4' Lettura

Appendicite e stitichezza sono due disturbi che hanno cause molto diverse, ma che a volte possono presentarsi con sintomi simili

Scopri quali sono i segnali che possono aiutare a distinguerle.

Indice

  1. Sintomi comuni a entrambe le condizioni
  2. Fattori distintivi per un'attenta diagnosi
  3. Cause di appendicite e stitichezza
  4. Diagnosi differenziale: passi cruciali
  5. Quando è necessario un intervento chirurgico?
  6. Rimedi e consigli per trattare appendicite e stitichezza

Donna con dolori addominali

1. Sintomi comuni a entrambe le condizioni

L’appendicite e la stitichezza (anche detta stipsi) sono due condizioni che hanno cause diverse, ma entrambe colpiscono l’intestino e possono avere dei sintomi in comune:

  • dolore addominale;
  • difficoltà di evacuazione;
  • nausea e/o vomito
  • perdita di appetito;
  • gonfiore addominale.

Questi sintomi, piuttosto generici, spesso non sono sufficienti a diagnosticare l’una o l’altra condizione, quindi sarà necessario osservare il loro andamento nel tempo ed effettuare degli approfondimenti per capire quale sia la causa del problema. 

2. Fattori distintivi per un'attenta diagnosi

Anche se i sintomi dell’appendicite e della stipsi possono a volte essere simili, le loro caratteristiche specifiche possono aiutare nel distinguerne l’origine

Vediamo quali sono i principali fattori distintivi:

Fattore

Appendicite

Stitichezza

Localizzazione del dolore

può iniziare in maniera diffusa, si sposta poi nella parte inferiore destra

può essere diffuso oppure localizzato  nella parte inferiore sinistra dell’addome

Tipologia di dolore

improvviso, acuto, pulsante, intenso

crampiforme

Nausea e vomito

sintomi frequenti e intensi

occasionalmente e lieve

Febbre

presente in oltre l'80% dei casi 

è rara 

Diarrea

è rara 

è possibile 

Gonfiore addominale

in circa il 50% dei casi 

molto frequente

 

Medico con modellino intestino

3. Cause di appendicite e stitichezza

L’appendicite è un’infiammazione che colpisce l’appendice, un piccolo organo che appare come una protuberanza a forma di verme che sporge dalla parete dell’intestino crasso, nella porzione inferiore destra dell’addome. Il processo infiammatorio di solito è provocato da una ostruzione dell'appendice, che può essere favorita dal calibro ridotto di questo organo e causa la proliferazione dei batteri, la formazione di pus e il rigonfiamento dell’appendice.

La stitichezza è una condizione in cui si ha difficoltà nel passaggio delle feci. Può essere causata da diversi fattori, come una dieta povera di fibre, la disidratazione, l’assunzione di alcune tipologie di farmaci (es. oppioidi o alcuni anti-ipertensivi), condizioni mediche tra cui diabete, ipotiroidismo, depressione ecc.

La stipsi è una condizione che può colpire anche nell'infanzia. Scopri di più con il nostro articolo “Come affrontare la stitichezza nei neonati?”.

4. Diagnosi differenziale: passi cruciali

Per distinguere correttamente un attacco di appendicite da un caso di stitichezza possono essere necessari:

  • visita medica approfondita, con un esame fisico accurato e l’impiego di manovre diagnostiche utili a valutare sintomi e segni presentati dal paziente;
  • anamnesi completa, che analizzi la storia clinica, l’andamento dei sintomi e lo stile di vita adottato dal paziente;
  • esami del sangue, come emocromo, elettroliti, dosaggio della proteina C reattiva, utili a verificare la presenza di processi infiammatori o infettivi in corso nell’organismo e a escludere la presenza di altre patologie;
  • esame delle urine e test di gravidanza per escludere altre cause di dolore addominale;
  • ecografia addominale, utile a verificare se l’appendice sia ostruita o rigonfia e a visualizzare gli organi circostanti;
  • TAC o risonanza magnetica addominale, utilizzate generalmente come esami di approfondimento in caso di dubbi diagnostici o quando si sospetta che l’appendice possa essersi perforata.

La diagnosi differenziale tra stipsi e appendicite è molto importante perché quest’ultima, se non curata tempestivamente, può provocare conseguenze serie, come la perforazione dell’organo e una grave infezione diffusa a tutta la cavità addominale (peritonite).

5. Quando è necessario un intervento chirurgico?

In caso di diagnosi certa di appendicite, l’intervento chirurgico è l’opzione di prima scelta. L’operazione, detta appendicectomia, consiste nella rimozione di questo piccolo organo, che può essere asportato senza alcuna conseguenza per il corretto funzionamento dell’intestino.

L’intervento chirurgico deve essere eseguito in maniera urgente quando l’infiammazione è grave e c’è un elevato rischio di perforazione dell’appendice, complicanza molto seria che può mettere a repentaglio la vita del paziente. 

Quando i sintomi suggeriscono un’infiammazione di grado lieve, invece, l’intervento può essere rimandato di alcune ore somministrando nel frattempo antibiotici.

Solo in rari casi l’operazione non viene eseguita e l’appendicite viene trattata con una terapia antibiotica. Questo approccio di solito viene utilizzato esclusivamente quando i rischi dell’intervento chirurgico superano i benefici (ad esempio per pazienti molto anziani e in condizioni di salute precarie), oppure quando una persona nega il proprio consenso all’operazione. 

Medico che visita addome di paziente

6. Rimedi e consigli per trattare appendicite e stitichezza

L’appendicite è una patologia seria, che richiede un intervento medico: non è possibile trattarla con rimedi casalinghi. 

La terapia consiste in:

  • intervento chirurgico di appendicectomia per rimuovere l’appendice;
  • terapia antibiotica per prevenire o curare eventuali infezioni;
  • terapia del dolore con farmaci analgesici.

Nel caso della stitichezza i principali rimedi sono:

  • modificare la propria dieta aumentando il consumo di fibre alimentari (contenute in frutta, verdura, cereali integrali);
  • aumentare l’apporto giornaliero di acqua per idratarsi adeguatamente;
  • svolgere regolarmente attività fisica;
  • utilizzare rimedi casalinghi come l’olio di vaselina (attenzione però a verificare sempre la validità scientifica dei “rimedi della nonna”: alcuni non funzionano e possono nuocere!);
  • se necessario, assumere lassativi, il cui utilizzo deve essere solo occasionale e non continuativo, per evitare effetti avversi;
  • farmaci specifici per la stitichezza, da assumere esclusivamente dietro prescrizione e controllo medico

Fonti

  1. National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases, Appendicitis;
  2. Baird D L H, Simillis C, Kontovounisios C, Rasheed S, Tekkis P P. Acute appendicitis BMJ 2017; 357 :j1703 doi:10.1136/bmj.j1703;
  3. National Health Services (NHS), Appendicitis;
  4. Cleveland Clinic, Constipation;
  5. National Health Services (NHS), Constipation;
  6. Mayo Clinic, Constipation.

 


Dott.ssa Clelia Palanza
Autore

Dott.ssa Clelia Palanza

Biologa e Medical Writer, si occupa di comunicazione e content strategy in ambito medico-scientifico. La sua attività si concentra principalmente nella realizzazione di articoli per il web e organizzazione e reportistica di convegni e advisory board.