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Non sempre la clamidia orale è sintomatica, ma quando ciò accade dobbiamo sapere cosa fare per curarla ed evitare di diffondere il contagio. Le malattie veneree come la clamidia, infatti, possono trasmettersi all’apparato orofaringeo se il contagio avviene durante un rapporto orale non protetto con una persona infetta

Ecco cosa leggerai in questo articolo:

  1. Clamidia e sintomi orali: introduzione al problema
  2. Sintomi orali della clamidia
  3. Serve il medico per valutare i sintomi orali della clamidia?
  4. Trattamento della clamidia orale
  5. Prevenzione della clamidia orale

ragazza con sintomi di clamidia orale

1. Clamidia e sintomi orali: introduzione al problema

Quando la clamidia si manifesta con sintomi orali, per lo più lo fa sotto forma di mal di gola. In questi casi si parla di clamidia oro-faringea. Questa infezione a trasmissione sessuale è infatti causata da un batterio che può colonizzare anche le mucose della bocca e della gola quando si pratica un rapporto orale su una persona infetta. La trasmissione avviene quindi per via oro-genitale durante un atto sessuale non protetto.1 Vi sono delle differenze da considerare. Mentre è chiara la trasmissione del batterio durante un rapporto orale su un pene infettato dalla clamidia, mancano studi che dimostrino in modo inequivocabile lo stesso passaggio da una vagina infetta.1,2 

Quanto è probabile questo tipo di contagio? Non molto, sicuramente meno rispetto alla trasmissione genitale della malattia. Stando ai pochi dati epidemiologici che possediamo, la clamidia orale colpisce circa l’1,5% delle persone omosessuali, il 3,7% degli uomini eterosessuali e il 3,2% delle donne eterosessuali. Ciò non significa in automatico sperimentare i sintomi della clamidia oro-faringea, ma solo essere contagiati dal batterio.3 In realtà sarebbe meglio sviluppare l’infezione sotto forma di faringite, che è facilmente curabile, perché questo è l’unico modo per evitare i danni peggiori della malattia, che avvengono in modo silenzioso, e per evitare di diffondere il contagio.1,2,3 

2. Sintomi orali della clamidia

Vediamo i sintomi principali della clamidia orale, dai più blandi a quelli più severi:

  • mal di gola;
  • bocca e gola arrossate;
  • dolore al cavo orale, bocca infiammata;
  • lesioni al cavo orale che non guariscono;
  • lesioni, ulcere alla lingua o sulla labbra;
  • tonsillite con o senza placche;
  • linfonodi della gola ingrossati;
  • febbre o febbricola;
  • spossatezza. 

Oltre a questa sintomatologia che può interessare bocca e gola, la clamidia orale può dare complicanze dentali come parodontite e gengivite che, se trascurate, possono portare anche alla caduta dei denti. Tali possibili conseguenze sono legate al fatto che l’infezione abbassa le difese immunitarie del cavo orale, aumentando il rischio di infezioni opportunistiche da parte microrganismi normalmente presenti nella mucosa.4 La clamidia, anche se contratta in forma orale, resta una malattia insidiosa perché è un’infezione batterica e, come tale, è in grado di diffondersi al resto dell’organismo

Possibili complicanze più serie della clamidia orale possono, infatti, essere:

  • congiuntivite;
  • artrite reattiva;
  • malattia infiammatoria pelvica;
  • infertilità;
  • periepatite, infezione della membrana che avvolge il fegato;
  • vulnerabilità ad altre malattie a trasmissione sessuale.1,4 

Attenzione, infine, anche ai sintomi uro-genitali della clamidia, che possono presentarsi in concomitanza con quelli orali.1,2,4 Per conoscere tutti i sintomi della clamidia vai alla nostra Scheda del Dizionario “Clamidia: cos’è, diagnosi e cura”.

3. Serve il medico per valutare i sintomi orali della clamidia?

Assolutamente sì. Quando si presentano sintomi assimilabili ad una faringite, e si sa di avere avuto contatti sessuali non protetti anche di tipo orale, è importante farlo presente al/la proprio/a medico/a. Dalla sola visita obiettiva non è infatti possibile risalire all’origine dell’infezione. Per scoprire di aver contratto la clamidia orale è necessario sottoporsi al tampone oro-faringeo

Questo esame consiste nel prelievo di un piccolo campione di muco dalla gola, che viene successivamente analizzato in laboratorio con la metodica NAAT, ovvero di amplificazione degli acidi nucleici. Questa analisi, estremamente sensibile, permette di moltiplicare il materiale genetico dei batteri e identificare la causa esatta dell’infezione.4  Attenzione, questo test non fa parte del protocollo di routine per la diagnosi della clamidia, ma resta l’unico modo per diagnosticare la forma orale di questa malattia venerea. 

Pensi di aver contratto la clamidia? Scopri come si trasmette questa infezione batterica cliccando qui.

4. Trattamento della clamidia orale

Il trattamento della clamidia orale è esclusivamente di tipo antibiotico dato che l’infezione è causata da un batterio. I farmaci disponibili per eliminare l’infezione sono diversi, tutti ad ampio spettro e da assumersi per via orale. Ad esempio:

  • doxiciclina, antibiotico della classe delle tetracicline. Si assume per una settimana;
  • azitromicina, antibiotico della classe dei macrolidi, da assumersi per tre giorni;
  • levofloxacina, della classe dei chinoloni, da assumersi per sette giorni.4 

La scelta dell’antibiotico spetta al/la medico/a e, in genere, un ciclo è sufficiente per avere una remissione totale dei sintomi. Occorre comunque osservare la propria risposta all’antibiotico prescritto, perché se i sintomi non migliorano dopo i primi giorni, o tendono a peggiorare, potrebbe essere necessario rivolgersi nuovamente al/la medico/a per cambiare la terapia. Nei casi più gravi, con faringotonsillite e febbre alta che non guarisce, potrebbe rendersi necessario un ricovero ospedaliero per procedere ad una terapia antibiotica endovenosa e un monitoraggio delle condizioni generali.3  

Durante il periodo di cura, e nei sette giorni successivi, è anche necessario astenersi dai rapporti sessuali o usare il preservativo per qualunque tipo di atto sessuale. Attenzione: aver curato con successo la clamidia una volta non conferisce immunità all’infezione

Sapevi che la clamidia trascurata può causare sterilità sia nell’uomo che nella donna? Ne parliamo qui

Close up preservativo - prevenzione clamidia orale

5. Prevenzione della clamidia orale

Il modo migliore per prevenire la clamidia orale è avere rapporti sessuali oro-genitali protetti. Naturalmente l’uso di una protezione è indicato per qualunque tipo di contatto sessuale perché, a parte l’astinenza, è il solo mezzo che impedisca la trasmissione di germi patogeni come la clamidia.  A disposizione abbiamo vari tipi di condom maschili e il preservativo femmile (femidom), ma non solo. Esiste un preservativo di barriera da usare esclusivamente per il sesso orale che si chiama dental dam, o diga dentale

Si tratta di sottili foglietti di lattice o poliuretano da applicare sulla bocca prima di entrare in contatto con la vagina o l’ano del/la partner. Se si pratica sesso orale su un pene, si dovrà usare il condom classico.4,5 Attenzione, la clamidia non è l’unica infezione a trasmissione sessuale (IST). Le malattie veneree sono tante, e diffuse globalmente. 

Chi cambia spesso partner sessuale,  è in una relazione aperta, o lo è stato/a in passato, dovrebbe sottoporsi con regolarità allo screening per le infezioni veneree, perché molte di esse, tra cui la clamidia orale, sono asintomatiche. Ciò consente non solo di prevenire le conseguenze peggiori delle IST trascurate, ma di evitare di diffondere il contagio. Un comportamento responsabile che non limita in alcun modo la propria libertà sessuale. Per sottoporsi ai test per le IST basta rivolgersi al/la proprio medico/a per richiedere informazioni dettagliate e la prescrizione

Bibliografia

  1. Healthline, Chlamydia in Throat: What You Need to Know (Ultimo accesso 24.09.2023) 
  2. Centers for Disease Control and Prevention, STD Risk and Oral Sex - CDC Fact Sheets (Ultimo accesso 22.09.2023)
  3. Oztürk O, Seven H. Chlamydia trachomatis tonsillopharyngitis. Case Rep Otolaryngol. 2012;2012:736107. doi: 10.1155/2012/736107. Epub 2012 Sep 20. PMID: 23094170; PMCID: PMC3461287.
  4. VeryWellHealth, What to Know about Chlamydia in the Throat (Ultimo accesso 24.09.2023)
  5. Centers for Disease Control and Prevention, Dental Dam Use (Ultimo accesso 24.09.2023)

Dott.ssa Paola Perria
Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.