<img height="1" width="1" src="https://www.facebook.com/tr?id=2062155644083665&amp;ev=PageView &amp;noscript=1">

7' Lettura

Il tumore al seno è la prima neoplasia per incidenza in Italia: colpisce, infatti, una donna ogni otto. Circa il 30% delle persone trattate per cancro alla mammella primario sviluppa metastasi a distanza e il 6% scopre di avere un carcinoma mammario metastatico come prima diagnosi. Il tumore al seno metastatico è una malattia grave, da cui non si guarisce, ma che oggi può essere efficacemente controllata grazie a terapie sempre più mirate.

In questo articolo troverai informazioni aggiornate sul cancro al seno metastatico:

  1. Cosa significa tumore al seno metastatico?
  2. Quando e dove compaiono le metastasi?
  3. Come si diagnostica il tumore al seno metastatico?
  4. Si può prevenire e curare il tumore al seno metastatico?

 

Pittogramma tumore al seno

1. Cosa significa tumore al seno metastatico?

Il tumore al seno metastatico è un tumore al IV stadio, il processo finale della proliferazione cancerosa in termini di stadiazione.2,5 Cosa significa? Che da una neoplasia primaria, in questo caso sviluppatasi nella mammella, si sono originate metastasi in altri organi del corpo. Il tumore della mammella, o carcinoma mammario, è infatti un tumore maligno che si origina prevalentemente dai lobi che compongono la ghiandola mammaria, o dai dotti galattofori, i condotti che durante l’allattamento veicolano il latte verso il capezzolo. Da questo sito, attraverso il sangue e/o il sistema linfatico, le cellule cancerose “viaggiano” nel corpo mettendo radici in altri organi, tra cui il cervello, le ossa, il fegato, i polmoni.

Esistono due tipi di tumore al seno metastatico:

  • il tumore al seno metastatico de novo: circa il 6% delle donne e il 9% degli uomini riceve una prima diagnosi di questo tipo, scoprendo di avere un carcinoma mammario solo quando questo ha già raggiunto il IV stadio producendo metastasi.
  • il tumore al seno metastatico recidivante:in questo caso si assiste ad una ripresa della crescita tumorale dopo un certo lasso di tempo dalla fine delle terapie per una neoplasia mammaria primaria. Le metastasi possono presentarsi in sedi prossime al primo tumore, come ad esempio nell’altra mammella, o in organi distanti. 

Nelle metastasi a distanza del tumore al seno sono sempre le cellule mammarie cancerose a moltiplicarsi in modo incontrollato, ma non tutte le cellule neoplastiche di un tumore al seno sono “replicabili”. Ricordiamo brevemente che i tumori al seno maligni hanno caratteristiche e aggressività diverse a seconda della classificazione. Le due varianti di carcinoma mammario proliferante più suscettibili di formare metastasi sono la tipologie identificate dalle sigle HER2 positivo (15-20% di incidenza), e TNBC (Triple Negative Breast Cancer, 10-20% di incidenza).1,3

2. Quando e dove compaiono le metastasi?

Le sedi in cui è più probabile che si formino le metastasi di un carcinoma mammario sono:

  • le ossa;
  • il cervello;
  • i polmoni;
  • il fegato;
  • la pelle.

Fegato e cervello/sistema nervoso sono percentualmente più a rischio di diventare sede di metastasi da carcinoma mammario rispetto alle ossa.

 

Immagini radiografiche di seno e polmoni

 

L'attecchimento delle cellule cancerose di un tumore al seno primario e la capacità di accrescersi passando da micrometastasi asintomatiche a secondarismi (sinonimo di metastasi) diffusi dipende da fattori quali:

  • la tipologia delle cellule cancerose del tumore alla mammella primario;
  • in caso di carcinoma della mammella recidivante contano anche lo stadio tumorale al momento della prima diagnosi e le terapie a cui la persona è stata precedentemente sottoposta. 

A proposito del secondo punto, occorre precisare che anche quando il tumore fosse stato asportato completamente, o le terapie fossero state efficaci, esiste sempre la possibilità che alcune cellule, usando il sangue o la linfa come mezzo di trasporto, riescano a raggiungere altri organi distanti senza essere rilevate dagli strumenti di indagine diagnostica.5 In altri casi, accade che alcune cellule tumorali restino “dormienti” o nascoste dal sistema immunitario per un certo lasso di tempo, per poi diventare di nuovo proliferanti. Le cause di questo processo non sono del tutto chiare.3

3. Come si diagnostica il tumore al seno metastatico?

Diversi sono gli esami e i test per la diagnosi di un tumore al seno metastatico. La tipologia di indagine dipende dall’organo ove si sospetta possa essersi formata la metastasi seguito da una biopsia per l’analisi istologica delle cellule tumorali.4 Ecco quali sono gli esami che in genere vengono prescritti per la diagnosi di un tumore della mammella metastatico:

La biopsia (asportazione di un piccolo frammento di tessuto tumorale)  è consigliabile quasi sempre (ad eccezione delle metastasi ossee) e consente di confermare la diagnosi e di identificare la tipologia di cellula mammaria cancerosa,  se del tipo sensibile ai recettori ormonali o al fattore di crescita dell’epidermide, o del tipo TNBC,  per stabilire la terapia migliore a seconda dei casi.4,1

4. Si può prevenire e curare il tumore al seno metastatico? 

Per quanto riguarda la prevenzione del tumore al seno metastatico, sicuramente la tempestività della diagnosi gioca un ruolo chiave, ma è anche vero che spesso ci si arriva per caso. I tumori mammari primari in fase precoce sono, infatti, asintomatici e per scoprirli occorre sottoporsi regolarmente agli esami di screening. Anche per quanto riguarda il tumore al seno metastatico de novo non sempre sono presenti sintomi che possono far sospettare la malattia ad uno stadio così avanzato. Prima che le metastasi diano segno di sé, devono aver avuto il tempo di accrescersi a sufficienza. Diverso il caso del tumore al seno metastatico recidivante. In alcuni casi, se, ad esempio, il tumore primario è del tipo sensibile agli ormoni femminili (estrogeni e/o  progesterone), è possibile bloccarne la ricomparsa con opportune terapie ormonali.1,3,5

 

Boccetta con terapia a bersaglio molecolare per tumore al seno e siringa

ll tumore al seno metastatico oggi si può curare. Questo non significa che si possa guarire, ma che è possibile condurre una vita di buona qualità per tempi molto lunghi sottoponendosi alle terapie previste per ciascun caso. Il protocollo di cura del carcinoma alla mammella metastatico de novo o recidivante dipende dalla sua classificazione, ma anche dal numero, diffusione e posizione delle metastasi così come dalla potenziale risposta delle cellule cancerose alla/e terapie.1,2,5 

In generale, le terapie farmacologiche disponibili per il trattamento del tumore al seno metastatico, anche usate in combinazione tra di loro, sono:

  • terapia ormonale per i tumori sensibili agli estrogeni o al progesterone;
  • terapia a bersaglio molecolare per i tumori sensibili al fattore di crescita dell’epidermide umana (HER2);
  • terapia a bersaglio molecolare per i tumori con mutazione del gene PIK3CA, che si caratterizzano per essere sensibile agli ormoni femminili ma non al fattore di crescita dell’epidermide;
  • una combinazione di immunoterapia e chemioterapia per i tumori non influenzati da ormoni o dal fattore di crescita dell’epidermide umana.

Le singole metastasi possono, quando strettamente necessario, essere trattate con rimozione chirurgica (ad esempio per ridurre il dolore) o cicli di radioterapia

 

Fiocco rosa simbolo della lotta al tumore al seno

 

La prognosi di un tumore al seno metastatico dipende da molti fattori, in particolare dalla risposta alle terapie e dal numero e dimensioni delle metastasi al momento della diagnosi.3,5 Il tumore al seno metastatico recidivante,  stando ai dati clinici,  risulta più difficile da trattare e la sopravvivenza ai cinque anni dalla diagnosi è meno buona rispetto al tumore al seno metastatico de novo.

Le terapie di ultima generazione a bersaglio molecolare, in grado di andare a colpire esattamente le cellule cancerose dove sono presenti, e non le cellule sane offrono, però, grandi speranze. Grazie a cure sempre più cucite a misura di paziente, e al miglioramento nella gestione degli effetti collaterali, oggi e continuare a condurre una vita normale per tanti anni nonostante una diagnosi di carcinoma metastatico è senz’altro possibile.

Bibliografia

  1. Breast Cancer Metastasis: Mechanism and Therapeutic Implications, International Journal of Molecular Sciences, Giugno 2022.
  2. American Cancer Society- Treatment of Stage IV (Metastatic) Breast Cancer (Ultimo accesso 31.01.2023).
  3. Cleveland Clinic - Metastatic Breast Cancer (Ultimo accesso 31.01.2023).
  4. ESMO clinical Practice Guideline for the diagnosis, staging and treatment of patients with metastatic breast cancer, Annals of Oncology, Ottobre 2021.
  5. Associazione italiana di Oncologia medica - Carcinoma mammario metastatico (Ultimo accesso 31.01.2023).

Dott.ssa Paola Perria
Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.