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La vitiligine inizia con una o più macchie scolorite in qualunque punto del corpo o delle mucose. Si tratta di una rara malattia della pelle non contagiosa, che colpisce lo 0,5-2% della popolazione mondiale per cause non del tutto chiare. I sintomi variano a seconda del tipo di vitiligine, e della sua severità, ma cominciano sempre con una zona di pelle che perde completamente il suo naturale pigmento

Ecco cosa leggerai in questo articolo:

  1. Come inizia la vitiligine?
  2. In quali parti del corpo è più frequente che inizi la vitiligine?
  3. Come faccio a riconoscere i primi sintomi della vitiligine?
  4. Posso evitare che la vitiligine si espanda?

 

Close up di braccia e mani con segni di vitiligine

 

1. Come inizia la vitiligine?

Comunemente, la vitiligine inizia con la comparsa di piccole macchie scolorite sulla pelle e/o sulle mucose. Queste macchie, inizialmente poche, di ridotte dimensioni e di forma regolare, possono restare stabili per molto tempo, oppure aumentare di numero ed estensione. Nel 74% dei casi, queste piccole macchie, tendono ad espandersi in modo centrifugo e moltiplicarsi più o meno rapidamente. Purtroppo nella maggior parte dei casi la vitiligine è di tipo non segmentale generalizzata, ciò significa che anche iniziando in un solo punto del corpo, tende ad interessare quasi tutta l’epidermide.2,3,4 

All’origine di questa rara malattia vi è una inattivazione progressiva, fino a totale distruzione, dei melanociti, le cellule della pelle che producono la melanina, il pigmento che determina il colore dell’incarnato.2,3 La vitiligine segmentale, che è meno frequente e ha un esordio più precoce, può iniziare dalla depigmentazione dei bulbi piliferi, ovvero da un incanutimento di peli e capelli. Ciò accade perché i melanociti sono presenti non solo nella cute, ma anche nelle mucose e negli annessi cutanei, ovvero i peli e i capelli.1,2,3,4 

 

2. In quali parti del corpo è più frequente che inizi la vitiligine?

Le parti del corpo che più frequentemente vengono interessate dalla vitiligine in fase iniziale sono quelle fotoesposte, ovvero scoperte, e quindi:

  • il viso, in particolare la zona intorno alla bocca;
  • le braccia,
  • le mani;
  • i piedi.

Altre zone del corpo in cui si possono scoprire i primi sintomi di vitiligine sono il collo, i gomiti e le ginocchia, le ascelle, i genitali. Va infatti specificato che sebbene la vitiligine tenda ad esordire nelle zone del corpo che sono più esposte alla luce, in realtà tutta l’epidermide può essere colpita, incluse le mucose del naso e della bocca.

Nel caso della vitiligine segmentale peli e capelli che diventano improvvisamente bianchi possono essere il primo sintomo della malattia e costituire un importante campanello d’allarme. Questa forma di vitiligine, infatti, colpisce più frequentemente in età pediatrica e giovanile, quando è estremamente improbabile iniziare ad incanutire.2,3,4

 

3. Come faccio a riconoscere i primi sintomi della vitiligine?

In fase iniziale le macchie depigmentate della vitiligine, quando il processo di distruzione dei melanociti è attivo, appaiono non propriamente bianche, ma possono avere delle gradazioni di scolorimento, soprattutto ai bordi. La colorazione può andare quindi dal rosa al bianco. Quando il processo di disattivazione e scomparsa dei melanociti è conclusa, le macchie appaiono completamente candide.2,3

 

Close up viso di uomo con vitiligine sulla barba

 

4. Posso evitare che la vitiligine si espanda?

No, purtroppo non si può prevenire o prevedere l’evoluzione della vitiligine ed evitare che si espanda. Le possibili cause della malattia, che includono il fattore genetico, autoimmune, metabolico ecc. non si possono controllare. Ma si può prevenire un fenomeno chiamato effetto Koebner. Anche definito isomorfismo reattivo, questo fenomeno si verifica in zone sane della pelle di chi abbia una malattia da attivazione immunitaria (come la vitiligine), le quali vengono interessate dalle lesioni a seguito di traumi, come una sorta di “contagio” da stress meccanico. 

Per traumi fisici si intendono: ustioni, tagli, esposizione a sostanze chimiche ecc. Questo significa che se hai ricevuto una diagnosi di vitiligine e hai poche macchie bianche, devi assolutamente prenderti cura della tua pelle proteggendola da tutto ciò che potrebbe danneggiarla. Per tale ragione sarebbe meglio evitare l’esposizione al sole senza protezione solare adeguata anche nelle zone di cute non interessate dalla vitiligine, trattamenti chimici, interventi di chirurgia estetica, laser terapia (ad esempio per la depilazione), tatuaggi e piercing.3

 

Bibliografia

  1. American Academy of Dermatology Association, Vitiligo: Overview (ultimo accesso 08-06-2023)
  2. American Academy of Dermatology Association, Vitiligo: Signs and Symptoms (08-06-2023)
  3. Vitiligine (Pag 132-146) in SIDeMAST Linee Guida e Raccomandazioni della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse
  4. AL-smadi K, Imran M, Leite-Silva VR, Mohammed Y. Vitiligo: A Review of Aetiology, Pathogenesis, Treatment, and Psychosocial Impact. Cosmetics. 2023; 10(3):84. https://doi.org/10.3390/cosmetics10030084





Dott.ssa Paola Perria
Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.