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7' Lettura

La cataratta giovanile è una patologia degli occhi, nella maggior parte dei casi, secondaria a traumi, malattie metaboliche o assunzione di farmaci. Per riconoscere e curare la cataratta giovanile è necessario individuare le cause e i fattori di rischio, così da poter intervenire con tempestività e preservare la vista

Ecco cosa troverai in questo articolo:

  1. Cos’è la cataratta giovanile e quali sono i suoi sintomi?
  2. Cause e fattori di rischio della cataratta giovanile
    1. Malattie croniche endocrinologiche e metaboliche
    2. Traumi
    3. Altre cause comuni
  3. Come avviene la diagnosi di cataratta giovanile?
  4. Cataratta giovanile: gestione e trattamento
    1. Gestione della cataratta giovanile
    2. Trattamento e cura della cataratta giovanile
  5. Cataratta giovanile e impatto sulla qualità di vita

Occhi di giovane donna affetta da cataratta

1. Cos’è la cataratta giovanile e quali sono i suoi sintomi?

La cataratta si definisce giovanile quando insorge prima dei 60 anni. Si tratta di una patologia relativamente rara, dato che è molto più frequente ammalarsi di cataratta in età avanzata, come spiegato nel nostro approfondimento “Cataratta: cos’è, diagnosi e cura”

I sintomi della cataratta giovanile sono simili a quelli della cataratta senile e, pertanto, comprendono i seguenti disturbi visivi:

  • vista annebbiata;
  • colori che appaiono più scuri del normale, colori chiari appaiono ingialliti;
  • visione doppia;
  • sensibilità accentuata alla luce;
  • abbagliamento causato dalle luci notturne, ad esempio i fari delle auto mentre si guida;
  • necessità di luminosità extra per vedere la tv o leggere.1 

La cataratta giovanile può, a seconda delle cause, colpire solo un occhio, oppure entrambi e i suoi tendono a peggiorare nel tempo con un impatto sempre più negativo sulle attività quotidiane come lo studio, il lavoro e la vita privata, inclusi hobby e viaggi.1

2. Cause e fattori di rischio della cataratta giovanile

In un occhio più giovane, l’opacizzazione del cristallino non dipende dall’invecchiamento, ma da eventi traumatici, malattie o condizioni che possono verificarsi in ogni momento della vita.  

Le cause della cataratta giovanile possono, infatti, essere di quattro tipi.1,2  

2.1 Malattie croniche endocrinologie o metaboliche

Le malattie croniche endocrinologiche o metaboliche congenite o acquisite sono tra le cause della cataratta giovanile, tra queste la più diffusa è il diabete. Le persone con diabete mellito di tipo 1 hanno un rischio nettamente maggiorato di sviluppare cataratta tra i 20 e i 29 anni. Le donne diabetiche a loro volta sono più a rischio dei coetanei diabetici maschi.3  Altre malattie croniche correlate alla cataratta giovanile sono: l'ipotiroidismo congenito e l’ipoparatiroidismo; la dermatite atopica; la galattosemia, malattia metabolica congenita; errori nel metabolismo del rame, come la malattia di Wilson; l'ipocalcemia cronica.

2.2 Traumi

Un esempio sono i traumi da perforazione o da lesione, che comportano ferite profonde agli occhi, o di traumi da contatto, causati da colpi o cadute. Ma un trauma oculare può essere anche determinato dall’esposizione a sostanze chimiche, radioattive, agenti irritanti, e persino radiazioni solari dirette. Studi dimostrano come chi si sia esposto ai raggi del sole per anni senza occhiali con lenti protettive ha un rischio maggiorato di ammalarsi di cataratta prima dei 60 anni. Infine, attenzione ai traumi da folgorazione, che concorrono allo sviluppo di cataratta precoce anche quando siano coinvolte altre parti del corpo.

2.3 Altre cause comuni

Le malattie oculari come il glaucoma e l’uveite sono un’altra causa di cataratta giovanile. Difetti di rifrazione, in particolare la miopia elevata, possono comportare un rischio maggiore di cataratta entro i 60 anni. Infine, effetti collaterali o complicanza di terapie farmacologiche come quelle a base di cortisone e degli anticolinesterasici, usati prevalentemente per la cura delle demenze possono contribuire alla cataratta giovanile. 

3. Come avviene la diagnosi di cataratta giovanile?

La diagnosi di cataratta giovanile avviene esattamente con gli strumenti e le procedure usate per diagnosticare la cataratta senile. La precocità della scoperta di questa patologia oculare varia a seconda che arrivi “per caso” dopo un controllo oculistico di routine, o per appurare l’origine di sintomi visivi conclamati. In questo secondo caso, infatti, la diagnosi potrebbe risultare ritardata, perché difficilmente una persona giovane attribuisce una visione offuscata o un abbagliamento notturno alla cataratta. 

Close up occhio affiancato da lettere utilizzate per controllo acuità visiva

Durante la visita oculistica completa con dilatazione della pupilla per l’esame del fondo oculare è infatti possibile analizzare lo stato del cristallino e scoprirne l’opacizzazione. L'esame optometrico dell’acuità visiva conferma l’entità dei sintomi visivi causati dalla cataratta giovanile. Ulteriori indagini diagnostiche possono includere l’ecografia oculare, esame non invasivo che in fase di cataratta avanzata consente di controllare con precisione le strutture oculari posteriori al cristallino. Questo esame è anche utile in previsione di interventi di chirurgia della cataratta.4

In generale, persone diabetiche, con familiarità alla cataratta giovanile, con forti miopie, sofferenti di malattie metaboliche o endocrinologiche, che abbiano subito traumi oculari o assumano farmaci che possono danneggiare il cristallino dovrebbero programmare controlli oculistici regolari. La conoscenza della storia clinica del/la paziente consente all’oculista di mirare la sua indagine medica e di intercettare segnali precoci di cataratta anche nei soggetti più giovani. 

4. Cataratta giovanile: gestione e trattamento

Una volta giunti alla diagnosi di cataratta giovanile è possibile stabilire un piano terapeutico adeguato al singolo caso. Vediamo le opzioni disponibili. 

4.1 Gestione della cataratta giovanile

Se la cataratta giovanile è in fase iniziale e non è ancora il momento di programmare un intervento chirurgico, si può gestire con trattamenti conservativi. Lo scopo, in questo caso, è quello di proteggere la vista evitando che l’opacizzazione del cristallino progredisca e di prevenire le infezioni conseguenti soprattutto alla cataratta di natura traumatica. 

Consigli e rimedi in questo caso possono includere:

  • uso di occhiali anti abbagliamento, utilissimi per la guida notturna. Si tratta di occhiali con lenti di colore giallo che assorbono i riflessi delle luci;
  • uso di occhiali da lettura;
  • installazione di luci più chiare nei propri ambienti domestici;
  • disposizione delle luci in modo che l’illuminazione risulti retrostante e diretta all’oggetto, così da evitare fastidiosi riflessi e abbagliamenti;
  • controlli oculistici regolari per valutare anche lo stato di salute generale degli occhi;
  • sistemazione di strutture e arredi con colori chiari intorno e dentro la casa, una precauzione che aiuta a vedere meglio.1,5

I soggetti a rischio dovrebbero, inoltre, mettere in atto comportamenti virtuosi che concorrano a mantenere in salute gli occhi e prevenire la formazione di cataratta, ad esempio:

  • evitare di stare al sole senza indossare occhiali con lenti scure;
  • smettere di fumare;
  • evitare l’esposizione ad agenti chimici o sostanze che possono traumatizzare gli occhi;
  • usare gli occhiali e le lenti da vista adeguati al proprio difetto di rifrazione, ad esempio la miopia.1,4

Close up occhio durante intervento per cataratta

4.2 Trattamento e cura della cataratta giovanile

Il progresso della cataratta giovanile non è sempre prevedibile. In alcuni casi, infatti, avanza lentamente e si può gestire con i trattamenti conservativi, in altri peggiora in modo repentino. Le cure dipendono sia dal fattore tempo, che dalle cause della cataratta

Se ci sono condizioni mediche croniche all’origine della cataratta giovanile bilaterale, come il diabete o l’ipoparatiroidismo: è indispensabile diagnosticarle precocemente e tenerle sotto controllo con i farmaci previsti dal proprio piano terapeutico.2 Una glicemia ben compensata attraverso la dietoterapia, ad esempio, consente di rallentare la cataratta precoce nelle persone diabetiche.3  

La soluzione chirurgica con la sostituzione del cristallino opacizzato con una lente artificiale biocompatibile resta comunque la terapia d’elezione per la cataratta. Nella maggior parte dei casi chi viene sottoposto ad interventi di chirurgia della cataratta recupera pienamente la vista.1 Va tuttavia sottolineato che esiste il rischio di cataratta secondaria, una complicanza proprio di questo tipo di operazione. 

5. Cataratta giovanile e impatto sulla qualità di vita

La cataratta giovanile complica la vita di ogni giorno, sia sotto il profilo pratico che psicologico. Soprattutto quando avanzata, questa patologia oculistica comporta sintomi visivi importanti, come la visione doppia e l’annebbiamento, che influiscono negativamente sulle normali attività quotidiane tra cui:

  • leggere, guardare la tv, usare pc e smartphone;
  • guidare, specialmente dopo il tramonto;
  • cucinare, fare le pulizie, curarsi della casa e degli ambienti in cui si vive e si lavora;
  • viaggiare, spostarsi a piedi o con i mezzi;
  • praticare hobby, attività artistiche e sportive.6

Quando la cataratta si manifesta in età avanzata, l’impatto sulla qualità di vita è meno consistente perché viene percepito come una normale conseguenza dell’invecchiamento. Ma la cataratta giovanile che insorge tra i 20 e i 60 anni diventa un problema medico più sfidante perché colpisce la persona nel pieno del suo percorso lavorativo e personale. I limiti che ne derivano possono creare sentimenti di inadeguatezza e frustrazione, generando sconforto, ansia, depressione. L’accettazione di una malattia “da vecchi” può ostacolare il processo di adattamento alla nuova condizione visiva e ai trattamenti nel breve e lungo termine necessari in questi casi. 

Pertanto, la cosa migliore da fare è gestire la cataratta sia sotto il profilo medico, con i trattamenti conservativi che abbiamo visto e la chirurgia come estrema istanza, sia sotto l’aspetto psicologico. Un percorso psicoterapeutico di supporto può essere la giusta via per affrontare con positività e forza interiore questa patologia oculistica fino alla sua migliore risoluzione.

Bibliografia

  1. Healthline, What to Know if You Have Early Cataracts (Ultimo accesso 11.08.2023)
  2. Midha NK, Garg MK, Kumar D, Meena DS, Bohra GK. Rapidly Developing Cataract in Young Adult Patients: Always a Matter for Further Evaluation. Cureus. 2021 Aug 19;13(8):e17312. doi: 10.7759/cureus.17312. PMID: 34557362; PMCID: PMC8449744.
  3. Lu WL, Shen PC, Lee CH, Su YT, Chen LM. High Risk of Early Cataracts in Young Type 1 Diabetes Group: A Nationwide Cohort Study. Int J Endocrinol. 2020 Oct 9;2020:8160256. doi: 10.1155/2020/8160256. PMID: 33133186; PMCID: PMC7568800.
  4. Mendes MH, Betinjane AJ, Cavalcante Ade S, Cheng CT, Kara-José N. Ultrasonographic findings in patients examined in cataract detection-and-treatment campaigns: a retrospective study. Clinics (Sao Paulo). 2009;64(7):637-40. doi: 10.1590/S1807-59322009000700005. PMID: 19606238; PMCID: PMC2710435.
  5. Harvard Health Publishing, Not Yet Ready for Cataract Surgery? Try these Tips (Ultimo accesso 11.08.2023)
  6. Auckland Eye, How Cataracts can Affect Your Lifestyle and Daily Activity (Ultimo accesso 11.08.2023)

Dott.ssa Paola Perria
Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.