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I cortisonici sono farmaci per la gestione delle allergie che, se utilizzati correttamente, possono dare grande beneficio. Data la loro potenzialità di causare effetti collaterali, però, l’utilizzo dei cortisonici va limitato a casi specifici

Ecco di cosa parleremo in questo articolo:

  1. Perché si usano i cortisonici per trattare le allergie?
  2. Che differenza c'è tra antistaminico e cortisone?
  3. Come vengono utilizzati i cortisonici per le allergie?
  4. Quali reazioni allergiche vengono trattate con cortisonici?
  5. Quali sono i possibili effetti collaterali dei cortisonici per le allergie?
  6. Mi è stato prescritto il cortisone per l'allergia, devo prenderlo per sempre? 
  7. Non voglio più prendere il cortisone per l'allergia, posso smetterlo in autonomia?

Cortisonici allergia - spry nasale e compresse

1.  Perché si usano i cortisonici per trattare le allergie?

I cortisonici, o corticosteroidi, sono utilizzati per trattare le allergie perché hanno un potente effetto anti-infiammatorio agendo come regolatori del sistema immunitario riducendo, così, la produzione delle molecole che causano i sintomi allergici. 

Le allergie, infatti, sono una risposta anomala del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue presenti nell'ambiente, come pollini, peli di animali, graminacee, polvere, muffe e alimenti. 

Quando una persona allergica entra in contatto con queste sostanze, il sistema immunitario reagisce e rilascia istamina, che provoca sintomi tipici delle allergie, come prurito, gonfiore, starnuti, tosse e congestione e in alcuni casi anche sintomi molto gravi, come accade nella reazione anafilattica. La reazione anafilattica è comune, ad esempio, nei soggetti allergici al lattice, o nel caso di alcune allergie alimentari come l’allergia alle noccioline. Vuoi scoprire tipologie e costi dei test allergici? Leggi il nostro approfondimento

2. Che differenza c'è tra antistaminico e cortisone?

Gli antistaminici e il cortisone sono farmaci utilizzati per trattare i sintomi allergici, ma hanno meccanismi d'azione e scopi distinti.

Gli antistaminici sono farmaci progettati per bloccare l'azione dell'istamina prodotta dal sistema immunitario in risposta agli allergeni. Gli antistaminici sono spesso utilizzati per trattare le allergie stagionali e le allergie cutanee come orticaria (eruzione cutanea pruriginosa) ed eczema (infiammazione cutanea cronica). Gli antistaminici sono disponibili in compresse per l’assunzione per via orale e la maggior parte non richiede prescrizione medica, anche se è comunque consigliato rivolgersi ad un medico specializzato.

I cortisonici sono una classe di farmaci anti-infiammatori con effetti immunosoppressivi. Essi non bloccano direttamente l'azione dell'istamina, ma agiscono sopprimendo la risposta infiammatoria del sistema immunitario. In caso di allergie, il cortisone è utilizzato per ridurre l'infiammazione delle vie aeree, delle mucose o della pelle causata dalla reazione allergica.1 I cortisonici per le allergie richiedono la prescrizione medica e possono essere somministrati per via orale, aerea (nasale) o attraverso iniezione intramuscolare, sottocutanea o intravenosa per le emergenze

Close up scritta cortisone

3.  Come vengono utilizzati i cortisonici per le allergie?

I cortisonici possono essere utilizzati per trattare le allergie in diverse forme, a seconda delle necessità del paziente e del tipo di allergia. Essi sono disponibili in vari modi di somministrazione, specifici per diverse esigenze, tra cui:

  • spray nasali: i cortisonici in forma di spray nasale sono comunemente utilizzati per trattare la rinite allergica, che è un'infiammazione della mucosa nasale causata da allergeni come polline, peli di animali o acari della polvere. Gli spray nasali a base di corticosteroidi sono sicuri ed efficaci nel ridurre il gonfiore e l'infiammazione delle vie aeree nasali, alleviando così il naso che cola, il prurito e gli starnuti. Puoi avere maggiori informazioni sugli spray nasali per le allergie leggendo il nostro approfondimento;
  • crema o unguento: i cortisonici in forma di crema o unguento sono utilizzati per trattare le reazioni allergiche cutanee, come l'orticaria o l'eczema. Queste preparazioni topiche aiutano a ridurre l'infiammazione, il rossore, il prurito e il gonfiore della pelle colpita dalle allergie;
  • compresse o iniezioni: in caso di allergie più gravi, i cortisonici possono essere somministrati in forma di compresse o iniezioni. Questo metodo di somministrazione è più comune in condizioni allergiche come l'asma allergico o altre reazioni allergiche gravi e diffuse. Tuttavia, il loro uso sistemico è generalmente riservato ai casi più gravi, poiché possono avere effetti collaterali significativi quando utilizzati per periodi prolungati;
  • collirio: per trattare gli occhi infiammati e irritati a causa di allergie, possono essere utilizzati colliri a base di corticosteroidi. Questi colliri agiscono riducendo l'infiammazione e alleviando il rossore e il prurito agli occhi.2

È importante sottolineare che l'uso dei cortisonici per trattare le allergie deve essere sempre prescritto da un medico, in base alla gravità e al tipo di allergia. Il dosaggio e la durata del trattamento devono essere attentamente monitorati dal medico per minimizzare il rischio di effetti indesiderati. Esistono, inoltre, rimedi naturali che possono supportare il trattamento delle allergie. Ne abbiamo parlato nel nostro articolo: “Quali rimedi naturali in caso allergia alle graminacee?” 

Infine, se stai assumendo il cortisone, ricorda che ci sono cose da non fare, come:

  • consumo eccessivo di alcol che potrebbe favorire l’insorgenza di effetti collaterali;
  • assumere altri farmaci senza accertarti di possibili interazioni con i cortisonici.

4. Quali reazioni allergiche vengono trattate con cortisonici?

I cortisonici sono utilizzati per trattare diverse reazioni allergiche, in particolare quelle che causano infiammazione e sintomi più gravi

Alcune delle reazioni allergiche trattate con cortisonici includono:

  • asma allergico: l'asma allergico è una condizione in cui le vie aeree si infiammano e si restringono in risposta agli allergeni inalati, come pollini, muffe, peli di animali o acari della polvere. I cortisonici, in particolare quelli somministrati per via inalatoria o orale, possono ridurre l'infiammazione delle vie aeree e alleviare i sintomi dell'asma, come respiro sibilante, dispnea (difficoltà respiratoria) e tosse;
  • rinite allergica: la rinite allergica è un'infiammazione della mucosa nasale causata da allergeni inalati. I cortisonici in forma di spray nasale sono molto efficaci nel ridurre l'infiammazione delle vie aeree nasali e alleviare i sintomi della rinite allergica, come naso che cola, prurito, starnuti e congestione;
  • dermatite da contatto allergica: la dermatite da contatto allergica è un tipo di reazione allergica della pelle che si verifica quando la pelle entra in contatto con una sostanza allergenica. I cortisonici in forma di crema o unguento possono essere applicati localmente sulla pelle per ridurre l'infiammazione, il prurito e il rossore associati alla dermatite da contatto allergica;
  • orticaria: l'orticaria è un'eruzione cutanea pruriginosa e rilevata causata da una reazione allergica o immunitaria. I cortisonici in crema possono essere utilizzati per alleviare l'infiammazione e il prurito associati all'orticaria.1,3

I cortisonici, infine, non sono un trattamento per le intolleranze perché i sintomi sono causati da meccanismi diversi da quelli delle allergie. Scopri di più nel nostro articolo “Allergia o intolleranza: scopri le differenze”.

Iniezione di cortisone per allergia

5. Quali sono i possibili effetti collaterali dei cortisonici per le allergie?

I cortisonici, se usati per trattare le allergie, possono essere efficaci nel ridurre l'infiammazione e i sintomi allergici. Tuttavia, come con qualsiasi farmaco, possono causare alcuni effetti collaterali, specialmente se utilizzati a lungo termine o in dosaggi elevati. Tra i possibili effetti collaterali dei cortisonici troviamo:

  • aumento dell'appetito e aumento di peso in particolare quando vengono utilizzati per lunghi periodi;
  • ritenzione di liquidi che può causare gonfiore delle mani e dei piedi;
  • cambiamenti dell'umore: alcune persone possono sperimentare cambiamenti dell'umore, come irritabilità, ansia o depressione, quando assumono corticosteroidi;
  • insonnia: alcune persone possono avere difficoltà a dormire o manifestare insonnia durante l'assunzione di corticosteroidi;
  • ipertensione ossia aumento della pressione sanguigna;
  • aumento del rischio di infezioni;
  • sottrazione ossea ossia indebolimento delle ossa che può aumentare il rischio di osteoporosi e fratture;
  • aumento del glucosio nel sangue soprattutto nelle persone predisposte al diabete;
  • problemi della pelle: a lungo termine, l'uso di corticosteroidi può causare sottilizzazione della pelle, lividi più facili e acne.3,4

6. Mi è stato prescritto il cortisone per l'allergia, devo prenderlo per sempre? 

No, se ti è stato prescritto il cortisone per l’allergia, molto probabilmente si tratta di un trattamento temporaneo, finalizzato a migliorare velocemente sintomi acuti delle allergie e che non dovrà essere continuato per sempre. L'uso prolungato e continuativo di cortisonici, infatti, può comportare rischi di effetti collaterali significativi. È comunque, importante, seguire le indicazioni del personale medico circa la durata del trattamento.

7. Non voglio più prendere il cortisone per l'allergia, posso smetterlo in autonomia?

No, non dovresti assolutamente interrompere autonomamente il trattamento con cortisone per l'allergia senza consultare prima il tuo medico. Il cortisone è un farmaco potente che deve essere utilizzato con cautela e la sospensione improvvisa del trattamento può essere rischiosa e portare a problemi di salute.

In caso di miglioramento dei sintomi, il medico potrebbe prescrivere l’interruzione graduale del cortisone. La procedura è diversa da caso a caso, ma, in generale, prevede una riduzione graduale della dose, di circa il 10-20% ogni una o due settimane, fino ad interrompere completamente l’assunzione del farmaco. 

Bibliografia

  1. Barnes PJ. Corticosteroids, IgE, and atopy. J Clin Invest. 2001 Feb;107(3):265-6. doi: 10.1172/JCI12157. PMID: 11160147; PMCID: PMC199205.
  2. NHS, Corticosteroids.
  3. Shapiro GG. Corticosteroids in the treatment of allergic disease: principles and practice. Pediatr Clin North Am. 1983 Oct;30(5):955-71. doi: 10.1016/s0031-3955(16)34476-5. PMID: 6194503.
  4. Barnes, P. Therapeutic strategies for allergic diseases. Nature 402 (Suppl 6760), 31–38 (1999). https://doi.org/10.1038/35037026.

Dott.ssa Giulia Boschi

Autore

Dott.ssa Giulia Boschi

PhD student in immunologia e medical writer, si occupa di ricerca biomedica e comunicazione medico-scientifica in ambito healthcare.