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L’insufficienza renale cronica è una condizione che insorge in maniera lenta e progressiva e che determina gradualmente la perdita della funzionalità dei reni. Scopriamo quali sono i cinque stadi che definiscono l’andamento di questa patologia e le loro caratteristiche. 

Ecco cosa troverai nell’articolo:

  1. Quanti stadi ha l'insufficienza renale cronica?
  2. In base a quali parametri si distinguono gli stadi della malattia renale cronica?
    1. Velocità di Filtrazione Glomerulare 
    2. Proteinuria
  3. Quali sono gli stadi della malattia renale cronica?
  4. A quale stadio la malattia renale cronica diventa irreversibile?
  5. Cosa posso fare per limitare la progressione della malattia agli stadi avanzati?

Cartoon di due reni uno sano e uno affetto da malattia renale

1. Quanti stadi ha l'insufficienza renale cronica?

L’insufficienza renale cronica è una malattia progressiva caratterizzata da  cinque stadi di crescente gravità

Durante i primi tre stadi, per i quali si parla di malattia renale cronica, i reni riescono a mettere in atto dei meccanismi di compensazione del danno, mantenendo in parte la propria funzionalità grazie alla porzione di tessuto renale superstite. 

Col passare del tempo, soprattutto in assenza di terapie e stile di vita adeguati, il danno ai tessuti progredisce, provocando un’ulteriore perdita di funzionalità e un aggravamento dei sintomi. A questa situazione corrispondono gli ultimi due stadi della patologia, che quindi viene definita come vera e propria insufficienza renale cronica.1-5

2. In base a quali parametri si distinguono gli stadi della malattia renale cronica?

La valutazione della malattia renale cronica avviene prendendo in considerazione due parametri principali, ottenuti attraverso specifici esami di laboratorio: la velocità di filtrazione glomerulare e la proteinuria.

2.1. Velocità di Filtrazione Glomerulare 

La Velocità di Filtrazione Glomerulare (VFG) è un valore rappresentativo  della quantità di sangue che i reni sono in grado di filtrare in un minuto. Questo parametro viene calcolato a partire dalla concentrazione di creatinina presente nel sangue, applicando una formula appositamente studiata che prende in considerazione diverse variabili, come ad esempio età e sesso del paziente. Un valore basso di Velocità di Filtrazione Glomerulare indica la riduzione dell’efficienza della funzionalità renale. 

2.2. Proteinuria

La proteinuria è la misurazione delle proteine presenti nelle urine. In condizioni normali questo valore è molto basso perché le proteine presenti nel sangue filtrato dai reni vengono riassorbite dai reni stessi e solo una piccolissima quota viene eliminata con le urine. Quando il filtro renale perde la propria efficienza, una quantità maggiore di proteine viene, però, persa con le urine. Un valore elevato di proteinuria è, quindi, indice di danno renale.1-5

3. Quali sono gli stadi della malattia renale cronica?

Gli stadi della malattia renale cronica sono cinque:

  • Stadio 1: è presente un danno renale molto lieve, ma la funzionalità renale risulta normale. A questo stadio, i meccanismi di compensazione consentono al rene di svolgere le proprie funzioni nonostante sia già presente un danno alla struttura dell’organo. La VFG risulta normale, mentre può essere presente proteinuria e segni di danni agli organi possono essere identificati tramite tecniche di imaging. Non sono presenti chiari sintomi di insufficienza renale, per cui la patologia può passare inosservata.
  • Stadio 2: con l’aumento del danno renale il valore di VFG inizia a decrescere, la proteinuria aumenta e il danno ai tessuti può essere identificato tramite esami strumentali. I sintomi sono ancora molto lievi, ma in alcuni casi possono iniziare a manifestarsi:
    • colore scuro delle urine;
    • aumento o diminuzione del volume urinario;
    • senso di affaticamento;
    • pressione alta;
    • ritenzione idrica con gonfiore alle estremità;
    • sangue nelle urine;
    • infezioni urinarie.

Concetto di malattia renale rappresentato da modellino 2D di rene, esame urine, farmaci, paziente e medico sullo sfondo

  • Stadio 3: i valori di VFG diminuiscono ulteriormente, mentre aumenta la proteinuria; è presente una compromissione funzionale moderata e iniziano a essere evidenti sintomi di insufficienza renale come:
    • colore scuro delle urine o urine “schiumose”;
    • aumento o diminuzione del volume urinario;
    • debolezza;
    • gonfiore di mani e piedi;
    • prurito generalizzato;
    • mal di schiena;
    • crampi muscolari;
    • insonnia.

Lo stadio 3 della malattia renale cronica è anche la fase in cui la malattia ha maggiori probabilità di progredire rapidamente verso l’insufficienza renale terminale.

  • Stadio 4: a questo stadio il grado di compromissione della funzionalità dei reni è grave e si inizia a parlare di vera e propria insufficienza renale. Con valori sempre minori di Velocità di Filtrazione Glomerulare e aumentata proteinuria, la progressione della malattia allo stadio 4 determina la comparsa di sintomi a carico di diversi organi. Possono, infatti, manifestarsi:
    • pressione alta;
    • anemia;
    • malattie cardiovascolari;
    • malattie ossee;
    • squilibrio degli elettroliti;
    • acidosi metabolica.

  • Stadio 5: questo stadio corrisponde all’insufficienza renale terminale, condizione nella quale i reni cessano completamente di svolgere le proprie funzioni. In questa fase diventa necessario, per garantire la sopravvivenza del paziente, rimpiazzare la funzionalità renale compromessa tramite la dialisi o il trapianto d’organo. Oltre ai sintomi già insorti negli stadi precedenti, possono manifestarsi anche:
    • assenza di urina;
    • mal di testa;
    • confusione mentale;
    • nausea e vomito;
    • difficoltà a respirare;
    • cambiamenti del colore della pelle.1-5

4. A quale stadio la malattia renale cronica diventa irreversibile?

A differenza dell’insufficienza renale acuta, la malattia renale cronica generalmente è irreversibile in tutti i suoi stadi. Per questo motivo è molto importante formulare una diagnosi precoce e intervenire con terapie che siano in grado di bloccare o rallentare il più possibile la progressione della patologia.1-5

5. Cosa posso fare per limitare la progressione della malattia agli stadi avanzati?

La progressione della malattia renale cronica può essere limitata o rallentata attraverso:

  • terapie volte a curare le cause che hanno determinato il danno renale;
  • dieta specifica per sostenere la salute renale caratterizzata da un ridotto apporto di proteine, come la dieta aproteica seguita sotto controllo medico. Un adeguato regime alimentare, infatti, può contribuire a limitare il carico di lavoro sui reni. 

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  • stile di vita adeguato alle necessità specifiche della persona con insufficienza renale.

La rapidità della progressione della patologia dipende, infatti, oltre che da cause specifiche di danno renale, dalle condizioni di salute generale del paziente.1-5

 

Bibliografia

  1. Ministero della Salute, Documento di indirizzo per la malattia renale cronica. (Ultimo accesso 14-07-23).
  2. Sistema Nazionale per le Linee Guida, Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Società Italiana di Nefrologia. Identificazione, prevenzione e gestione della malattia renale cronica nell’adulto. (Ultimo accesso 14-07-23).
  3. InformedHealth.org [Internet]. Cologne, Germany: Institute for Quality and Efficiency in Health Care (IQWiG); 2006-. How does chronic kidney disease progress? 2018 Mar 8. (Ultimo accesso 14-07-23).
  4. American Kidney Fund, Stages of kidney disease. (Ultimo accesso 14-07-23).
  5. National Institute for Health and Care Excellence (NICE),  Chronic kidney disease: assessment and management. (Ultimo accesso 14-07-23).

Dott.ssa Clelia Palanza
Autore

Dott.ssa Clelia Palanza

Biologa e Medical Writer, si occupa di comunicazione e content strategy in ambito medico-scientifico. La sua attività si concentra principalmente nella realizzazione di articoli per il web e organizzazione e reportistica di convegni e advisory board.