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L’insonnia è uno dei disturbi del sonno più diffusi nella popolazione, con conseguenze negative sulla qualità della vita. Nell’articolo scopri le principali tipologie e i sintomi più comuni dell’insonnia.
Indice
- Cos'è l'insonnia?
- Classificazione dei tipi di insonnia
- Sintomi comuni a tutti i tipi di insonnia
- Quando preoccuparsi per l'insonnia?
1. Cos'è l'insonnia?
L’insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato dall’impossibilità di ottenere un sonno ristoratore. La definizione di insonnia comprende diversi aspetti:
- la difficoltà ad addormentarsi;
- la difficoltà a mantenere un sonno continuativo;
- la durata insufficiente del sonno;
- la scarsa qualità del riposo.
L’insonnia è una condizione che ha un impatto negativo rilevante sulla salute fisica e mentale di chi ne soffre, e può peggiorare significativamente la qualità della vita e la capacità di svolgere le azioni quotidiane.1,4
2. Classificazione dei tipi di insonnia
E’ possibile classificare l’insonnia sulla base di diverse caratteristiche, illustrate nei prossimi paragrafi.
2.1. In base alla durata
In base alla durata del disturbo, l’insonnia può essere classificata in:
- insonnia acuta: ha una durata di alcuni giorni/poche settimane al massimo. Spesso è provocata da eventi specifici (es. stress, jet lag);
- insonnia cronica: persistente nel tempo, si presenta per almeno 3 giorni a settimana per un periodo di 3 mesi consecutivi. Può avere diverse cause, tra cui alcune patologie.1;2-4
2.2. In base al momento della notte
In base al momento della notte in cui si presentano le difficoltà del sonno, si possono verificare:
- insonnia iniziale, che consiste nella difficoltà ad addormentarsi;
- insonnia intermedia, caratterizzata dalla difficoltà a mantenere un sonno costante, con frequenti risvegli notturni;
- insonnia terminale, caratterizzata dal risveglio precoce e dell’incapacità a riaddormentarsi, che fanno sì che la durata del sonno sia insufficiente.3,5
2.3. In base alla causa
L’insonnia può essere dovuta a numerose cause, legate a problemi di natura sia psicologica che organica.
La classificazione dell’insonnia in base alla causa distingue diverse categorie di insonnia primaria, ovvero non legata ad altre patologie:
- insonnia psicofisiologica: caratterizzata da elevati livelli di attivazione delle funzioni cognitive e corporee nel momento in cui si va a dormire, che rendono difficile addormentarsi e mantenere il sonno;
- insonnia idiopatica: priva di una causa identificabile, spesso esordisce durante l’infanzia e si protrae per anni. Si ipotizza che possa essere legata a variazioni congenite del ritmo sonno-veglia e potrebbe avere una base genetica;
- insonnia paradossa: disturbo nel quale il paziente sottostima la durata del proprio sonno, percependo erroneamente parte del sonno come periodi di veglia;
- insonnia da scarsa qualità del sonno: spesso causata da comportamenti diurni che influiscono negativamente sul riposo notturno, come dormire eccessivamente durante il giorno, consumare caffeina o alcolici nelle ore serali, guardare la tv fino a notte fonda o utilizzare dispositivi elettronici prima di andare a letto;
- insonnia comportamentale infantile: colpisce i bambini ed è spesso causata da abitudini di sonno errate apprese dal bambino, come legare l’addormentamento a specifici oggetti o situazioni, in assenza dei quali egli non riesce a prendere sonno o a mantenerlo, oppure alla resistenza nei confronti dell’andare a dormire.
L’insonnia può anche essere secondaria, ovvero presentarsi come conseguenza di altre patologie, ad esempio:
- disturbi organici come:
- ipertiroidismo;
- malattie dell’apparato cardiocircolatorio;
- patologie respiratorie come le broncopatie ostruttive o le apnee del sonno;
- malattie croniche come il diabete;
- disturbi neurologici come la malattia di Parkinson;
- patologie che causano dolore cronico.
- disturbi psicologici/psichiatrici come:
- depressione;
- ansia e disturbo d'ansia generalizzata;
- disturbo da deficit dell'attenzione ed iperattività.
L’insonnia può anche essere conseguenza dell’assunzione di alcune sostanze, come:
- alcuni farmaci, fra cui cortisonici, alcuni antidepressivi, alcuni beta-bloccanti e alcuni tipi di chemioterapici;
- sostanze stimolanti come caffeina, teina, nicotina, alcol.
L’insonnia, infine, può insorgere in presenza di fattori ambientali che disturbano il sonno, come rumore, luce, temperatura inadeguata.1-5
Una condizione spesso legata all’insonnia è la gravidanza: per saperne di più leggi il nostro articolo “Insonnia in gravidanza: dormire meglio è possibile.”
3. Sintomi comuni a tutti i tipi di insonnia
Anche se l’insonnia può avere numerose cause diverse, i sintomi che si manifestano durante il giorno sono comuni a tutti i tipi di insonnia, e comprendono:
- stanchezza e sonnolenza diurne;
- irritabilità e alterazioni del tono dell’umore;
- difficoltà di concentrazione, confusione mentale e problemi di memoria;
- rallentata risposta agli stimoli;
- ansia e depressione;
- mal di testa.1-5
4. Quando preoccuparsi per l'insonnia?
E’ consigliabile rivolgersi al personale medico quando ci si rende conto che l’insonnia provoca difficoltà nello svolgimento delle comuni azioni della vita quotidiana. Questo disturbo del sonno, infatti, può avere conseguenze serie sulle funzioni cognitive, determinando difficoltà nella vita lavorativa, affettiva e sociale ma anche aumentando il rischio di infortuni e incidenti. L’insonnia cronica può inoltre causare o peggiorare patologie organiche. E’ quindi un disturbo che non dovrebbe mai essere ignorato o sottovalutato.4-5
Leggi anche il nostro articolo “Come combattere l'insonnia? Consigli pratici e rimedi”
Fonti
- Buysse DJ. Insomnia. JAMA. 2013 Feb 20;309(7):706-16. doi: 10.1001/jama.2013.193. PMID: 23423416; PMCID: PMC3632369.
- Kaur H, Spurling BC, Bollu PC. Chronic Insomnia. [Updated 2023 Jul 10]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan;
- Cleveland Clinic, Insomnia;
- Bollu PC, Kaur H. Sleep Medicine: Insomnia and Sleep. Mo Med. 2019 Jan-Feb;116(1):68-75. PMID: 30862990; PMCID: PMC6390785;
- Mayo Clinic, Insomnia.
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