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3' Lettura

La mastoidite è un'infiammazione dell'osso situato dietro l'orecchio. In alcuni casi, l'otorino può richiedere una TC (tomografia computerizzata) per approfondire la diagnosi. Ma in quali casi è preferibile alla risonanza magnetica e perché? 

Scopri la risposta a queste domande.

Indice

  1. Quando serve la TAC o la risonanza magnetica per la mastoidite?
  2. A cosa serve la TC rocche e mastoidi?
  3. Come viene eseguita la TC rocche e mastoidi?
  4. Come prepararsi alla TC rocche e mastoidi?
  5. Quali sono i rischi della TC rocche e mastoidi?

1. Quando serve la TAC o la risonanza magnetica per la mastoidite?

In caso di mastoidite, non è sempre necessario eseguire esami diagnostici complessi come la TC (tomografia computerizzata) o la RM (risonanza magnetica). Infatti, per identificare una mastoidite, ossia l’infiammazione dell’osso posto dietro l’orecchio (osso mastoide), spesso è sufficiente l’esame fisico da parte dell’otorino.

È possibile, però, che lo/a specialista ritenga necessario approfondire e la scelta tra TAC e risonanza magnetica dipenderà dal quesito diagnostico. Lo standard attuale per l’imaging della mastoidite è la TC rocche e mastoidi, ossia un esame che permette di visualizzare le rocche petrose (ossa del cranio che contengono l’apparato uditivo e vestibolare) e, per l’appunto, le ossa mastoidi.

Tuttavia, la risonanza magnetica ha mostrato una sensibilità più elevata rispetto alla TC nell'individuare le infezioni intracraniche. Pertanto, sotto valutazione dello specialista, alcuni/e pazienti potrebbero essere sottoposti/e sia alla TC che alla risonanza magnetica.1  

2. A cosa serve la TC rocche e mastoidi?

La TC rocche e mastoidi permette di ottenere immagini dettagliate di queste strutture ossee, fornendo informazioni utili per la diagnosi della mastoidite come 

erosione delle componenti ossee o la presenza di ascessi. La TC rocche e mastoidi può essere utile anche ad escludere altre patologie tra cui traumi dell’orecchio, malformazioni congenite o tumori.1-2

TC mastoiditite

3. Come viene eseguita la TC rocche e mastoidi?

L'esame di TC rocche e mastoidi viene eseguito su un lettino mobile che si sposta all'interno di un macchinario a forma di ciambella. Durante l'acquisizione delle immagini, il paziente deve restare sdraiato e immobile per circa 20 minuti.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario somministrare un mezzo di contrasto per via endovenosa per migliorare la visualizzazione delle componenti molli. Il mezzo di contrasto è generalmente sicuro e ben tollerato, ma potrebbe causare lievi effetti collaterali come nausea o sensazione di calore.

4. Come prepararsi alla TC rocche e mastoidi?

Le norme di preparazione per la TC rocche e mastoidi non sono differenti da quelle indicate per qualsiasi esame di tomografia computerizzata. Si raccomanda, dunque di:

  • presentarsi a digiuno da almeno 6 ore prima dell'esame;
  • portare con sé gli esiti degli esami del sangue per urea e creatinina, eseguiti entro 7 giorni dall'esame per confermare un buon funzionamento dei reni;
  • portare con sé la prescrizione del medico, il consenso informato ed esami già eseguiti rilevanti al quesito diagnostico;
  • informare il medico radiologo di eventuali allergie o altre condizioni di salute soprattutto se è previsto l'utilizzo del mezzo di contrasto.

5. Quali sono i rischi della TC rocche e mastoidi?

La TC rocche e mastoidi è un esame generalmente sicuro. L'esposizione alle radiazioni è limitata e il rischio di eventuali effetti collaterali è minimo. Tuttavia, si tratta sempre di radiazioni e, pertanto, è importante informare il medico di eventuali gravidanze o altri fattori di rischio.

6. Fonti

  1. Saat R, Kurdo G, Laulajainen-Hongisto A, Markkola A, Jero J. Detection of Coalescent Acute Mastoiditis on MRI in Comparison with CT. Clin Neuroradiol. 2021 Sep;31(3):589-597. doi: 10.1007/s00062-020-00931-0. Epub 2020 Jul 21. PMID: 32696283; PMCID: PMC8463380.
  2. Acute mastoiditis, Radiology Reference Article Radiopaedia.org 

Federica La Russa, PhD
Autore

Federica La Russa, PhD

Neuroimmunologa e medical writer in ambito healthcare. Laureata in Biotecnologie Mediche e dottorata in Neuroscienze, si occupa di comunicazione medico scientifica per operatori sanitari, pazienti e il pubblico generalista.