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Il raffreddore e l'influenza sono infezioni delle vie respiratorie causate generalmente da virus diversi, ma con caratteristiche comuni nella sintomatologia. Questo le rende spesso difficili da distinguere, anche se comprendere l’origine del proprio malessere è fondamentale per scegliere la cura più adatta.

Ecco cosa troverai in questo articolo:

  1. Quali sono le cause di influenza e raffreddore?
  2. Influenza o raffreddore: sintomi a confronto
  3. Quali sono i tempi di contagio e durata nell’influenza e nel raffreddore?
  4. Influenza o raffreddore: come curarsi?
  5. Influenza o raffreddore: quando serve rivolgersi al medico?

Famiglia a letto con il raffreddore

1. Quali sono le cause di influenza e raffreddore?

L’influenza e il raffreddore sono causati entrambi da un’infezione virale, ma i distinguono per la tipologia di virus che determinano l’infezione. In particolare, i virus che causano influenza ogni anno mutano e, quindi, possono infettare nuovamente chi è stato già colpito l’anno precedente. L’influenza è, infatti, una malattia con andamento stagionale, molto contagiosa che si trasmette prevalentemente per via aerea.

È importante non sottovalutare le possibili complicanze dell’influenza che, oltre a modificare il microambiente del naso e dei seni paranasali favorendo così l’insorgenza di un sovrainfezione batterica, può scompensare gravemente lo stato di salute di persone con patologie pregresse. Sono infatti circa 8000 i decessi ogni anno in Italia per le complicanze dell’influenza.

Il raffreddore, invece, è il nome utilizzato per identificare diverse infezioni virali accomunate da simili manifestazioni cliniche. Sono oltre 200 i virus in grado di provocare il raffreddore, anch’esso malattia molto contagiosa, e tra questi i più comuni sono:

  • Rhinovirus;
  • Coronavirus;
    • Orthomyxoviridae;
  • Virus parainfluenzali umani;
  • Virus respiratorio sinciziale;
  • Adenovirus;
  • Enterovirus.

Anche nel caso del raffreddore, dopo qualche giorno dalla comparsa dei sintomi, può sopraggiungere un’infezione batterica secondaria che potrà richiedere il ricorso alla terapia antibiotica, secondo il parere del/della medico/a.1,2,3,4

2. Influenza o raffreddore: sintomi a confronto

I sintomi dell'influenza spesso appaiono simili a quelli di un raffreddore, anche se questi ultimi sono in genere più lievi e si manifestano gradualmente. Mentre il raffreddore può essere anche solo fastidioso, l'influenza è una patologia più severa del raffreddore e può portare a complicazioni anche gravi.

Di seguito una tabella riassuntiva dei segni e dei sintomi che possono presentarsi in caso di influenza o raffreddore.4

Segni e sintomi

Raffreddore

Influenza

Insorgenza dei sintomi

Graduale

Improvvisa

Febbre

Rara

Comune; dura 3-4gg 

Dolori diffusi

Lieve

Molto Comune

Brividi

Non comune

Abbastanza comune

Stanchezza

A volte

Comune

Starnuti

Comune

A volte

Fastidio/dolore al torace 

Comune

Comune

Tosse

Tosse secca lieve-moderata

Comune, anche grave

Naso chiuso

Comune

A volte

Mal di gola

Comune

A volte

Cefalea

Rara

Comune

 

3. Quali sono i tempi di contagio e durata nell’influenza e nel raffreddore?

L'influenza di solito presenta i primi sintomi da uno a quattro giorni dopo aver contratto l'infezione e si protrae in modo sintomatico da cinque a sette giorni. Tuttavia, la stanchezza può persistere per diversi giorni.

Il raffreddore, invece, si manifesta gradualmente, iniziando di solito con mal di gola e stanchezza, per poi durare più a lungo dell'influenza. Nella maggior parte dei casi i virus che provocano il raffreddore sono contagiosi per i primi tre/quattro giorni, per cui si consiglia di evitare in questo arco di tempo di mandare i bambini a scuola o di frequentare persone fragili (es. i nonni).

Persona con raffreddore che starnutisce

La tosse e la congestione nasale dovute al raffreddore possono durare anche fino a tre settimane, ma la sintomatologia più severa (es. febbre, dolore toracico, ecc) dovrebbe scomparire dopo circa 7 giorni. Nel caso in cui questo non avvenga è possibile che vi sia una sovrainfezione batterica, per cui si consiglia di consultare il/la curante.1,2,5

4. Influenza o raffreddore: come curarsi?

L’influenza e il raffreddore sono entrambi dovuti ad un’infezione virale e per questo non esiste una terapia mirata che possa guarire dall’infezione. È possibile unicamente supportare il corpo nella sua “lotta all’invasore” e assumere farmaci che possano aiutare a mitigare i sintomi della patologia

A tale proposito è importante affrontare il periodo di malattia cercando di restare a riposo, possibilmente trascorrendo gran parte della giornata a letto o sul divano e mantenendo il corpo idratato, per fluidificare il muco e reintegrare i liquidi persi.

Abbiamo parlato di come curare l’influenza in modo approfondito qui. In generale, però, è possibile scegliere medicinali:

  • analgesici, che aiutano a lenire i dolori muscolari e articolari;
  • antipiretici, per abbassare la febbre;
  • decongestionanti, che aiutano a liberare il naso dalle secrezioni;
  • fluidificanti, per rendere il muco più liquido e quindi più facilmente eliminabile;
  • antitussigeni, per diminuire la frequenza e l’intensità della tosse;
  • lenitivi, per la il mal di gola;
  • antibiotici, solo su indicazione medica, nel sospetto di infezioni batteriche concomitanti.

Persona con influenza che assume un'aspirina

È possibile, inoltre, effettuare lavaggi nasali con soluzione fisiologica che aiuta a decongestionare dal muco in eccesso e a limitare la sovracrescita batterica.

In ultimo, è necessario ricordare che contro l’influenza è possibile prevenire il contagio o limitare la gravità della sintomatologia grazie al vaccino antinfluenzale disponibile ogni anno gratuitamente per molte categorie di popolazione, di età differenti o a pagamento per tutti gli altri.4-7

5. Influenza o raffreddore: quando serve rivolgersi al medico?

La sovrainfezione batterica può presentarsi nel caso dei virus sia dell’influenza che del raffreddore, in seguito al cambiamento delle condizioni del PH delle mucose nasali e paranasali che, provate dall’infezione, creano un ambiente che favorisce l’attacco dei batteri. Di conseguenza possono insorgere:

  • tracheite;
  • bronchite;
  • otite;
  • sinusite;
  • broncopolmonite;
  • polmonite.

Queste complicazioni possono dare luogo a situazioni anche gravi, per cui si consiglia di consultare il medico in caso di:

  • sintomi che durano per più di 10 giorni o che peggiorano dopo 10 giorni;
  • mancanza di respiro o problemi di respirazione;
  • febbre alta (superiore a 38.8°C) per tre o più giorni;
  • dolore o pressione al petto;
  • dolore all’orecchio;
  • espettorato (muco) con macchie di sangue;
  • fuoriuscita di sangue con la tosse;
  • capogiri o sensazione di svenimento;
  • vomito o diarrea grave (più di 7/8 volte al giorno);
  • confusione;
  • ghiandole del collo gonfie.

È importante, inoltre, sottolineare che l’influenza può aggravare problemi di salute già esistenti, per cui coloro che soffrono di patologie pregresse dovrebbero seguire le raccomandazioni relative alla vaccinazione anti-influenzale e consultare il medico in caso contraggano l’infezione.1,2,6,7

Bibliografia

  1. Centers for Disease Control and Prevention, Cold Versus Flu. 2022 (Ultimo accesso 08.02.2023)
  2. Mayo Clinic, Influenza (flu) (Symptoms & causes). (Ultimo accesso 08.02.2023)
  3. Epicentro ISS, Mortalità per influenza, 2021 (Ultimo accesso 08.02.2023)
  4. Centers for Disease Control and Prevention, Flu Symptoms & Complications. (Ultimo accesso 08.02.2023)
  5. Mayo Clinic, Common cold, (Ultimo accesso  08.02.2023)
  6. World Health Organization, Influenza seasonal. (Ultimo accesso  08.02.2023)
  7. Istituto Superiore di Sanità, Raffreddore, 2021 (Ultimo accesso  08.02.2023)

Dott.ssa Clelia Palanza

Autore

Dott.ssa Clelia Palanza

Biologa e Medical Writer, si occupa di comunicazione e content strategy in ambito medico-scientifico. La sua attività si concentra principalmente nella realizzazione di articoli per il web e organizzazione e reportistica di convegni e advisory board.