9' di lettura

La bronchite può colpire anche i neonati e le cause, la diagnosi e il trattamento sono sovrapponibili a quelli della bronchite nel bambino.

Nei bambini sotto i due anni e, in particolare, nei neonati però la bronchite può facilmente trasformarsi in bronchiolite, ovvero l’infiammazione della porzione più ramificata dei bronchi.

I sintomi iniziali saranno gli stessi della bronchite: tosse, febbre e inappetenza e, sebbene sia una patologia generalmente lieve che può essere curata a casa dopo aver consultato il pediatra di riferimento, è necessario fare estrema attenzione perché può aggravarsi molto e rapidamente ed essere necessario il ricovero in ospedale.

Per il neonato è quindi fondamentale approfondire il tema della bronchiolite. Scopriamo perché. 

  1. La bronchite nei neonati può sfociare in bronchiolite?
  2. Perchè per i neonati è importante parlare di bronchiolite?
  3. Quali virus causano la bronchiolite?
  4. Differenza tra bronchite e bronchiolite
  5. Il neonato rispetto al bambino è più esposto a bronchiolite?
  6. Qual è la terapia per la bronchilite?

Neonato in braccio alla mamma

1. La bronchite nei neonati può sfociare in bronchiolite?

La bronchite è frequente che nei lattanti ed è dovuta essenzialmente all’infezione da virus respiratorio sinciziale (RSV),  arrivando a causare anche infiammazione e congestione dei bronchioli provocando la bronchiolite.

I bronchioli sono la porzione più piccola e ramificata dei bronchi, necessaria al trasporto dell’ossigeno. Nei neonati questa patologia può diventare anche molto grave e richiedere il ricovero in terapia intensiva neonatale.
La frequenza è minore nei neonati allattati al seno, grazie alle difese immunitarie che fornisce la madre. 

2. Perché per i neonati è importante parlare di bronchiolite

È fondamentale per un neogenitore aver presente che una bronchite, che all’apparenza può sembrare un innocuo raffreddore, nei neonati può trasformarsi rapidamente in bronchiolite.

Questo deve far sì che l’attenzione resti alta sui sintomi che il neonato presenta e sull’eventuale aggravamento, al fine di contattare il pediatra rapidamente.

Neonato che stringe la mano al genitore

3. Quali virus provocano la bronchiolite?

La bronchiolite di solito si verifica nei mesi invernali. Il virus respiratorio sinciziale determina circa la metà delle bronchioliti, ma anche i virus responsabili della bronchite possono determinarne l’insorgenza:

  • Rhinovirus;
  • Coronavirus (Virus della stessa famiglia del Sars-Cov-2);
  • Adenovirus;
  • Virus parainfluenzali;
  • Virus influenzale.

È consigliabile quindi, in caso ci siano in casa persone affette da raffreddore, evitare il contatto con bambini sotto ai due anni.

4. Differenza tra bronchite e bronchiolite

Bronchite e bronchiolite hanno gli stessi sintomi, che inizialmente sono quelli di un raffreddore o di una bronchite:

Questi potranno però subire un aggravamento, anche molto rapido (<24h) con manifestazione di:

  • dispnea o fame d’aria (mancanza di respiro);
  • aumento della frequenza respiratoria (con respiri poco profondi);
  • battito cardiaco più veloce;
  • riduzione delle attività fisiologiche (mangiare, bere, ecc.);
  • irritabilità;
  • apnea.

Qualora dovesse presentarsi anche solo uno di questi sintomi, è necessario contattare immediatamente il pediatra che, osservando il neonato e valutandone la sintomatologia, potrà confermare o meno la diagnosi di bronchite o bronchiolite.

Neonato che riposa

5. Il neonato è più esposto a bronchiolite rispetto a un bambino?

Si, la bronchiolite può colpire gravemente i bambini fino ai 24 mesi (due anni), ma è più frequente nei neonati, al di sotto dei 6 mesi di vita e soprattutto tra i 3 e i 4 mesi.

Possono essere colpiti anche i bambini più grandi o gli adulti, ma solitamente la manifestazione clinica non è diversa dalla bronchite. Si consiglia di leggere l’articolo dedicato alla bronchite nei bambini.

6. Qual è la terapia per la bronchiolite?

In genere, si suggerisce di effettuare lavaggi nasali frequenti con appositi dispositivi medici adatti anche per i neonati e che si possono trovare in farmacia.
Se la bronchiolite è particolarmente produttiva, è importante anche intervenire con l’aspirazione del muco. Anche la terapia aerosolica con soluzione ipertonica può aiutare a risolvere lo stato infiammatorio e liberare le vie aeree.

Nei casi più severi può essere necessario somministrare farmaci corticosteroidi oppure broncodilatatori, che consentono ai bronchioli di dilatarsi facilitando la respirazione. Laddove fosse necessario il ricovero, il pediatra dell’ospedale può iniziare un trattamento con ossigeno umidificato e riscaldato.

Fonti

  1. Bronchiolite. Manuale MSD
  2. Pubmed - Albert RH. Diagnosis and treatment of acute bronchitis. Am Fam Physician. 2010 Dec 1;82(11):1345-50. PMID: 21121518.
  3. Cedars Sinai - Acute Bronchitis in Children.
  4. Medscape - Bronchiolitis.
  5. NICE - Bronchiolitis in children: diagnosis and management. NICE, 2021

Dott.ssa Chiara Mossali

Autore

Dott.ssa Chiara Mossali

Medical writer e consulente in ambito healthcare. Laureata in Biotecnologie. Esperienza nell’ambito della ricerca di laboratorio e nella ricerca clinica. Da circa 10 anni mi occupo di comunicazione e consulenza nel settore healthcare curando progetti e contenuti per medici e pazienti.