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L’intervento di rimozione della prostata tramite tecnica transuretrale (TURP) rappresenta il trattamento standard per l’iperplasia prostatica benigna. Andiamo a vedere come viene eseguito l’intervento e quali sono le tempistiche e le tecniche di recupero post-operatorie.

Ecco di cosa parleremo in questo articolo:

  1. TURP: cos’è e in che cosa consiste?
  2. Quando si esegue l’intervento di TURP?
  3. Come prepararsi all’intervento di TURP?
  4. Quali sono le complicanze operatorie e post-operatorie più comuni?
  5. Recupero post-operatorio 
    1. Quanto tempo bisogna aspettare prima di tornare al lavoro?
    2. Riabilitazione post-operatoria 
  6. Quali alternative sono disponibili se la TURP non è consigliata?

Medico che osserva immagine cartoon di una prostata su schermo 3D

 

 

1. TURP: cos’è e in che cosa consiste?

TURP è una sigla che indica l’intervento di prostatectomia, ossia di rimozione della prostata, tramite resezione endoscopica transuretrale della prostata. L’intervento consiste nell’introdurre una sonda endoscopica attraverso l’uretra, il canale dove fuoriesce normalmente l’urina. La sonda è una cannula molto sottile e flessibile, dotata di una luce, una micro telecamera e gli strumenti chirurgici necessari per operare la rimozione prostatica. L’intervento ha durata totale di circa un’ora.1

La TURP è una tecnica minimamente invasiva, infatti non richiede che il paziente venga anestetizzato in anestesia generale, ma è sufficiente l’anestesia spinale.

 

2. Quando si esegue l’intervento di TURP?

L’intervento di rimozione della prostata, tramite tecnica TURP, è indicato in caso di:

  • tumore alla prostata: in alcuni casi, specialmente nelle fasi iniziali, il tumore alla prostata viene asportato con tecnica TURP. In altri casi viene preferito l’intervento di prostatectomia con accesso perineale;
  • ipertrofia prostatica benigna (IPB): patologia benigna che colpisce il 25% degli uomini over 85, ed ha origine solitamente a livello della zona dove decorre l’uretra. L’IPB è causata dall’eccessiva proliferazione del tessuto ghiandolare prostatico e causa sintomi come minzione debole e frequenti stimoli, specialmente notturni.

In questo articolo tratteremo la TURP per il trattamento risolutivo dell’ipertrofia prostatica benigna, in quanto principalmente indicata per questo tipo di patologia.

 

3. Come prepararsi all’intervento di TURP?

Qualche settimana prima dell’intervento, il paziente viene di norma visitato dal team che eseguirà l’operazione. Durante il consulto pre-operatorio viene valutato lo stato di salute generale del paziente in vista dell’anestesia e vengono effettuati esami del sangue ed elettrocardiogramma (ECG) per valutare la salute del cuore.

Eventuali terapie anticoagulanti vengono sospese prima dell’intervento per evitare emorragie durante l’operazione.

Il giorno precedente l’operazione, il paziente deve interrompere l’assunzione di cibo e rimanere a digiuno nelle 6-8 ore antecedenti l’intervento.4

 

Prostata_TURP.002

 

 

4. Quali sono le complicanze operatorie e post-operatorie più comuni?

L’operazione chirurgica di TURP non presenta gravi complicazioni intraoperatorie e il rischio di morte durante l’intervento è stimato a meno di una possibilità in 1000 operazioni. Le complicanze, quando presenti, sono per lo più sanguinamenti e vengono normalmente risolte velocemente.

Come per ogni intervento, nella fase post-operatoria, i rischi di infezione aumentano, ma anche in questo caso l’incidenza di infezioni è molto limitata grazie alle profilassi antibiotiche che vengono somministrate in seguito all’intervento.

Le complicanze post-operatorie a lungo termine includono:

  • eiaculazione retrograda: rappresenta la complicanza a lungo termine più frequente (65-75% dei casi). L’eiaculazione retrograda avviene quando il fluido seminale, durante l’eiaculazione, non fluisce all’esterno del pene, ma all’interno della vescica ed è causata dal danneggiamento dei nervi e dei muscoli della vescica. Questa complicanza non è preoccupante, e non compromette le funzioni sessuali, ma potrebbe avere un impatto sulla fertilità;
  • incontinenza urinaria: è una complicanza frequente in seguito a operazione di resezione prostatica con tecnica TURP. Il grado di incontinenza è variabile, ed in genere migliora con il tempo, ma in alcuni casi può non guarire mai del tutto. Sono disponibili medicine e trattamenti per migliorare questa problematica;
  • disfunzione erettile: circa il 10% dei pazienti hanno difficoltà a mantenere un erezione. Esistono farmaci per curare questo problema;
  • stenosi uretrale: restringimento del lume dell’uretra, che ostacola il normale passaggio dell’urina;
  • infezioni del tratto urinario;
  • sindromeTURP”: termine che comprende una serie di sintomi dovuti al riassorbimento del liquido di lavaggio utilizzato durante l’intervento, che causa nausea, vomito e disturbi circolatori.4

 

 

5. Recupero post-operatorio

Dopo l’operazione, è consigliato rimanere in ospedale per un periodo che può variare da 1 a 3 giorni. Durante l’operazione viene inserito un catetere che viene normalmente rimosso da 1 a 7 giorni dopo l’intervento.

Sentirsi stanchi e spossati nel periodo successivo (1-2 settimane) all’intervento è normale ed è fortemente consigliato mantenersi a riposo ed evitare di sollevare oggetti pesanti fino a completo recupero.4,5

5.1 Quanto tempo bisogna aspettare prima di tornare a lavoro?

Ogni persona reagisce in modo diverso in seguito ad operazioni chirurgiche e non è detto che i tempi di ripresa dopo la TURP siano uguali per tutti. È in ogni caso consigliato rimanere a riposo, non lavorare ed astenersi dai rapporti sessuali per almeno 3 settimane.4,5

5.2 Riabilitazione post-operatoria 

Alcuni studi hanno dimostrato che la riabilitazione del pavimento pelvico è in grado di aiutare i pazienti nel trattamento delle complicanze post-intervento di TURP. 

Nei casi non gravi, la continenza urinaria può essere recuperata dopo circa un mese e la ginnastica ha benefici anche sulla funzione erettile, se praticata con costanza dal paziente.5

 

Close up basso addome di un uomo con mani di fronte in posizione protettiva

 

6. Quali alternative sono disponibili se la TURP non è consigliata?

Esistono una serie di tecniche operatorie innovative, effettuate in laparoscopia, che sono efficaci nel trattare l’ipertrofia prostatica e che, come la TURP,  sono minimamente invasive. Alcuni dati indicano che queste tecniche comportano minori effetti collaterali rispetto alla TURP, tra queste troviamo:

  • resezione o vaporizzazione al plasma: simile alla TURP, ma in questo caso si utilizza un gas ionizzato, il plasma, per rimuovere il tessuto prostatico;
  • tecnica HoLEP: tecnica di resezione prostatica per via transuretrale che utilizza un laser per eseguire la prostatectomia;
  • trattamento con vapore acqueo: il vapore acqueo viene erogato all’interno della prostata attraverso una procedura endoscopica che attiva un processo di necrosi del tessuto prostatico, che, nel giro di poco tempo, verrà eliminato dall’organismo.

Nei casi in cui queste operazioni non siano indicate, l’unica alternativa disponibile è la prostatectomiaa cielo aperto”, quindi effettuata mediante una incisione sull’addome, che richiede anestesia generale e tempi di recupero più lunghi.

Questi trattamenti sono stati, tuttavia, introdotti in tempi molto recenti nella pratica chirurgica, perciò potrebbero non essere disponibili in tutti gli ospedali ed inoltre, le conseguenze post-operatorie a lungo termine non sono ancora state studiate in maniera estensiva.6,7

 

Bibliografia

  1. Rassweiler J, Teber D, Kuntz R, Hofmann R. Complications of transurethral resection of the prostate (TURP)--incidence, management, and prevention. Eur Urol. 2006 Nov;50(5):969-79; discussion 980. doi: 10.1016/j.eururo.2005.12.042. Epub 2006 Jan 30. PMID: 16469429.
  2. Strebel RT, Kaplan SA. The state of TURP through a historical lens. World J Urol. 2021 Jul;39(7):2255-2262. doi: 10.1007/s00345-021-03607-7. Epub 2021 Mar 27. PMID: 33772604.
  3. Mansfield JT, Stephenson RA. Does transurethral resection of the prostate compromise the radical treatment of prostate cancer? Semin Urol Oncol. 1996 Aug;14(3):174-7. PMID: 8865480.
  4. NHS, Transurethral resection of the prostate (Ultimo accesso 18.03.23)
  5. Porru D, Campus G, Caria A, Madeddu G, Cucchi A, Rovereto B, Scarpa RM, Pili P, Usai E. Impact of early pelvic floor rehabilitation after transurethral resection of the prostate. Neurourol Urodyn. 2001;20(1):53-9. doi: 10.1002/1520-6777(2001)20:1<53::aid-nau7>3.0.co;2-b. PMID: 11135382.
  6. Knight L, Peirce S, Morris R. The PLASMA System for Transurethral Resection of the Prostate: A NICE Medical Technologies Guidance Update. Appl Health Econ Health Policy. 2021 Sep;19(5):665-672. doi: 10.1007/s40258-021-00651-7. Epub 2021 Apr 26. PMID: 33900568.
  7. Hammadeh MY, Philp T. Transurethral electrovaporization of the prostate (TUVP) is effective, safe and durable. Prostate Cancer Prostatic Dis. 2003;6(2):121-6. doi: 10.1038/sj.pcan.4500654. PMID: 12806369.

 


Dott.ssa Giulia Boschi
Autore

Dott.ssa Giulia Boschi

PhD student in immunologia e medical writer, si occupa di ricerca biomedica e comunicazione medico-scientifica in ambito healthcare.