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Per carcinoma dell’ovaio si intende la proliferazione incontrollata, neoplastica, delle cellule dell’ovaio o della salpinge.
In Italia circa 37.000 donne sono affette da tumore ovarico. Ogni anno si diagnosticano circa 6.000 nuovi casi (più di 10 per 100mila donne/anno) e, secondo il registro tumori, il numero delle nuove diagnosi è in crescita (+ 7% negli ultimi 5 anni). Il tumore dell’ovaio rappresenta un gruppo eterogeneo di diverse malattie, potendosi distinguere principalmente in tumori epiteliali (originanti dalla superficie dell’ovaio) e tumori non epiteliali (ad esempio, germinali e stromali).
I fattori di rischio del carcinoma ovarico
Le cause che portano alla formazione del carcinoma ovarico sono ancora poco conosciute. Sono identificati, però, quattro principali fattori di rischio:
- Ovulazione che si ripete mensilmente durante la vita fertile
- Stimolazione gonadotropinica (ipofisaria)
- Fattori ambientali
- Fattori genetici (mutazione del gene BRCA e sindrome di Lynch)
Il carcinoma ovarico: la stadiazione
Il tumore dell’ovaio si classifica in:
- stadio iniziale quando ancora è confinato all’apparato ginecologico;
- stadio avanzato quando presenta lesioni disseminate all’interno della cavità addominale.
Quali le terapie in atto per la cura del carcinoma ovarico?
Il trattamento del tumore ovarico richiede un approccio combinato con chirurgia e chemioterapia. La chirurgia ha lo scopo di asportare la malattia visibile e palpabile all’interno della cavità addominale peritoneale, mentre la chemioterapia ha lo scopo di distruggere la malattia a livello microscopico.
Il carcinoma ovarico: parola all'esperto
Il tumore dell’ovaio è una malattia aggressiva che necessita di una trattamento da “personale esperto”
Commenta il Dr. Francesco Raspagliesi, responsabile dell’unità complessa di Oncologia Ginecologica della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Negli ultimi anni, il Dr. Raspagliesi ha partecipato in qualità di Principal Investigator a numerose ricerche su chemioterapie innovative e chirurgia radicale per il trattamento dei tumori ovarici. Inoltre, il Dr. Raspagliesi ed il Suo team contribuiscono attivamente alla ricerca clinica sul tumore dell’ovaio e le altre neoplasie ginecologiche.
La scelta di una terapia efficace, un approccio multidisciplinare, una chirurgia adeguata e la centralizzazione delle pazienti in centri oncologici di riferimento sono i punti cardine per garantire un miglior livello di cura alle nostre pazienti. I dati della letteratura scientifica parlano chiaro. Numerosi sono gli studi che mostrano che un approccio chirurgico adeguato garantiscono una sopravvivenza nettamente migliore rispetto alle pazienti sottoposte a chirurgia non radicale. Inoltre, numerosi trials chirurgici e chemioterapici sono attivi presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, potendo garantire cosi nuove speranze per le pazienti che non hanno ricevuto un trattamento efficace.
In collaborazione con Dr. Francesco Raspagliesi
Unità Complessa di Oncologia Ginecologica - Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
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Autore
Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori
La Fondazione IRCCS - Istituto Nazionale dei Tumori (INT) - è un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico fondato nel 1928. L’inscindibilità, la reciprocità e il continuum funzionale tra clinica e ricerca garantiscono all’Istituto la qualifica di “Comprehensive Cancer Center”, secondo quanto stabilito dall’Organizzazione Europea degli Istituti Oncologici (OECI). L'Istituto Nazionale dei Tumori (INT) è affiliato alle principali organizzazioni internazionali per la ricerca e cura del cancro (OECI, UICC, WIN, EORTC), ed è membro della rete «Cancer Core Europe» formata dai 7 principali European Cancer Center. Dal punto di vista scientifico si conferma, in ambito della cura e ricerca sui tumori, come centro di riferimento nazionale e internazionale, sia per i tumori a maggior incidenza che per quelli rari, sia nell’adulto che per l’età pediatrica e adolescenziale.
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