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Si sa, quando arriva l'estate siamo tutti alla ricerca della tintarella, un'abbronzatura perfetta e uniforme da sfoggiare soprattutto al rientro dalle vacanze.

Si tratta sicuramente di una moda molto diffusa in occidente ma assolutamente lontana dai costumi orientali dove, al contrario, viene da secoli associata alla volgarità del basso ceto. Infatti, le persone che si abbronzavano erano soprattutto donne e uomini costretti a lavorare tutto il giorno sotto il sole cocente. Le ragazze provenienti da famiglie benestanti, invece, potendo stare in casa, mantenevano il candore della propria pelle. Tradizione tuttora radicata nella cultura cinese che per alcuni aspetti è anche un vantaggio in quanto esporsi al sole permette di acquisire vitamina D ma la sovraesposizione ai raggi solari senza la giusta protezione può provare seri danni alla nostra pelle tra cui, nel caso più estremo, la formazione di tumori cutanei.

Siamo quindi sicuri che tutto questo sole ci faccia bene? E soprattutto siamo sicuri che le nostre idee su come abbronzarci il prima possibile e con un colorito uniforme siano corrette?

In questo articolo cerchiamo di sfatare alcuni falsi miti sull'abbronzatura che forse non sapevi:

  1. Lo scrub lava via l'abbronzatura
  2. Le pelli scure non hanno bisogno di protezione
  3. Abbassare il fattore di protezione della crema solare
  4. Se prima non mi scotto poi non mi abbronzo
  5. Se non vado al sole per ore poi sono carente di Vitamina D
  6. Metti il bambino al sole che poi fa le ossa

1.Lo scrub lava via l'abbronzatura

Dire che lo scrub lava via l'abbronzatura è falso! L'abbronzatura è un fenomeno che avviene sotto lo strato corneo mentre lo scrub agisce sullo strato superficiale.

Di conseguenza non c'è alcune pericolo: puoi usare gli scrub anche se sei abbronzato.

2. Le pelli scure non hanno bisogno di crema solare

Non è assolutamente vero che le persone con la pelle più scura non hanno bisogno di proteggersi dal sole. Questo perché nonostante la fotosensibilità di queste persone è pressoché nulla la sovraesposizione solare può comunque aumentare il rischio di insorgenza di un tumore cutaneo.

Di conseguenza, altro elemento da tenere in considerazione è che bisogna proteggersi non solo dai raggi UVB ( quelli che provocano le scottature) ma anche gli UVA, responsabili dell'invecchiamento della pelle e che arrivando in profondità nel DNA cellulare causano mutazioni potenzialmente cancerogene.

Persona che si sta proteggendo dal sole con la crema solare

3. All'inizio metto la protezione 50 e poi scendo a protezione 30

Sui prodotti votati alla protezione solare vi è una sigla: SPF seguita da un numero. Con la dicitura SPF si intende il  "Fattore di Protezione Solare" o “Sun Protection Factor” ovvero la capacità di un prodotto di proteggere la pelle dai raggi solari. 

Nel dettaglio il valore di SPF indica la frazione di radiazioni UVB che il filtro lascia passare. Quindi nel caso delle creme solari SPF 15 solo 1/15 dei raggi UVB raggiunge la pelle, con le creme SPF 50 solo 1/50 dei raggi UVB raggiunge la pelle. 

Più l'SPF è alto maggiore sarà il grado di protezione solare ma in ogni caso nessuna crema offre una protezione completa e soprattutto una pelle abbronzata protegge sì dal sole ma pochissimo!

Una pelle abbronzata ha un spf pari a circa 3 quindi non ha alcun senso calare il fattore di protezione, dobbiamo proteggergi.

4. Se prima non mi scotto poi non mi abbronzo

Quel colore marrone che vedi dopo la scottatura non è abbronzatura ma ipercromia post infiammatoria! Hai presente quando ti scotti col forno o col ferro da stiro e ti resta la macchia marrone per qualche tempo? Ecco, quando di scotti succede la stessa cosa!

Persone che prendono il sole al mare


5. Se non vado al sole per ore poi sono carente di Vitamina D

Stare al sole 15 minuti al giorno produce il quantitativo più che sufficiente al tuo fabbisogno, anche se hai osteoporosi. Inoltre il processo di sintesi della vitamina D dipende anche dalla temperatura esterna quindi sarebbe meglio esporsi nelle ore centrali della mattina ma ovviamente dipende sempre dalla giornata.

6. Metti il bambino al sole che poi fa le ossa

Sicuramente il sole ha importanti benefici per l'organismo sia di adulti che dei bambini. Ad esempio la luce solare stimola nel nostro organismo la sintesi di calciferolo aiutando così il calcio a fissarsi nelle ossa ma ancora una volta ribadiamo che tutto ciò vale se si adottano le giuste precauzioni e protezioni.

Esporre un bambino al sole senza crema solare o indumenti protettivi può causare delle vere e proprie ustioni che se reiterate nel tempo possono favorire in età adulta l'insorgenza di tumori cutanei. Inoltre, va precisato che anche un semplice arrossamento della pelle è già espressione di un'ustione di primo grado. 

E tu, su quante altre dicerie ti sei affidat* in questi anni? 


Ihealthyou Redazione

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