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7' lettura

La tachicardia è un’irregolarità del ritmo del battito cardiaco che si verifica quando il cuore fa più di 120 pulsazioni al minuto.  Benché le cause più frequenti di tachicardia siano l’esercizio fisico, l’ansia e alcune malattie cardiovascolari, anche il reflusso gastro esofageo o altre problematiche legate all’apparato gastrointestinale, come l’ernia iatale, possono esserne responsabili

In questo articolo ci focalizzeremo su ernia iatale e tachicardia. Ecco cosa troverai:

  1. L'ernia iatale causa tachicardia?
  2. Come capire se la tachicardia è connessa all’ernia iatale?
  3. Come curare la tachicardia causata dall’ernia iatale?

Tachicardia_Tachicardia e ernia_cover

1. L'ernia iatale causa tachicardia?

La tachicardia può essere un sintomo di ernia iatale. Per capire come sia possibile, però, dobbiamo prima chiarire cosa sia questa alterazione dello stomaco. Questa condizione è causata dalla risalita di una porzione dello stomaco al di sopra del diaframma, una lamina muscolo-tendinea che, tra le altre funzioni, agisce da sfintere dividendo l’esofago dallo stomaco. In condizioni di salute, il diaframma presenta un foro (iato esofageo o diaframmatico) che divide i due organi. Può, però, accadere che una porzione più o meno grande dello stomaco attraverso questo foro e raggiunga l’esofago causando, appunto, un’ernia iatale.

In questi casi, è possibile che, quando lo stomaco affetto dalla protrusione (ernia) si dilata, soprattutto quando è pieno, vada ad appoggiarsi sul pericardio provocando, di conseguenza, irritazione, tachicardia e aritmie. Per questo, i sintomi dell’ernia iatale possono addirittura essere confusi con quelli dell’infarto del miocardio.1,2,3

Per ridurre la possibilità di confusione, ricordiamo che tra i sintomi più comuni troviamo bruciore retrosternale (bruciore di stomaco) e rigurgito acido. Mentre, oltre alla tachicardia, i sintomi meno frequenti, ma che spesso si associano a quelli classici sono: 

  • dolore al torace;
  • tosse; 
  • voce roca;
  • bronchiti frequenti;
  • sensazione di nodo in gola.        

2. Come capire se la tachicardia è connessa all’ernia iatale?

Per capire se la tachicardia è connessa con problemi di natura gastrointestinale potrebbe essere utile valutare la presenza di ernia itale con una visita dal gastroenterologo/a. Alla visita potrebbero essere abbinati alcuni esami strumentali come:

  • gastroscopia, che valuta lo stato dello stomaco e, in presenza di ernia, le dimensioni;
  • TAC torace-addome superiore per valutare eventuale pressione dell’ernia su altri organi;
  • PH-impedenzometria, che consente la valutazione dell’eventuale presenza di reflusso gastro-esofageo tramite la misurazione del livello di acidità;
  • manometria esofagea, che determina la motilità esofagea e l'eventuale pressione generata dall'ernia.


Visita allo stomaco
3. Come curare la tachicardia causata dall’ernia iatale?

Se la tachicardia è causata dalla presenza di un'ernia iatale, la soluzione è legata al contenimento dalla stessa.

Nei casi più gravi di ernia iatale la soluzione è l’intervento chirurgico che consente di riposizionare lo stomaco in sede e garantisce, tramite l’inserimento di una rete protesica a rinforzo, che esso non si sposti nuovamente. In particolare, la rete protesica è un dispositivo sintetico biocompatibile e non assorbibile che, posizionato sull’apertura diaframmatica, consente il passaggio del cibo dall’esofago allo stomaco, ma impedisce la risalita dello stomaco nello iato esofageo.

Tisane

Nel caso in cui l’ernia non sia operabile o in attesa dell’intervento chirurgico, è possibile, però, mitigare i sintomi della tachicardia da ernia iatale mettendo in atto alcuni accorgimenti come:

  • fare pasti leggeri, preferendo frutta, verdura, alimenti ricchi di Omega 3 (come il pesce  e l’avocado) e i cereali non raffinati (pasta o riso integrale);
  • dividere i pasti nella giornata in almeno 5 porzioni (invece delle classiche tre porzioni: colazione, pranzo, cena);
  • non sdraiarsi subito dopo mangiato e aspettare che trascorrano almeno due ore dal pasto prima di andare a dormire;
  • assumere, dopo i pasti, tisane digestive (ad esempio a base di finocchio, liquirizia, anice e zenzero);
  • fare attività fisica regolare per aiutare a velocizzare la digestione e la muscolatura profonda dell’addome a lavorare correttamente.

Si consiglia in ogni caso di consultare il/la curante nel caso in cui gli episodi di tachicardia siano frequenti e/o associati ad altri sintomi perché potrebbe essere indicativa dell’insorgenza di una patologia cardiovascolare.2,3,4

Bibliografia

  1. MSD Manuals, Ernia Iatale, 2022 (Ultima visita 20/12/2022)
  2. Sfara A, Dumitrascu DL. The management of hiatal hernia: an update on diagnosis and treatment. Med Pharm Rep. 2019 Oct;92(4):321-325. doi: 10.15386/mpr-1323. Epub 2019 Oct 25. PMID: 31750430; PMCID: PMC6853045.
  3. bala, Sayf MD1; Alkhayro, Ali MD2; Hila, Amine MD1. Relationship Between Hiatal Hernia and Cardiac Arrhythmia in GERD Patients: 502. American Journal of Gastroenterology 111():p S227-S228, October 2016.
  4. Krawiec K, Szczasny M, Kadej A, Piasecka M, Blaszczak P, Głowniak A. Hiatal hernia as a rare cause of cardiac complications – case based review of the literature. Ann Agric Environ Med. 2021;28(1):20-26. doi:10.26444/aaem/133583.

Dott.ssa Clelia Palanza
Autore

Dott.ssa Clelia Palanza

Biologa e Medical Writer, si occupa di comunicazione e content strategy in ambito medico-scientifico. La sua attività si concentra principalmente nella realizzazione di articoli per il web e organizzazione e reportistica di convegni e advisory board.