • Salmonella, che provoca la salmonellosi con tempi di incubazione da 1 a 6 giorni;
  • Shigella, che provoca la shigellosi con sintomi che si presentano dopo 1 giorno dal contagio;
  • Campylobacter, che provoca la campilobatteriosi. I tempi di incubazione vanno da due a cinque giorni dopo il contagio;
  • Escherichia coli, un batterio fecale che provoca sintomi di gastroenterite dopo 3 o 4 giorni dal contagio. In alcuni casi l’Escherichia coli causa una forma emorragica di gastroenterite liberando una tossina chiamata Shiga;
  • Stafilococco aureo, che causa un'intossicazione da cibo molto rapida. Nel giro di qualche ora dal contatto con il batterio si manifestano i sintomi;
  • Yersinia enterocolitica, che causa la yersiniosi, i cui sintomi si presentano da 4 a sette giorni dopo l’esposizione al batterio.2

Germi che meno comunemente causano gastroenterite batterica sono:  il Clostridium perfrigens, la Listeria e i vibrioni non colerici.3 

3. Come si prende la gastroenterite batterica e come evitarla?

Nella maggior parte dei casi la gastroenterite batterica si prende a seguito di ingestione di cibi o bevande contaminate. Vediamo in quali alimenti è possibile che si nascondano i batteri infettivi:

  • carne di maiale: Yersinia;
  • latticini, carne e uova: Salmonella ed Escherichia coli;
  • acqua infetta: Shigella;
  • carne e pollame: Campylobacter;
  • macinato di manzo e verdura cruda: Escherichia coli;
  • frutti di mare crudi: vibrioni non colerici;
  • cibi da ristorante e precotti: Stafilococco aureus e Clostridium perfrigens.2,3

Concetto di frutta contaminata

Ci si può ammalare di gastroenterite batterica anche tramite contatto diretto con persone infette, scambiando con loro indumenti e utensili, o semplicemente toccando oggetti o cibi contaminati e poi portando le mani alla bocca o al naso. Infine, vi sono situazioni particolarmente a rischio, come le degenze ospedaliere e i viaggi in località dove le misure igieniche non sono garantite. 

Per prevenire le infezioni intestinali batteriche i comportamenti da adottare sono i seguenti:

  • evitare i cibi crudi, mal conservati, il latte non pastorizzato e le verdure non lavate;
  • lavarsi sempre le mani prima di toccare il cibo;
  • conservare i cibi in frigorifero in modo corretto;
  • tenere la cucina, le pentole e le stoviglie perfettamente pulite e igienizzate;
  • evitare il contatto diretto con persone infette;
  • nei viaggi preferire l’acqua in bottiglia ed evitare i cibi crudi se non si è sicuri della loro provenienza e dello stato di conservazione;
  • lavarsi le mani dopo aver toccato animali, anche domestici.2 

4. Diagnosi della gastroenterite batterica

La diagnosi di gastroenterite batterica è di tipo differenziale, perché mira ad individuare il ceppo batterico che causa l’infezione, soprattutto quando dipenda da cibi o acque contaminate. Dai solo sintomi, infatti, non è possibile capire se la diarrea è causata da una gastroenterite virale o batterica, o da altre patologie. Tuttavia, va specificato che anche quando vi sia il sospetto di gastroenterite batterica, se l’infezione si presenta non problematica e i sintomi tendono a risolversi in fretta, la diagnosi medica si basa solo sull’esame fisico e sulla valutazione generale delle condizioni del/la paziente.1

Quando il quadro clinico si presenta più complesso, i passaggi diagnostici di protocollo sono i seguenti:

  • analisi del sangue con emocromo completo per capire quanto sia seria e/o estesa l’infezione;
  • esame delle feci per la ricerca dei batteri patogeni è consigliata in caso di gastroenterite severa in previsione di un ricovero ospedaliero, e quando il/la paziente sia over 70, donna in gravidanza, o con malattie croniche;
  • esame delle feci in presenza di sintomi specifici tra cui diarrea con sangue.1

I test delle feci di routine sono in grado di identificare i tre principali ceppi batterici responsabili della gastroenterite batterica: Salmonella, Campylobacter, Shigella. Quando nelle feci sia presente sangue si aggiunge anche il test per la ricerca della tossina Shiga da Escherichia coli. Se l’esito dei test di routine è negativo, si procede ad analisi colturali più approfondite per la ricerca di altri batteri infettivi, tra cui Yersinia e Listeria.1 

5. Cure e rimedi per la gastroenterite batterica

Forme lievi di gastroenterite batterica non necessitano di cure particolari, tuttavia è importante gestire i sintomi e intervenire con terapie farmacologiche quando la situazione lo richieda. Vediamo come comportarsi. 

5.1 Trattamento farmacologico

La gastroenterite batterica lieve non richiede l’uso di terapia antibiotica. L’assunzione di questi farmaci con specifica azione antibatterica, infatti, potrebbe risultare controproducente quando non dannosa, a causa della crescente resistenza agli antibiotici dei batteri stessi. La cura antibiotica si rende necessaria solo per combattere gastroenteriti molto severe che non guariscono da sole, in caso di gravidanza, o quando l’infezione si estende ad altri organi. I farmaci contro la febbre (antipiretici) sono indicati per febbri elevate. Se la terapia antibiotica viene prescritta, in genere, si associa all’assunzione di probiotici per salvaguardare i batteri “buoni” dell’intestino.1,3

Pastiglie di probiotici su cucchiaio di legno appoggiato su ciotola di alimento probiotico

5.2 Rimedi naturali e comportamenti utili

Il trattamento di supporto non farmacologico è la terapia più utile in caso di gastroenterite batterica. Essa si basa sulla somministrazione di fluidi e sali minerali come il sodio e il potassio, per limitare gli effetti della disidratazione provocata dalla diarrea e dal vomito. Altri rimedi casalinghi per la gestione dei sintomi della gastroenterite batterica sono:

  • mangiare poco e spesso cibi che abbiano un buon contenuto di sale;
  • consumare cibi e bevande ricchi di potassio come le banane;
  • evitare alimenti che peggiorano la diarrea, come latticini, cibi ricchi di fibre o dolci.

Qualora non fosse possibile trattenere nessun cibo o bevanda, i fluidi vanno reintegrati con terapia endovenosa a domicilio o in ospedale. Il supporto medico è necessario anche quando i sintomi della gastroenterite batterica peggiorano e lo stato generale appare deteriorato dopo i primi giorni di gestione casalinga dei sintomi.2

6. Quanto dura la gastroenterite batterica?

La gastroenterite batterica acuta non complicata dura mediamente da uno a tre giorni. Quando la diarrea, il vomito e altri sintomi tra cui la febbre non passano o peggiorano dopo cinque giorni, è necessario chiamare il/la medico/a per valutare la situazione. Ciò vale soprattutto quando la gastroenterite batterica colpisce bambini/e, persone anziane o con patologie croniche perché più a lungo l’infezione si protrae, maggiore è il pericolo che si estenda ad altri organi.2,3

7. La gastroenterite batterica è pericolosa?

La gastroenterite batterica non è pericolosa nella maggioranza dei casi, perché tende a risolversi spontaneamente. Disidratazione, scompensi elettrolitici e sindrome da contaminazione batterica dell’intestino tenue sono le più comuni complicanze di gastroenteriti batteriche non trattate tempestivamente, condizioni non gravi ma tali da necessitare un intervento medico.1 

Raramente possono presentarsi conseguenze più serie, che variano a seconda del batterio che ha causato l’infezione. Vediamo una panoramica:

  • gastroenteriti da Salmonella, Campylobacter e Yersinia possono evolvere verso infezioni extraintestinali;
  • gastroenteriti da Shigella dysenteriae possono portare a perforazione intestinale e megacolon tossico;
  • gastroenteriti da Campylobacter, Salmonella, Shigella e Yersinia possono causare artrite reattiva, con infiammazione acuta delle articolazioni;
  • la gastroenterite da Campylobacter jejuni può scatenare la sindrome di Guillain- Barrè, una neuropatia infiammatoria acuta che causa debolezza muscolare.3

Persone con sistema immunitario debole, con malattie pregresse o condizioni di particolare vulnerabilità come la gravidanza, sono più a rischio di gastroenteriti batteriche complicate. Pertanto, è essenziale informare subito il personale medico senza aspettare che i sintomi spariscano da soli. 

Infine, le persone con gastroenterite batterica devono stare molto attente a non contagiare altri in famiglia o nel proprio entourage, soprattutto se fragili. Per questo è necessario evitare i contatti diretti, lavarsi bene le mani dopo aver usato il wc e prima di toccare il cibo, e non condividere asciugamani, lenzuola, indumenti o utensili. Inoltre, anche il rientro al lavoro dovrebbe avvenire non prima delle 48 ore dalla scomparsa dei sintomi.2 

 

Bibliografia

  1. Sattar SBA, Singh S. Bacterial Gastroenteritis. [Updated 2022 Aug 8]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan-. 
  2. Healthline, Bacterial Gastroenteritis (Ultimo accesso 14.08.2023)
  3. Fleckenstein JM, Matthew Kuhlmann F, Sheikh A. Acute Bacterial Gastroenteritis. Gastroenterol Clin North Am. 2021 Jun;50(2):283-304. doi: 10.1016/j.gtc.2021.02.002. Epub 2021 Apr 23. PMID: 34024442; PMCID: PMC8793005.

Dott.ssa Paola Perria
Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.