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L’infezione da Helicobacter pylori è una condizione patologica che colpisce l’apparato gastroenterico spesso in modo silente e cronico. A lungo andare, se non curata, questa infezione può condurre a malattie gravi come l’ulcera peptica e il cancro allo stomaco. Per prevenire questo rischio è cruciale la diagnosi anche in assenza di sintomi, ad esempio attraverso il test delle feci, attendibile e non invasivo. 

Nell’articolo tutto ciò che c’è da sapere sul test per la ricerca dell'H. pylori nelle feci:

  1. In cosa consiste la ricerca dell’Helicobacter pylori nelle feci?
  2. Quando e perché viene prescritta la ricerca dell’Helicobacter pylori nelle feci?
  3. Che tipo di campione serve per la ricerca dell’Helicobacter pylori nelle feci?
  4. Come ci si prepara all’esame per la ricerca dell’Helicobacter pylori nelle feci?
  5. Dove eseguire il test delle feci per l’Helicobacter pylori?
  6. Cosa fare se la ricerca dell’Helicobacter pylori nella feci è positiva?

Provetta con campione biologico positivo per l'Helicobacter pylori

1. In cosa consiste la ricerca dell’Helicobacter pylori nelle feci?

L’Helicobacter pylori è un batterio che vive e prolifera nel rivestimento mucoso interno dello stomaco e nel tessuto epiteliale del duodeno (prima parte dell’intestino). In genere, questo batterio colonizza l’apparato gastrico degli esseri umani nell’infanzia e vi rimane indisturbato per tutta la vita. In alcuni casi, l’Helicobacter pylori diventa aggressivo causando un'infezione cronica che può sfociare in gastrite, ulcera peptica (20-30% dei casi) e infine cancro dello stomaco (2% dei casi). Si stima che circa la metà della popolazione mondiale sia stata infettata dall’Helicobacter pylori, per questo l’eradicazione dell’infezione è una delle grandi sfide sanitarie mondiali.1 

Per la diagnosi sono disponibili esami non invasivi tra cui spicca il test per la ricerca dell’H.pylori nelle feci, che consente di rilevare la presenza del batterio nelle mucose gastriche. In caso di positività avremo un’infezione in atto da curare con terapia antibiotica. Se negativo, invece, possiamo stare tranquilli, l’attendibilità di questo esame è pari al 90%.1,2 Il test fecale per l’Helicobacter pylori si basa sulla ricerca dell’antigene specifico che viene anche chiamato HpSA. L’antigene corrisponde ad una porzione del batterio che viene riconosciuta dal sistema immunitario il quale “costruisce” una risposta di attacco specifica contro l’agente infettivo innescando anche la produzione di anticorpi (che possono essere misurati nel sangue o nella saliva).  

2. Quando e perché viene prescritta la ricerca dell’Helicobacter pylori nelle feci?

La ricerca degli antigeni specifici dell’Helicobacter pylori nelle feci non è l’unico esame per la diagnosi dell’infezione, ma viene preferito perché:

  • è economico; 
  • è facile da eseguire anche a casa;
  • è attendibile.

In presenza di sintomi che possono far sospettare un’infezione da Helicobacter pylori, rappresenta l’esame diagnostico di prima scelta e viene ripetuto anche nel follow up, ovvero nella fase successiva alla terapia antibiotica. In questo secondo caso, per non rischiare un esito falsato, le linee guida raccomandano di attendere quattro settimane dal termine della terapia antibiotica.1,3

Il test delle feci è, inoltre, prescritto per la ricerca dell’Helicobacter pylori nei bambini con sintomi gastrici e nelle persone che abbiano subito interventi chirurgici all’apparato gastroenterico.3 Altri esami non invasivi per testare la positività all’ dell’Helicobacter pylori sono l’urea breath test e l’esame sierologico del sangue (che ricerca gli anticorpi prodotti contro il batterio).1,2 

Donna che esegue breath test

Test sperimentali, ma probabilmente destinati ad affermarsi per sensibilità nel diagnosticare infezioni da H.pylori anche in presenza di un mutamento del batterio, sono poi i biosensori, piccoli dispositivi che vengono “istruiti” a riconoscere determinate sostanze presenti nel corpo.2 Esami più invasivi, che comportano indagini endoscopiche con prelievo di un campione di tessuto gastrico sono piuttosto indicate per i casi dubbi, quando vi sia una condizione di anemia, in caso di terapia inefficace. 

3. Che tipo di campione serve per la ricerca dell’Helicobacter pylori nelle feci?

La raccolta delle per la ricerca degli antigeni dell’Helicobacter pylori è abbastanza semplice e si può eseguire tranquillamente a casa seguendo le indicazioni del laboratorio analisi o del gastroenterologo di riferimento.4,5  Occorre procurarsi il kit per la raccolta del campione di feci, reperibile in farmacia o fornito direttamente dal laboratorio, e seguire i seguenti passaggi non appena si ha lo stimolo a defecare:

  • fare prima la pipì;
  • raccogliere le feci in un contenitore pulito e asciutto o su un foglio di carta da cucina;
  • aprire il kit per la raccolta del campione facendo attenzione a non toccare l’interno con le dita, e  con la paletta in dotazione prelevare una quantità di feci delle dimensioni di una noce, quindi richiudere subito il contenitore in modo da evitare fuoriuscite;
  • se le feci non sono ben formate, o semiliquide, si riempirà del materiale fecale non più dei due terzi del contenitore;
  • lavarsi le mani con acqua a sapone e asciugarle perfettamente;
  • entro due ore portare il contenitore con il campione di feci al laboratorio analisi o, se ciò non fosse possibile conservarlo in frigorifero per non più di 24 ore. 

Per la buona riuscita del test è fondamentale che il contenitore per la raccolta non venga contaminato dalle urine o da altro materiale biologico, e che arrivi al laboratorio il prima possibile dalla raccolta. Attenzione: le feci di una persona con infezione attiva da H.pylori possono presentare sangue, è importante presentare al laboratorio parte di questo campione.6

Una settimana-dieci giorni è il tempo medio di attesa per la consegna del referto da parte del laboratorio. 

Contenitore per la raccolta delle feci

4. Come ci si prepara all’esame per la ricerca dell’Helicobacter pylori nelle feci?

Per sottoporsi al test delle feci per la ricerca dell’H.pylori non occorre nessuna preparazione particolare. Tuttavia, al fine di non alterare l’esito dell’esame, è consigliato:

  • sospendere l’assunzione di antidiarroici, antiacidi e lassativi almeno una settimana prima del test;
  • non assumere antibiotici almeno un mese prima del test;
  • se il test viene ripetuto dopo la cura, è bene effettuarlo almeno tre mesi dopo il termine.4,5

5. Dove eseguire il test delle feci per l’Helicobacter pylori?

La ricerca degli antigeni dell’Helicobacter pylori nelle feci è un tipo di test eseguito pressoché in tutti i laboratori analisi del territorio italiano, sia convenzionati con il SSN che privati. Inoltre, è possibile rivolgersi direttamente ai Centri di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva delle strutture sanitarie pubbliche e private per richiedere questo tipo di esame, esibendo l’impegnativa da parte del proprio MMG o dello specialista gastroenterologo di riferimento. In Italia, sono diversi i centri gastroenterologici d’eccellenza per la diagnosi e la cura dell’infezione da Helicobacter pylori. Per scoprirli basta consultare la nostra pagina dedicata.

Persona che assume antibiotico

6. Cosa fare se la ricerca dell’Helicobacter pylori nelle feci è positiva?

Un test per la ricerca da H.pylori nelle feci positivo indica che c’è un’infezione in atto. Normalmente, infatti, l'Helicobacter pylori non è presente nelle mucosa gastrica. La terapia d’elezione è quella antibiotica, trattandosi di infezione batterica. Possono venire prescritti due antibiotici diversi, affinché si escluda il rischio di antibioticoresistenza e almeno uno dei due principi attivi risulti efficace, soprattutto in caso di recidiva dell’infezione

Altri farmaci sintomatici prescrivibili in associazione con gli antibiotici sono gli antiacidi (inibitori della pompa protonica), il subsalicilato di bismuto, e gli antagonisti dei recettori istaminici.6 Infine, può essere d’aiuto una modifica della dieta secondo le indicazioni del gastroenterologo.

Bibliografia

  1. Kayali S, Aloe R, Bonaguri C, Gaiani F, Manfredi M, Leandro G, Fornaroli F, Di Mario F, De' Angelis GL. Non-invasive tests for the diagnosis of helicobacter pylori: state of the art. Acta Biomed. 2018 Dec 17;89(8-S):58-64. doi: 10.23750/abm.v89i8-S.7910. PMID: 30561419; PMCID: PMC6502209.
  2. Cardos AI, Maghiar A, Zaha DC, Pop O, Fritea L, Miere (Groza) F, Cavalu S. Evolution of Diagnostic Methods for Helicobacter pylori Infections: From Traditional Tests to High Technology, Advanced Sensitivity and Discrimination Tools. Diagnostics. 2022; 12(2):508. https://doi.org/10.3390/diagnostics12020508
  3. Shimoyama T. Stool antigen tests for the management of Helicobacter pylori infection. World J Gastroenterol. 2013 Dec 7;19(45):8188-91. doi: 10.3748/wjg.v19.i45.8188. PMID: 24363508; PMCID: PMC3857440.
  4. ULSS3Veneto Feci: Helicobacter Pylori 
  5. UCI Student Health Center Patient Instructions for Stool Collection for Helicobacter Pylori Antigen Test
  6. Mayo Clinic Helicobacter pylori (H.pylori) infection (Ultimo accesso 09-03-2023)

Dott.ssa Paola Perria
Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.