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La sifilide è una malattia infettiva a trasmissione sessuale causata dal batterio Treponema pallidum. È possibile contrarre questa patologia anche attraverso un rapporto orale? Scopriamolo in questo articolo.

Ecco cosa troverai nell’articolo:

  1. Qual è il rischio di contrarre la sifilide tramite rapporti orali?
  2. Se prendo la sifilide con il sesso orale che sintomi ho?
  3. Come si diagnostica la sifilide presa con rapporto orale?
  4. La sifilide orale si cura?
  5. La sifilide presa con il sesso orale può degenerare?
  6. Quali precauzioni utilizzare per evitare trasmissione della sifilide tramite il sesso orale?

Close up sifilioma labbro inferiore

1. Qual è il rischio di contrarre la sifilide tramite rapporti orali?

La sifilide può essere contratta attraverso il contatto con sangue di una persona infetta ma anche con un qualsiasi tipo di rapporto sessuale, compresi i rapporti orali, che comportano un elevato rischio di contagio.

Praticando sesso orale non protetto, infatti, le mucose della bocca entrano facilmente in contatto con l’ulcera sifilitica o sifiloma (lesione che compare nello stadio primario della malattia tra i 10 e i 90 giorni dal contagio), esponendo a un’elevata probabilità di contagio poichè, nella maggior parte dei casi (85% circa), il sifiloma è localizzato proprio nell’area ano-genitale. 

Meno frequentemente, l’ulcera sifilitica può essere situata in altre sedi corporee e, fra queste, la mucosa della bocca è quella più colpita. Per questo motivo, è possibile contrarre la malattia sia praticando che ricevendo sesso orale.

2. Se prendo la sifilide con il sesso orale che sintomi ho?

I sintomi della sifilide contratta attraverso il sesso orale sono gli stessi dell’infezione contratta attraverso altri tipi di contatto sessuale.

Anche il periodo di incubazione della malattia e l’eventuale risoluzione non variano in base alla modalità di trasmissione. La malattia ha un periodo di incubazione che varia tra 10 e 90 giorni, trascorsi i quali compare il sifiloma, che di solito scompare spontaneamente dopo 3-6 settimane o a seguito di un’adeguata terapia antibiotica. Per conoscere nel dettaglio sintomi e decorso della malattia, leggi il nostro articolo: Sifilide: cos’è, diagnosi e cura.1-6

3. Come si diagnostica la sifilide presa con rapporto orale?

La diagnosi della sifilide presa con un rapporto orale avviene attraverso le stesse metodiche che permettono di diagnosticare questa infezione quando contratta attraverso altri tipi di rapporti sessuali.

Dato che spesso la patologia può passare inosservata nella sua fase iniziale, in caso di rapporti orali a rischio è consigliabile sottoporsi a un test sierologico, anche in assenza di sintomi..2,5,6

4. La sifilide orale si cura?

La sifilide è un’infezione curabile, se trattata quando è ai primi stadi. La terapia, che è la stessa in caso di sifilide orale o con altra localizzazione, consiste sostanzialmente in una terapia antibiotica a base di penicillina. Il dosaggio del farmaco e la durata della terapia dipendono dallo stadio della patologia e dai sintomi presenti. Durante il trattamento è necessario astenersi da qualsiasi tipo di rapporto sessuale, fino alla completa guarigione.1,2,5,6

Campione di sangue positivo per la sifilide con sfondo altri campioni di sangue

5. La sifilide presa con il sesso orale può degenerare?

La sifilide presa con il sesso orale ha lo stesso decorso della malattia contratta attraverso altri tipi di rapporti sessuali. L’infezione non trattata si diffonde in maniera silente a tutto l’organismo e, con il passare del tempo, può causare danni gravi a diversi organi, tra cui l’apparato cardiovascolare, il sistema nervoso, le ossa e i tendini, i polmoni e molti altri, fino a portare in molti casi alla morte dell’individuo.1,2,5,6 

6. Quali precauzioni utilizzare per evitare trasmissione della sifilide tramite il sesso orale?

La sifilide è un’infezione prevenibile. Per evitare la trasmissione di questa patologia attraverso il sesso orale è essenziale utilizzare correttamente il preservativo durante tutti i rapporti occasionali, con nuovi partner o con partner di cui non si conosca lo stato di salute. Un altro metodo di barriera che può essere efficacemente utilizzato per proteggersi dalla trasmissione dell’infezione durante un rapporto orale è il dental dam (diga dentale), un sottile quadrato di lattice che deve essere posizionato in modo da coprire tutta l’area vaginale o anale durante il rapporto, affinché la mucosa orale non venga a contatto con i tessuti del partner.

È anche importante notare che aver contratto la sifilide in passato ed essere guariti non protegge da nuove infezioni in caso di esposizione al Treponema pallidum.

Giovane coppia che utilizza condom per proteggersi da STI

In caso di diagnosi di sifilide, è necessario informare i partner sessuali avuti nel corso dell’anno precedente o dal momento dell’infezione (se noto), affinché possano effettuare un test diagnostico, ricevere, se necessario, la terapia antibiotica e, quindi, limitare ulteriori contagi.2,5-7

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, stima che più di 7 milioni di adulti nel mondo contraggano ogni anno la sifilide. In Italia questa patologia ha un’incidenza di 2,5 casi ogni 100.000 abitanti e, secondo i dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità, nell’ultimo decennio la sua diffusione è aumentata del 30% circa al punto che la sifilide rappresenta il 6,5% di tutte le infezioni a trasmissione sessuale segnalate ogni anno.1-5

 

Bibliografia

  1. Queirós C, Costa JBD. Oral Transmission of Sexually Transmissable Infections: A Narrative Review. Acta Med Port. 2019 Dec 2;32(12):776-781. doi: 10.20344/amp.12191. Epub 2019 Dec 2. PMID: 31851887; 
  2. Istituto Superiore di Sanità, Sifilide – Informazioni generali. (Ultimo accesso 02.08.23);
  3. Istituto Superiore di Sanità, Sifilide – Aspetti epidemiologici. (Ultimo accesso 02.08.23);
  4. World Health Organization, Syphilis. (Ultimo accesso 02.08.23);
  5. Centers for Disease Control and Prevention (CDC), Syphilis Detailed Fact Sheet. (Ultimo accesso 02.08.23);
  6. Mayo Clinic, Syphilis. (Ultimo accesso 02.08.23);
  7. Cleveland Clinic, Dental Dam. (Ultimo accesso 05.08.23).

Dott.ssa Clelia Palanza
Autore

Dott.ssa Clelia Palanza

Biologa e Medical Writer, si occupa di comunicazione e content strategy in ambito medico-scientifico. La sua attività si concentra principalmente nella realizzazione di articoli per il web e organizzazione e reportistica di convegni e advisory board.