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La cistite maschile acuta è un’infiammazione della vescica generalmente di natura batterica e curabile. Ma cistiti ricorrenti possono essere spia di condizioni mediche più serie da approfondire attraverso controlli urologici specifici. 

Ecco cosa troverai in questo articolo:

  1. Cos’è la cistite nell’uomo e come si presenta?
  2. Quali sono le cause e i fattori di rischio per la cistite nel sesso maschile?
  3. Come capire se si tratta di cistite o di prostatite?
  4. Come si tratta la cistite nell’uomo?
  5. Cistite maschile: come prevenirla?
  6. Che complicazioni può causare la cistite nell’uomo?

Uomo con cistite

1. Cos’è la cistite nell’uomo e come si presenta?

La cistite nell’uomo è un’infiammazione della vescica che può essere acuta ed episodica, o cronica. Circa il 20% di tutte le diagnosi di cistite sono fatte su persone di sesso maschile, sebbene sia un problema medico tre volte più frequente nelle donne per ragioni anatomiche. Si stima che il 15% circa degli uomini si ammali di cistite almeno una volta nella vita, contro il 50% delle donne, più frequentemente in età matura o avanzata. Quando la cistite maschile si presenta in modo ricorrente è, o può essere, sintomo di un disturbo più serio all’apparato genito-urinario spesso collegato con infiammazioni della prostata.1,2 

I sintomi della cistite sono simili sia negli uomini che nelle donne, come spiegato in questo approfondimento, e includono: minzione dolorosa, stimolo frequente alla minzione, dolore sovrapubico, urine torbide e/o con tracce di sangue, minzione notturna. Quando la cistite maschile è causata da un’infezione batterica acuta, la severità dei sintomi dipende anche dal tipo di batterio coinvolto. Negli uomini, infatti, la flora batterica dell’intestino e del tratto urinario è diversa da quella femminile e si modifica con l’età.1,2,3

2. Quali sono le cause e i fattori di rischio per la cistite nel sesso maschile?

Le cause più comuni di cistite nell’uomo sono le infezioni batteriche, causate dall’Escherichia coli, un batterio fecale che arriva all’uretra e alla vescica dall’intestino. Cistiti batteriche maschili ricorrenti possono dipendere anche da germi della famiglia Klebsiella e Streptococcus.1,2 Nell’uomo la cistite può avere altre cause, tra cui:

Nei casi di cistite ricorrente, occorre considerare anche i fattori di rischio. Per quanto riguarda specificamente gli uomini, sono quindi da considerare condizioni predisponenti:

  • l’essere sottoposti a radioterapia per la cura del cancro della vescica o della prostata, che può causare cistite emorragica;
  • l’uso prolungato di catetere;
  • il soffrire di diabete, di morbo di Parkinson, di sclerosi multipla, o altre patologie neurodegenerative;
  • l’essere circoncisi;
  • avere frequenti rapporti anali non protetti, perché è elevato il rischio di portare batteri fecali verso l’uretra;
  • soffrire di disfunzioni eiaculatorie tra cui l’eiaculazione retrograda, che comporta il versamento del fluido spermatico nella vescica;
  • soffrire di incontinenza fecale.1,2,3

La maggior parte dei fattori di rischio, in particolare legati ai disturbi prostatici e alle cure oncologiche, alle malattie croniche come il diabete e il Parkinson, e all’uso di cateteri, si presenta in età avanzata, tra gli 80 e gli 85 anni.4 In questa fase della vita l’incidenza delle infiammazioni alle vie urinarie come la cistite sono pressoché simili per uomini e donne. 

Va infine citata una rara forma di cistite non infettiva, chiamata cistite interstiziale, che può associarsi alla sindrome della vescica dolorosa. Le cause della cistite interstiziale maschile, i cui sintomi possono protrarsi per oltre sei settimane e cronicizzarsi, non sono al momento del tutto chiare.4

3. Come capire se si tratta di cistite o di prostatite?

Prostatite e cistite possono facilmente essere confuse perché provocano sintomi simili e hanno entrambe un’incidenza maggiore negli uomini di età avanzata. Come accade per la cistite, anche la prostatite può essere acuta o ricorrente, spesso di natura batterica, e oltre a causare disturbi sovrapponibili a quelli legati alla cistite, può provocare:

  • dolore pelvico, al retto, al pene e/o al perineo;
  • febbre e/o brividi;
  • spossatezza;
  • difficoltà ad urinare.1,3

A causa della somiglianza tra sintomi di cistite e prostatite è necessario rivolgersi ad un/a urologo/a per una diagnosi differenziale partendo dalla valutazione dei segni clinici e della storia medica del paziente. Da notare, però, che cistite e prostatite possono essere concomitanti. Si stima che il 90% degli uomini con cistite severa accompagnata da febbre e la metà degli uomini con storie di cistiti ricorrenti scopre di avere anche un problema alla prostata.1

Esami di laboratorio utili ai fini della diagnosi comprendono: l’esame colturale delle urine, per individuare il batterio che causa la cistite e/o la prostatite e l’analisi del sangue con emocromo completo, per capire quanto è diffusa l’infezione. Test strumentali più approfonditi possono includere la cistoscopia, esame invasivo che consente di valutare lo stato interno della vescica, e l’ecografia vescicale e/o prostatica, per un’analisi anatomica dei due organi.2 

Rappresentazione cistite maschile

4. Come si tratta la cistite nell’uomo?

In caso di cistite batterica nell’uomo, la terapia è un antibiotico specifico, che in genere viene prescritta per 10 o 14 giorni. Se il farmaco è quello giusto, il sollievo dai sintomi si ottiene già nel giro di 24-48 ore.Tuttavia, se la causa della cistite maschile è diversa da un’infezione batterica, occorre agire su questa. Ad esempio se l’infiammazione è di natura ostruttiva, indotta dalla presenza di calcoli, o se dipende da una patologia della prostata, si dovranno curare queste condizioni. Molto importante è anche seguire alcune regole di comportamento da osservarsi fino a guarigione completa dalla cistite, ovvero:

  • bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno;
  • evitare i rapporti sessuali fino a due settimane dalla scomparsa dei sintomi;
  • evitare alcol e caffè;
  • stare a riposo completo finché non si supera la fase acuta dei sintomi;
  • seguire la terapia antibiotica per tutto il tempo necessario, anche quando i sintomi sono scomparsi.2,3 

5. Cistite maschile: come prevenirla?

Per prevenire la cistite maschile si deve cercare di ridurre le probabilità che batteri intestinali invadano l’uretra e da qui arrivino alla vescica. Per evitare questo rischio occorre:

  • non trattenersi quando si ha lo stimolo alla minzione;
  • bere adeguatamente durante tutto l’arco della giornata, in modo da non far ristagnare le urine nella vescica. Questa raccomandazione è particolarmente valida per gli uomini anziani, che avvertono meno lo stimolo della sete;
  • curare scrupolosamente l’igiene intima, soprattutto dopo la defecazione;
  • usare il preservativo durante i rapporti anali.2,3

6. Che complicazioni può causare la cistite nell’uomo?

La cistite nell’uomo non va mai sottovalutata perché può portare a complicanze importanti. Una cistite batterica trascurata può estendersi ai reni e portare a insufficienza renale e persino a sepsi.3 Febbre alta, dolore ai fianchi, nausea e/o vomito, sono alcuni dei sintomi di pielonefrite, un’infezione renale che può dipendere da una cistite non curata. Importante anche monitorare i sintomi durante la terapia. Se non si osserva un miglioramento entro le 48 ore, è necessario rivolgersi al personale medico.3 

Bibliografia

  1. Live uti free, Recurrent UTI in Men: Prevalence and Causes;
  2. News Medical Life Sciences, Cystitis in men;
  3. Healthline, UTIs in Men: Everything You Should Know;
  4. Arora HC, Shoskes DA. The enigma of men with interstitial cystitis/bladder pain syndrome. Transl Androl Urol. 2015 Dec;4(6):668-76. doi: 10.3978/j.issn.2223-4683.2015.10.01. PMID: 26813678; PMCID: PMC4708534.

Dott.ssa Paola Perria
Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.