<img height="1" width="1" src="https://www.facebook.com/tr?id=2062155644083665&amp;ev=PageView &amp;noscript=1">

5' di lettura

La flebite (chiamata anche tromboflebite o trombosi venosa superficiale) è definita come l’occlusione di un ramo venoso superficiale e si verifica quando, per diverse cause, una vena  viene occupata da sangue coagulato, occludendosi ed innescando dei processi infiammatori responsabili dei segni e sintomi clinici.

Essa può colpire potenzialmente tutte le vene del nostro corpo, sebbene nella maggior parte dei casi colpisca le vene superficiali degli arti inferiori.

Quali sono i campanelli d'allarme importanti da conoscere per intervenire in tempo? Lo abbiamo chiesto al Dott. Daniele Bissacco, Medico Specialista in Chirurgia Vascolare presso l'IRCCS Istituto Auxologico Italiano.

 

  1. Come si può riconoscere in tempo la flebite?
  2. Perché è importante intervenire tempestivamente?

1. Come si può riconoscere in tempo la flebite?

La diagnosi di flebite (anche chiamata tromboflebite o trombosi venosa superficiale) è una diagnosi clinica, cioè si basa su sintomi e segni. Per questo, chiunque può diagnosticarla o quantomeno avere un forte sospetto. L’esame eco-color-Doppler è comunque necessario, per confermare il sospetto e valutare l’estensione della flebite. 

I segni principali sono:

  • Rossore: il rossore appare come una “fiammata” nella sede della vena malata
  • Sensazione di cordone fibroso: dolente al tatto, si presenta solitamente sottocute (anche visibile a occhio nudo) o più in profondità (apprezzato durante la palpazione)

I sintomi invece sono:

  • Dolore: urente, bruciante, lungo il decorso della vena malata
  • Prurito: avvertito anche come fastidio o aumentata sensibilità

Ovviamente queste caratteristiche possono non presentarsi tutte insieme, ma la presenza contemporanea di 2 o più innesca il sospetto ed il ricorso al medico.

Esistono anche delle condizioni di rischio per l’insorgenza di flebite, prima tra tutte la presenza di vene varicose. Altre condizioni favorenti sono la disidratazione, lo stare troppo a lungo in luoghi caldi e assolati, un lungo viaggio in auto/aereo.Come-riconoscere-flebite.001

2. Perché è importante intervenire tempestivamente?

La flebite di per sé non è una urgenza medica, sebbene le sue complicanze possano portare anche ad esiti fatali. In particolare una trombosi venosa superficiale può estendersi al circolo venoso profondo e portare a trombosi venosa profonda e/o embolia polmonare (una delle cause maggiori di morte nei paesi occidentali).

A prescindere dal rischio di complicanze è bene iniziare subito il trattamento sotto visione medica, effettuare un ecocolorDoppler e una visita angiologica.

Tranne rari casi, la flebite non necessita di terapia chirurgica, ma solo medica. Sarà lo specialista ad indicare nello specifico il tipo di terapia, a seconda della gravità, dei sintomi e dell’estensione della flebite.


Dott. Daniele Bissacco
Autore

Dott. Daniele Bissacco

Il Dott. Daniele Bissacco si è specializzato con il massimo dei voti e lode in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Milano. Attualmente riceve ed opera presso l'Istituto Auxologico italiano e in diverse realtà di Milano e provincia. È membro del consiglio direttivo nazionale della Società Italiana di Flebolinfologia e membro della Fondazione Onlus Venous-lymphatics World International Network foundation, che opera in tutto il mondo per la conoscenza e la cura delle malattie delle vene e dei vasi linfatici. Relatore a più di 80 congressi nazionali ed internazionali e autore di più di 80 articoli scientifici e capitoli di libri, è stato l’unico medico italiano under 30 a partecipare come relatore alla stesura delle linee guida Global guidelines trends and controversies in lower limb venous and lymphatic disease.