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11' di lettura

Il grasso corporeo in eccesso è la conseguenza di una dieta scorretta che vede un apporto calorico giornaliero superiore alle reali necessità nutrizionali dell’individuo. L’obesità si verifica quando il peso ponderale raggiunge e supera la soglia di 30 del BMI (Body Mass Index) ovvero l’indice di riferimento per la valutazione del peso di una persona. L’accumulo eccessivo di tessuto adiposo (grasso) determina un’iperproduzione di insulina e con il tempo la resistenza ad essa.

Scopriamo cosa comporta avere l’insulino resistenza.

  1. Cosa fa l'insulina?
  2. Cos'è l'insulino resistenza?
  3. Insulino resistenza e obesità: cosa sapere
  4. Come avviene la diagnosi?
  5. Qual è la terapia?
  6. Quali modalità per la prevenzione?

immagine siringa insuline e display per test

1. Cosa fa l'insulina?

L'insulina è un ormone che viene secreto dal pancreas e ha il compito di controllare la quantità di glucosio presente nel flusso sanguigno in ogni momento. Serve anche ad immagazzinare il glucosio nel fegato, nel grasso e nei muscoli oltre a regolare il metabolismo dei carboidrati, dei grassi e delle proteine.
Questo significa che, quando viene assunto del cibo, i livelli di glucosio nel sangue aumentano e ciò porta il pancreas a rilasciare insulina per far sì che lo zucchero in eccesso possa essere immagazzinato come riserva energetica per un uso successivo.

2. Cos'è l'insulino resistenza?

L’insulino resistenza si instaura come meccanismo di difesa da parte del corpo umano che, nel caso di una persona obesa, cerca di evitare di accumulare ulteriori riserve energetiche. Nello specifico, è l’obesità che porta ad un'elevata produzione di insulina, che a sua volta induce un aumento del peso corporeo.

L’insulino resistenza è dunque quel meccanismo con cui il corpo tenta di evitare l’accumulo delle energie ingerite (carboidrati, zuccheri semplici e complessi, proteine), perché eccessive, non permettendo all’insulina di far entrare il glucosio nella cellula.

3. Insulino resistenza e obesità: cosa sapere

Con il tempo, qualora non vi sia una riduzione dell’apporto calorico giornaliero, il pancreas si adatta a questa situazione e inizia a produrre quantità di insulina sempre maggiori per poter vincere la resistenza cellulare e in genere ci riesce. È questo il momento in cui la situazione viene considerata patologica. Vengono accumulate riserve energetiche nonostante ve ne siano già a sufficienza, tanto che riuscire a perdere peso diventa sempre più difficile.

Questa spropositata produzione di insulina può determinare delle crisi ipoglicemiche post prandiali che danno lo stimolo ad ingerire altro cibo, soprattutto sotto forma di zuccheri (pane, pasta, dolci, ecc.). La conseguenza diretta di questa situazione, oltre all’aumento di peso e alla estrema difficoltà nel perderlo, è l’insorgenza del diabete di tipo 2, in quanto l’insulina risulterà sempre meno efficace nella sua azione fisiologica.

Persona obesa allo specchio

4. Come avviene la diagnosi?

La diagnosi di insulino resistenza è in primo luogo clinica. Situazioni quali aumento di peso con aumento della circonferenza addominale e del BMI (Indice di Masso Corporeo), problematiche cardiovascolari e ipertensione arteriosa sono condizioni cliniche che nella maggior parte dei casi si accompagnano anche ad insulino resistenza.
Qualora vi sia il sospetto di insulino resistenza, il curante prescriverà alcuni esami ematici come:

  • Glicemia (glucosio nel sangue al momento del prelievo);
  • Emoglobina glicata (misurazione della glicemia media nel sangue);
  • Insulina;
  • Colesterolo (totale, HDL e LDL);
  • Trigliceridi;
  • Lipoproteina A (trasporta il colesterolo nel sangue);
  • Creatinina (valore spesso aumentato in caso di insulino resistenza).

Persona che si misura la circonferenza dell'addome

 

 

5. Qual è la terapia?

La terapia per l’insulino resistenza viene personalizzata rispetto alle esigenze di ogni paziente. Spesso l’insulino resistenza è associata ad altre condizioni patologiche e per questo è importante che tutte siano prese in carico da specialisti del settore.

In ogni caso, per coloro che soffrono di insulino resistenza si consiglia una modifica dello stile di vita che preveda:

  • Dieta rigorosa per la perdita di peso, secondo il parere e le indicazioni di un dietologo o un nutrizionista specializzato;
  • Attività fisica giornaliera che preveda almeno 30 minuti di attività aerobica;
  • Smettere di fumare;
  • Dormire almeno 7 ore ogni notte.

Attualmente non vi sono farmaci per il trattamento specifico della resistenza all'insulina, ma lo specialista o il medico di riferimento può prescrivere terapie che contribuiscono a gestire le patologie e le condizioni associate all'insulino resistenza, ad esempio:

  • Farmaci per la pressione sanguigna;
  • Metformina per il diabete;
  • Statine per abbassare il colesterolo LDL.

6. Quali modalità per la prevenzione?

La prevenzione per l’insulino resistenza, soprattutto per coloro che hanno familiarità per il diabete di tipo 2 o che hanno un peso corporeo superiore al limite del normopeso secondo il BMI, si attua soltanto seguendo le raccomandazioni che riguardano soprattutto lo stile di vita.

Adottare infatti uno stile di vita sano, con una dieta varia e ricca di fibre, attività fisica regolare e avere particolare attenzione alla propria salute sono le uniche strategie da mettere in atto con costanza per evitare che si instauri la patologia e le relative complicanze.

Fonti
  1. World Health Organization. Obesity and overweight. Fact sheet No. 311. Updated January 2015. World Health Organization Gineve, Switzerland. Published January 2015. (Ultimo accesso 13/04/202)
  2. CDC Body Mass Index 2022 (Ultimo accesso 18/05/2022)
  3. CDC Insulin Resistance and Diabetes, 2021 (Ultimo accesso 18/05/2022)
  4. Humanitas, Obesità e iper-produzione di insulina 2021, (Ultimo accesso 18/05/2022)
  5. Mayo Clinic, Obesity, 2021, (Ultimo accesso 26/04/2022)
  6. WHO, Obesity and overweight, 2021 (Ultimo accesso 26/04/2022)

Dott.ssa Chiara Mossali
Autore

Dott.ssa Chiara Mossali

Medical writer e consulente in ambito healthcare. Laureata in Biotecnologie. Esperienza nell’ambito della ricerca di laboratorio e nella ricerca clinica. Da circa 10 anni mi occupo di comunicazione e consulenza nel settore healthcare curando progetti e contenuti per medici e pazienti.