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Derma e Cosmesi

Cicatrici e acne: rimedi e trattamenti

Scritto da Dott.ssa Paola Perria  | 
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Le cicatrici da acne sono l’esito del processo infiammatorio dell’acne severa, un problema che affligge circa l’1% della popolazione mondiale con importanti risvolti psicologici e relazionali. Oggi, esistono molti trattamenti medici ed estetici che consentono di migliorare l’aspetto della pelle e minimizzare gli esiti cicatriziali dell’acne

Ecco cosa troverai in questo articolo:

  1. Cosa sono le cicatrici da acne?
  2. Cosa causa le cicatrici da acne?
  3. Quali sono le tipologie di cicatrici da acne?
    1.  Cicatrici atrofiche
    2.  Cicatrici ipertrofiche e cheloidee
  4. Quali sono i trattamenti disponibili per le cicatrici da acne?
    1. Trattamenti per le cicatrici atrofiche 
    2. Trattamenti per le cicatrici ipertrofiche e cheloidee
  5. Ci sono rimedi naturali per rimuovere le cicatrici da acne?
  6. Come prevenire le cicatrici causate dall’acne?

Close up del viso di una persona con evidenti cicatrici da acne

 

1. Cosa sono le cicatrici da acne?

Le cicatrici da acne sono l’esito del processo infiammatorio tipico delle lesioni acneiche sulla pelle. Un’acne lieve, e limitata nel tempo, difficilmente lascia segni sulla pelle dopo la sua guarigione. Tuttavia, l’eruzione continua di brufoli, comedoni, punti bianchi o neri infiammati e carichi di pus può evolversi con la formazione di zone di cute danneggiate, caratterizzate da avvallamenti superficiali o profondi. 

La maggior parte delle cicatrici da acne appare, quindi, come tanti piccoli buchetti sulla pelle, la quale perde il suo aspetto liscio e omogeneo. Talvolta, il tessuto cutaneo in fase di guarigione dall’acne  si solleva generando antiestetiche cicatrici rilevate e sporgenti. Con l’avanzare dell’età, le cicatrici acneiche tendono a peggiorare, perché la pelle perde collagene e le depressioni cutanee si accentuano.1,2 Le zone del corpo più soggette all’acne e, conseguentemente, alle sue cicatrici sono: viso, collo, dècolletè, schiena e torace. Infine, la severità di tali cicatrici dipende sia dalla gravità dell'acne, che dai ritardi nelle cure della stessa. 

2. Cosa causa le cicatrici da acne?

Le cicatrici causate dall’acne sono causate dall’alterazione del processo di guarigione della pelle. Questo processo si avvia quando l’infiammazione che causa la formazione delle pustole e degli ascessi tipici dell’acne inizia ad attenuarsi.

Normalmente, il processo di guarigione di un segno dell’acne comporta, in primo luogo, la comparsa di un nuovo tessuto, che si chiama tessuto di granulazione, caratterizzato da eritemi (rossore) e iperpigmentazione (la pelle appare di un colore leggermente più scuro). Si tratta di pelle in fase di riparazione, in cui si formano nuovi vasi sanguigni e vengono prodotte proteine di struttura (come il collagene o la cheratina) che supportano la rigenerazione dell’architettura della pelle nelle zone prima occupate dalle pustole acneiche infiammate

Se, però, la pelle non riesce a rigenerare i bordi delle lesioni, soprattutto se molto danneggiati dall’infiammazione o soggetti a infezioni, compaiono le tipiche depressione acneiche. In altri casi, vi è un eccesso del processo di riparazione con formazione di grosse cicatrici in rilievo.2 

3. Quali sono le tipologie di cicatrici da acne?

Le cicatrici da acne possono essere di due tipi a seconda che la causa sia un difetto nella riparazione o un eccesso.2 Nel primo caso, ci sarà una carenza di collagene (una proteina importante per la struttura della pelle), nella seconda, un eccesso.

3.1 Cicatrici da acne atrofiche 

Le cicatrici atrofiche da carenza di collagene sono di gran lunga le più comuni e, a loro volta, si classificano in tre sottotipi:

  • cicatrici icepick, proprio come dei rompighiaccio, sono avvallamenti allungati dai bordi stretti e dalla tipica forma a V; 
  • cicatrici rolling, cosiddette perché risultano più larghe, con i bordi ondulati e molto profonde;
  • cicatrici boxcar, che appaiono larghe e profonde, di forma ovale o rotonda, con bordi marcati, molto simili alle cicatrici della varicella. 

Le tre tipologie di cicatrici atrofiche possono comparire nella stessa persona, rendendo difficile anche per i dermatologi classificarle.3 

3.2 Cicatrici da acne ipertrofiche e cheloidee

Quando il processo di guarigione dell’acne comporta una eccessiva produzione di collagene, questo finisce per creare vere e proprie cupolette di cute. Le cicatrici ipertrofiche appaiono rosate, sporgenti e dure, contornate da bordi rilevati, spesso dolorose. Le cicatrici ipertrofiche sono più comuni quando l’acne affligge la pelle del torace o della schiena. Infine, più rare, esistono anche le cicatrici acneiche ipertrofiche cheloidee che si estendono oltre i bordi della lesione primaria e assumono un aspetto nodulare e un colore rosso porpora. Le cicatrici ipertrofiche, così come quelle cheloidee, colpiscono più gli uomini delle donne.1,2

Close up pelle di viso in fasi successive di trattamento per rimuovere le cicatrici da acne

 

4. Quali sono i trattamenti disponibili per le cicatrici da acne?

Esistono diversi tipi di trattamenti per migliorare l’estetica delle cicatrici da acne e persino cancellarle nel tempo quando non siano troppo profonde. Per ottenere dei buoni risultati e non danneggiare ulteriormente la cute, occorre rivolgersi a medici dermatologi specializzati nella cura dell’acne e delle sue cicatrici. Sarà pertanto lo specialista, in base alla tipologie delle cicatrici, alla loro profondità e alla zona del corpo in cui si trovano, a stabilire i trattamenti più adatti al singolo caso. 

4.1. Trattamenti per le cicatrici atrofiche 

Per trattare le cicatrici da acne atrofiche, quindi caratterizzate da depressioni della pelle, i dermatologi possono combinare tra di loro, talvolta in più sedute, le seguenti tecniche:3,4

  • chirurgia: si tratta di chirurgia cosiddetta minore, localizzata al trattamento di poche ma molto evidenti cicatrici da acne, e si effettua ambulatorialmente. La pelle lesionata viene “sollevata”, oppure il tessuto cicatriziale viene frazionato. Lo scopo della microchirurgia delle cicatrici acneiche è quello di renderle meno evidenti e far sì che scompaiano da sole nel tempo;
  • peeling chimico a base di agenti quali acido glicolico, soluzione di Jessner per cicatrici non troppo profonde, e di acido tricloroacetico e fenolo per quelle più profonde;
  • tecniche laser: tra cui laser ablativi (CO2, Yag e plasma skin resurfacing), in grado di spianare la pelle e uniformarne il colore ma con possibili effetti collaterali, e laser non ablativi, con meno effetti collaterali, ugualmente efficaci soprattutto nel promuovere la formazione di nuova pelle che sostituisca quella danneggiata dalle cicatrici;
  • dermoabrasione e micro-dermoabrasione, tecniche che rimuovono meccanicamente la pelle danneggiata andando più o meno in profondità, al fine di stimolare la formazione di nuovo epitelio. Si tratta di metodi collaudati ed efficaci, e soprattutto la microdermoabrasione non richiede anestesia e si può ripetere a poca distanza di tempo per un risultato ancora migliore. Tuttavia, neppure la dermoabrasione basta ad eliminare cicatrici profonde; 
  • fillers: servono per riempire le depressioni create dalla cicatrice usando il grasso stesso del paziente, o altre sostanze biocompatibili come l’acido ialuronico. Questa tecnica raggiunge il massimo dell’efficacia qualche mese dopo il trattamento, e consente sia di minimizzare le cicatrici, che di stimolare il rimodellamento cutaneo. Non è, tuttavia, indicata per le cicatrici di tipo icepick. Alcuni fillers, inoltre, sono permanenti;
  • radiofrequenza: tecnica efficace per spianare la pelle e in tal modo minimizzare le cicatrici atrofiche da acne migliorando nettamente l’aspetto del viso, e stimolare un rinnovamento dell’epidermide grazie agli effetti delle onde elettromagnetiche. Dopo le sedute la pelle può apparire arrossata, ma è un effetto transitorio;
  • needling: terapia per stimolare la produzione endogena di collagene e curare le cicatrici profonde. Si effettua usando un ago sottile che viene introdotto nelle depressioni delle cicatrici. Nel giro di nove mesi la pelle produce nuovo collagene e si rigenera da sola. 
Dermatologa che esegue trattamento di peeling per cicatrici da acne sul volto

4.2. Trattamenti per le cicatrici ipertrofiche e cheloidee

I trattamenti in questo caso sono volti da un lato ad alleviare il dolore provocato dai cheloidi e dalle cicatrici ipertrofiche, dall’altro a ridurne le dimensioni. Tale risultato si può ottenere in due modi:

  • iniettando direttamente nelle cicatrici dei farmaci, in particolare corticosteroidi e/o chemioterapici tra cui fluorouracile (5-FU) e interferone che appiattiscono e ammorbidiscono le cicatrici rilevate
  • per via chirurgica per cui le tecniche usate annoverano il laser a luce pulsata e la criochirurgia, che usa “congela” le lesioni in modo che cadano da sole.

In aggiunta ai trattamenti dermatologici eseguiti direttamente dal medico, è possibile trattare a casa le cicatrici ipertrofiche da acne effettuando regolarmente bendaggi al silicone o applicando prodotti topici a base di silicone. Va detto che le cicatrici ipertrofiche e cheloidee difficilmente possono essere cancellate neppure combinando le diverse tecniche curative.3 

5. Ci sono rimedi naturali per rimuovere le cicatrici da acne?

Per il trattamento delle cicatrici da acne, sia trofiche che ipertrofiche, il fai da te non è mai consigliato. Tuttavia, esistono sostanze naturali che possono concorrere a ridurre le cicatrici e accelerare il processo di rinnovamento cellulare. Il consiglio è, però, quello di sottoporre al proprio dermatologo questi rimedi casalinghi per due motivi: il primo è che potrebbero interferire sull’efficacia delle tecniche dermatologiche di trattamento delle cicatrici da acne, il secondo è che potrebbero addirittura danneggiare la pelle. Vediamo alcuni di questi rimedi naturali:

  • soluzione molto diluita di aceto di mele. Attenzione: mai applicare sulle cicatrici aceto di mele puro, potrebbe causare ustioni e forti irritazioni;
  • polvere di curcuma, efficace come antinfiammatorio e antibatterico;
  • olio di cocco spremuto a freddo, efficace solo sulle pelli non grasse;
  • olio essenziale di tea tree, ne bastano poche gocce diluite in soluzione acquosa da tamponare sulle cicatrici;
  • miele di manuka, considerato un ottimo antinfiammatorio e antimicrobico;
  • succo di limone diluito in acqua. 5

6. Come prevenire le cicatrici causate dall’acne?

Il modo migliore per prevenire le cicatrici da acne è quello di curare l’acne nel momento in cui si presenta. Fattori di rischio per le cicatrici di acne sia trofiche che ipertrofiche, infatti, sono:

  • acne severa;
  • iniziare a soffrire di acne precocemente, in età puberale;
  • avere congiunti che a loro volta hanno sofferto di acne severa con esito cicatriziale;
  • aver trattato l’acne con rimedi casalinghi inefficaci, o non averla trattata del tutto.

Il consiglio, pertanto, è quello di rivolgersi ad un dermatologo non appena l’acne faccia la sua comparsa, curarla con le creme e i trattamenti consigliati dallo specialista e avere cura della pelle evitando di stuzzicare pustole e comedoni infiammati.6 

Bibliografia

  1. American Academy of Dermatology Association, Acne scars: overview (Ultimo accesso 15.04.2023)
  2. Fabbrocini, Gabriella & Annunziata, Maria Carmela & D'Arco, Vincenza & Vita, Valerio & Lodi, Giuseppe & Mauriello, Maria Chiara & Pastore, Francesco & Monfrecola, G. (2010). Acne Scars: Pathogenesis, Classification and Treatment. Dermatology research and practice. 2010. 893080. 10.1155/2010/893080. 
  3. American Academy of Dermatology Association,  Acne scars: diagnosis and treatment  (Ultimo accesso 15.04.2023)
  4. Gozali MV, Zhou B. Effective treatments of atrophic acne scars. J Clin Aesthet Dermatol. 2015 May;8(5):33-40. PMID: 26029333; PMCID: PMC4445894.
  5. Stratum Dermatology Clinics Natural Acne Scar Treatment: Can I get rid of Acne Scars Naturally?  (Ultimo accesso 15.04.2023)
  6. American Academy of Dermatology Association,  Acne scars: self care (Ultimo accesso 15.04.2023)

 


Dott.ssa Paola Perria
Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.