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Il tumore ai testicoli è la tipologia di tumore solido più diffusa tra i maschi di età compresa tra i 15 e i 35 anni, con circa 2300 diagnosi effettuate ogni anno in Italia. Grazie alla diagnosi precoce e ad approcci terapeutici multidisciplinari, il tasso di curabilità di questa patologia è decisamente elevato.
Ecco cosa troverai nell’articolo:
- Qual è la percentuale di guarigione dopo la diagnosi di tumore ai testicoli?
- Quanto si può vivere con un tumore ai testicoli?
- Cosa fare per aumentare le probabilità di sopravvivenza con un tumore ai testicoli?
- Quali sono le terapie più efficaci per migliorare la sopravvivenza con un tumore ai testicoli?
1. Qual è la percentuale di guarigione dopo la diagnosi di tumore ai testicoli?
La percentuale di guarigione dopo la diagnosi di tumore ai testicoli è elevata:
- 99% se la patologia viene identificata nella sua fase iniziale, quando il tumore è localizzato esclusivamente al testicolo;
- 90% circa se il tumore si è diffuso anche ai linfonodi addominali;
- fra il 75 e l’80% se la patologia viene diagnosticata in fase avanzata, quando sono presenti metastasi in altre sedi.1,2
2. Quanto si può vivere con un tumore ai testicoli?
Il tumore al testicolo rappresenta circa l’1% di tutti i tumori che colpiscono gli uomini, ma è il tipo di neoplasia più diffuso nella popolazione giovanile, con un’età media alla diagnosi di 33 anni. La giovane età dei pazienti rende particolarmente importante la conoscenza dell’andamento della patologia e delle prospettive di sopravvivenza.
Il tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di tumore al testicolo è complessivamente del 93%. Tale stima comprende sia i casi diagnosticati precocemente, per i quali la percentuale è più elevata, sia i casi diagnosticati nelle fasi successive, più gravi, della malattia.
Dopo la guarigione è importante che venga proseguito un monitoraggio nel tempo per almeno 5 anni, per identificare eventuali recidive della neoplasia o complicazioni provocate dalla patologia o dal trattamento eseguito per curarla.1,2,3
3. Cosa fare per aumentare le probabilità di sopravvivenza con un tumore ai testicoli?
Il tumore al testicolo è, nella maggior parte dei casi, una neoplasia curabile, ma la probabilità di guarigione è massima quando la diagnosi viene effettuata precocemente e il trattamento iniziato appena identificata la patologia.
Purtroppo, al momento, non esistono programmi di screening estesi a tutta la popolazione a rischio. Tuttavia, una pratica efficace nell’identificare precocemente eventuali anomalie è l’autopalpazione dei testicoli. Ragazzi e adulti dovrebbero essere istruiti a eseguire, almeno una volta al mese, questa manovra, che può essere essenziale nella diagnosi del tumore e di altre patologie testicolari.
È, infatti, importante che i giovani pazienti conoscano le dimensioni e l’aspetto normali dei loro testicoli e siano in grado di riconoscere le variazioni come presenza di noduli o tumefazioni, gonfiore, cambiamento delle dimensioni, dolore localizzato, ecc. per potersi rivolgere immediatamente al medico in caso di alterazione.
Un altro fattore che determina l’andamento della patologia e il tasso di sopravvivenza dopo la diagnosi di tumore testicolare è la tipologia delle cellule neoplastiche che lo caratteristiche::
- tumori delle cellule non germinali: generalmente di tipo benigno;
- tumori delle cellule germinali: costituiscono il gruppo più diffuso di tumori maligni del testicolo e sono suddivisi in due sottogruppi:
- seminomi: originati dalla trasformazione maligna di cellule della linea germinale (quelle da cui si sviluppano gli spermatozoi), costituiscono circa la metà dei casi di tumore al testicolo diagnosticati;
- non seminomi: di solito più aggressivi, originano dalla trasformazione maligna di altri tipi cellulari presenti nel testicolo e sono la causa di tumori come i carcinomi embrionali, i coriocarcinomi e i tumori del sacco vitellino.
Entrambi i sottogruppi di tumori maligni del testicolo sono caratterizzati da un’elevata risposta alle terapie e una prognosi generalmente favorevole; per garantire la massima probabilità di sopravvivenza, è importante però che lo staging della patologia venga eseguito correttamente e la terapia più adeguata venga impostata il più precocemente possibile.1,2,3
4. Quali sono le terapie più efficaci per migliorare la sopravvivenza con un tumore ai testicoli?
Le terapie attualmente disponibili garantiscono ottime prospettive di guarigione e sopravvivenza dal tumore al testicolo.
La terapia di prima scelta per il tumore al testicolo è l’ intervento chirurgico di rimozione del testicolo e del funicolo spermatico (orchifunicolectomia), che, nei casi di neoplasia diagnosticata precocemente, può essere il solo trattamento necessario.
I tessuti rimossi durante l’intervento vengono sottoposti a biopsia, esame che permette di identificare la tipologia cellulare del tumore, valutando la necessità di altre terapie e la prognosi della malattia.
Terapie aggiuntive, come chemioterapia, radioterapia e rimozione chirurgica dei linfonodi retroperineali, vengono utilizzate quando il tumore è a uno stadio avanzato o ci sono elevate probabilità di diffusione metastatica.1,2,3
Bibliografia
- Associazione Italiana di Oncologia Medica, Linee guida tumore del testicolo. Edizione 2021;
- Baird DC, Meyers GJ, Hu JS. Testicular Cancer: Diagnosis and Treatment. Am Fam Physician. 2018 Feb 15;97(4):261-268. PMID: 29671528.
- Gilligan T, Lin DW, Aggarwal R, Chism D, Cost N, Derweesh IH, Emamekhoo H, Feldman DR, Geynisman DM, Hancock SL, LaGrange C, Levine EG, Longo T, Lowrance W, McGregor B, Monk P, Picus J, Pierorazio P, Rais-Bahrami S, Saylor P, Sircar K, Smith DC, Tzou K, Vaena D, Vaughn D, Yamoah K, Yamzon J, Johnson-Chilla A, Keller J, Pluchino LA. Testicular Cancer, Version 2.2020, NCCN Clinical Practice Guidelines in Oncology. J Natl Compr Canc Netw. 2019 Dec;17(12):1529-1554. doi: 10.6004/jnccn.2019.0058. PMID: 31805523.
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