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L’ischemia oculare è una condizione in cui l’ostruzione di un’arteria provoca l’interruzione dell’irrorazione sanguigna del nervo ottico e della retina. Vediamo perché questo accade e quali possono essere le conseguenze.

Ecco cosa troverai nell’articolo:

  1. Cos'è l'ischemia oculare?
  2. Cosa provoca l'ischemia agli occhi?
  3. Quali sono i sintomi dell'ischemia oculare?
  4. Come si diagnostica l'ischemia oculare?
  5. Terapie e trattamenti per l'ischemia oculare
  6. Come posso prevenire l'ischemia oculare?

Modellino anatomico occhio umano - rappresentazione ischemia oculare

1. Cos'è l'ischemia oculare?

L’ischemia oculare si verifica quando l’irrorazione sanguigna del nervo ottico o della retina vengono bloccate a causa di un’ostruzione dell’arteria retinica.

Una carenza di ossigeno e nutrienti alle cellule del nervo ottico dà luogo a una condizione detta neuropatia ottica ischemica, che può causare la perdita della vista. Esistono diverse forme di neuropatia ottica:

  • forma arteritica: è caratterizzata dalla presenza di un’infiammazione delle arterie (arterite), che causa l’ostruzione del flusso di sangue al nervo ottico;
  • forma non arteritica: si verifica quando l’ostruzione è provocata da fattori diversi dall’infiammazione, di solito su base aterosclerotica (ossia causata da accumulo di grasso nelle arterie).

L’interruzione del flusso sanguigno diretto alla retina provoca conseguenze diverse in base all’estensione dell’ischemia:

  • l’occlusione dell’arteria centrale della retina provoca la perdita della porzione centrale del campo visivo;
  • l’occlusione di una delle branche dell’arteria centrale della retina provoca la perdita di una porzione del campo visivo, la cui ampiezza dipende dall’entità del danno ischemico.

Le cellule della retina sono quelle che consumano la quantità maggiore di ossigeno, rispetto al loro peso, del corpo umano, per svolgere le proprie funzioni. Per questo motivo la retina è particolarmente sensibile ai danni da ischemia, ed è infatti dotata di una complessa rete vascolare per garantire un flusso costante di sangue ossigenato alle proprie cellule.

Un’interruzione dell’irrorazione del nervo ottico e della retina può provocare la repentina perdita della vista, che è di solito irreversibile.1-3

2. Cosa provoca l'ischemia agli occhi?

Le cause di ischemia agli occhi sono diverse per la forma arteritica e non arteritica:

  • la forma arteritica è provocata da una rara malattia autoimmune, l’arterite a cellule giganti, che causa l’infiammazione dei vasi sanguigni (vasculite), in particolare delle arterie che irrorano il capo e il collo. Il processo infiammatorio determina la proliferazione di cellule che si infiltrano nella parete delle arterie, lesionandole e aumentando il rischio di occlusioni. L’arterite compare generalmente dopo i 60 anni di età, è più diffusa nel sesso femminile e può essere associata a polimialgia reumatica;
  • la forma non arteritica è provocata da occlusione dell’arteria retinica su base aterosclerotica, insorge dopo i 50 anni di età ed è favorita da alcuni fattori di rischio:
    • anatomia della testa del nervo ottico, che in alcune persone presenta una concentrazione eccessiva di vasi sanguigni;
    • patologie di natura ischemica, come l’infarto del miocardio;
    • ipertensione arteriosa;
    • diabete;
    • colesterolo alto;
    • elevati livelli di omocisteina;
    • abitudine al fumo;
    • sindrome delle apnee ostruttive notturne.

Questi fattori contribuiscono alla formazione di placche composte da grassi all’interno delle arterie, e al distacco di frammenti delle placche stesse che, trasportati dal torrente circolatorio fino all’occhio, possono andare a occludere l’arteria retinica o una delle sue branche.1-3

rappresentazione grafica nervo ottico

3. Quali sono i sintomi dell'ischemia oculare?

Il sintomo principale dell’ischemia oculare è la perdita della vista da un occhio.

La perdita della vista generalmente è:

  • indolore;
  • rapida (nel giro di alcuni minuti, ore o talvolta giorni);
  • può essere parziale o completa;
  • di solito interessa un solo occhio, ma può colpirli entrambi;
  • in caso di arterite a cellule giganti, la perdita della vista può essere accompagnata da altri sintomi come dolore al cuoio capelluto e dolore durante la masticazione.

In caso di ischemia oculare, la perdita della vista è molto spesso irreversibile. Talvolta è possibile ripristinare il flusso di sangue per ottenere un recupero delle capacità visive, soprattutto quando l’ischemia ha interessato soltanto una porzione del campo visivo, ma in questo caso sono essenziali una diagnosi precoce e un intervento tempestivo.1-3

4. Come si diagnostica l'ischemia oculare?

La diagnosi di ischemia oculare viene effettuata attraverso:

  • anamnesi;
  • visita oculistica con esame del fondo oculare;
  • esame del campo visivo;
  • risonanza magnetica o TAC per verificare le condizioni del nervo ottico;
  • esami del sangue (VES, proteina C reattiva, emocromo) in caso di sospetta arterite a cellule giganti.

La perdita della vista in caso di ischemia oculare è, nella maggior parte dei casi, irreversibile. La diagnosi precoce della patologia è essenziale non solo per poter intervenire immediatamente per ripristinare l’apporto di sangue ai tessuti, ma anche per prevenire ulteriori danni. L’ischemia di un occhio, infatti, se non trattata aumenta il rischio di insorgenza di ischemia all’occhio controlaterale. Inoltre, i pazienti con ischemia dell’arteria retinica sono molto più esposti al rischio di ictus, e dovrebbero essere messi immediatamente sotto osservazione per prevenire tale evenienza.1-3

‎Risonanza magnetica per nervo ottico

5. Terapie e trattamenti per l'ischemia oculare

La terapia dell’ischemia oculare dipende dalla sua causa:

  • per la forma non arteritica la terapia è volta principalmente a intervenire sui fattori di rischio, riducendoli grazie a:
    • terapia farmacologica contro l’ipertensione;
    • terapia farmacologica e dieta contro diabete e ipercolesterolemia;
    • terapia farmacologica per la coagulopatia;
    • terapia delle apnee ostruttive notturne;
  • per la forma arteritica la terapia consiste nella somministrazione di corticosteroidi e talvolta farmaci immunosoppressori.

Interventi di cateterizzazione dell’arteria oftalmica o di trombolisi intravenosa sono talvolta utilizzati per ripristinare l’apporto di sangue ai tessuti dell’occhio. Tuttavia, queste metodiche non hanno un elevato tasso di successo.

La prognosi dell’ischemia oculare generalmente non è favorevole: nella maggior parte dei casi la perdita della vista è irreversibile. Alcuni pazienti colpiti da neuropatia ottica ischemica non arteritica presentano un miglioramento spontaneo della vista nel tempo, mentre per i soggetti colpiti dalla forma arteritica la terapia è utile a prevenire danni all’altro occhio, ma non a recuperare la vista dell’occhio che ha subìto il danno.1-3

6. Come posso prevenire l'ischemia oculare?

L’ischemia oculare può essere prevenuta grazie a corretti stili di vita:

  • seguire una dieta equilibrata;
  • non fumare;
  • svolgere regolare attività fisica;
  • sottoporsi regolarmente a visite oculistiche e all’esame del fondo oculare, soprattutto in presenza di fattori di rischio.

L’ischemia oculare è strettamente legata al rischio di malattie cardiovascolari: è quindi importante monitorare la salute degli occhi per proteggere anche cuore e cervello da rischiose patologie.1-3

Bibliografia

  1. Biousse V, Newman N. Retinal and optic nerve ischemia. Continuum (Minneap Minn). 2014 Aug;20(4 Neuro-ophthalmology):838-56. doi: 10.1212/01.CON.0000453315.82884.a1. PMID: 25099097;
  2. Vilares-Morgado R, Nunes HMM, Dos Reis RS, Barbosa-Breda J. Management of ocular arterial ischemic diseases: a review. Graefes Arch Clin Exp Ophthalmol. 2023 Jan;261(1):1-22. doi: 10.1007/s00417-022-05747-x. Epub 2022 Jul 15. PMID: 35838806.
  3. Biousse V, Nahab F, Newman NJ. Management of Acute Retinal Ischemia: Follow the Guidelines! Ophthalmology. 2018 Oct;125(10):1597-1607. doi: 10.1016/j.ophtha.2018.03.054. Epub 2018 Apr 30. PMID: 29716787.

Dott.ssa Clelia Palanza

Autore

Dott.ssa Clelia Palanza

Biologa e Medical Writer, si occupa di comunicazione e content strategy in ambito medico-scientifico. La sua attività si concentra principalmente nella realizzazione di articoli per il web e organizzazione e reportistica di convegni e advisory board.