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L’ipertensione ortostatica è l’aumento della pressione arteriosa quando si assume la posizione eretta. Questa è una condizione ancora poco compresa, ma scopriamo insieme quello che si conosce a riguardo. 

Ecco cosa troverai in questo articolo:

  1. Cos'è l’ ipertensione ortostatica e da cosa è causata?
  2. Da cosa è causata l’ipertensione ortostatica?
  3. Quali sono i fattori di rischio per l’ipertensione ortostatica?
  4. Quali sono i sintomi dell'ipertensione ortostatica?
  5. Come si diagnostica l'ipertensione ortostatica?
  6. Cosa fare se si soffre di ipertensione ortostatica?
    1. Trattamenti non farmacologici
    2. Trattamenti farmacologici
  7. Si può guarire dall’ipertensione ortostatica?

Ipertensione ortostatica

1. Cos'è l’ipertensione ortostatica?

Nel 2023, gli esperti dell’American Autonomic Society e della Japanese Society of Hypertension hanno definito l’ipertensione ortostatica come un aumento della pressione sistolica (ovvero la pressione massima, quella misurata quando il cuore è in fase di contrazione)  di almeno 20 mmHg quando si assume la posizione eretta, associato a una pressione sistolica di almeno 140 mm Hg mentre si sta in piedi

2. Da cosa è causata l’ipertensione ortostatica?

I meccanismi alla base di questa condizione non sono stati ancora completamente chiariti e alcuni aspetti di essa restano da definire, come la durata e l’evoluzione nel tempo. È stato però ipotizzato che l’origine dell’ipertensione ortostatica possa essere la ridotta capacità dell’organismo di regolare la pressione arteriosa, a causa di un’anomalia dei meccanismi di controllo cardiovascolare. 

Normalmente, infatti, l’assunzione della posizione eretta comporta una diminuzione transitoria della pressione arteriosa, che viene poi rapidamente riportata a livelli normali dall’attivazione del sistema simpatico (porzione del sistema nervoso che regola molte funzioni automatiche dell’organismo, come la produzione e il rilascio di alcuni ormoni, la dilatazione o costrizione dei vasi sanguigni, l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, ecc.). Nell’ipertensione ortostatica, invece, si verifica una risposta esagerata al fisiologico calo della pressione che avviene quando ci si alza in piedi, e la pressione arteriosa raggiunge livelli troppo elevati

Un altro fattore che sembrerebbe avere un ruolo nell’aumento della pressione è l’aumento della resistenza vascolare, ossia della forza che viene opposta alla circolazione del sangue da parte dell’insieme dei vasi sanguigni periferici. Essa può aumentare quando il calibro dei vasi periferici si riduce e la loro rigidità aumenta. Infine, alcuni studi hanno evidenziato che le persone che soffrono di ipertensione ortostatica presentano livelli ematici aumentati di noradrenalina e angiotensina II, molecole che hanno funzioni ipertensive, causano cioè l’aumento della pressione del sangue.

3. Quali sono i fattori di rischio per l’ipertensione ortostatica?

È stato osservato che alcune condizioni rappresentano fattori di rischio per l’ipertensione ortostatica:

L’ipertensione ortostatica, inoltre, può manifestarsi in associazione ad altre anomalie della pressione arteriosa, come:

  • aumentato picco pressorio mattutino, ovvero un incremento esagerato della pressione arteriosa, di natura transitoria, che si verifica nelle prime ore della giornata;
  • variabilità anomala della pressione arteriosa nel corso della giornata;
  • ipertensione diurna;
  • ipertensione indotta dall’esercizio fisico

Alcune patologie rare sono associate all’ipertensione ortostatica:

  • deficit familiare del trasportatore di noradrenalina: condizione genetica che provoca un accumulo di noradrenalina (ormone che provoca l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa) nel sangue;
  • insufficienza baro-riflessa: condizione provocata da un danno alle arterie barocettoriali, vasi arteriosi al cui interno sono situati i barocettori, neuroni in grado di rilevare la pressione e inviare segnali al sistema nervoso centrale per regolarla;
  • ipertensione ereditaria e brachidattilia, patologia causata da una mutazione genetica che provoca diverse anomalie, tra cui il malfunzionamento dei barocettori.1-5

vertigini sintomo ipertensione ortostatica

4. Quali sono i sintomi dell'ipertensione ortostatica?

L’ipertensione ortostatica è spesso asintomatica, ma talvolta può manifestarsi con:

  • vertigini;
  • palpitazioni;
  • mal di testa;
  • nausea;
  • sudorazione;
  • svenimenti.5

L’ipertensione ortostatica sembrerebbe aumentare il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari e cerebrovascolari. È stato osservato che anche i bambini possono soffrire di questa anomalia, che costituisce un fattore predittivo per l'insorgenza di ipertensione arteriosa nell’età adulta.

5. Come si diagnostica l'ipertensione ortostatica?

L’ipertensione ortostatica viene diagnosticata attraverso:

  • anamnesi e storia clinica, con particolare attenzione alla presenza di fattori di rischio e di familiarità per patologie ipertensive;
  • misurazione della pressione arteriosa ortostatica: dopo essere stato a riposo in posizione supina per 5 minuti, il paziente viene fatto alzare in piedi e la pressione arteriosa viene misurata nella posizione eretta per 3 minuti;
  • Tilt Table Test (TTT): monitoraggio della pressione arteriosa che viene effettuato per 20 minuti, mentre il paziente si trova su un apposito lettino che viene inclinato di 60-70 gradi. Non è un esame diagnostico di routine, ma una metodica utilizzata per confermare il sospetto di ipertensione ortostatica;
  • monitoraggio continuo della pressione arteriosa per 24 ore (Holter): consente di valutare la pressione arteriosa media nell’arco del giorno e di evidenziare eventuali anomalie.1,2,4,5

Uomo con ipertensione ortostatica

6. Cosa fare se si soffre di ipertensione ortostatica?

Non esiste una terapia specifica contro l’ipertensione ortostatica, alla quale vengono applicati gli stessi trattamenti utilizzati per l’ipertensione arteriosa.

6.1. Trattamenti non farmacologici

L’adozione di uno stile di vita salutare è una scelta efficace per contrastare l’ipertensione e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari:

  • non fumare ed evitare l’esposizione al fumo passivo;
  • adottare un’alimentazione sana, varia ed equilibrata, ricca di frutta e verdura e povera di grassi saturi;
  • assumere giornalmente un adeguato quantitativo di acqua:
  • ridurre il consumo di sale (meno di 5 grammi al giorno);
  • evitare o limitare l’assunzione di alcolici;
  • praticare regolarmente attività fisica aerobica;
  • mantenere un indice di massa corporea adeguato, evitando situazioni di sovrappeso e obesità;
  • evitare o gestire le situazioni di stress.

Questi cambiamenti dello stile di vita, soprattutto se applicati costantemente nel tempo, possono davvero fare la differenza nel prevenire l’ipertensione e preservare la salute di tutto l’organismo.6

6.2. Trattamenti farmacologici

Esistono diversi trattamenti farmacologici per l’ipertensione, che vengono prescritti sulla base delle caratteristiche del paziente, della sua storia clinica e della presenza di fattori di rischio. Le principali classi di farmaci utilizzate sono:

  • diuretici, che determinano la perdita di liquidi e quindi provocano la diminuzione del volume totale del sangue, con conseguente calo del ritorno venoso al cuore e abbassamento della pressione;
  • beta-bloccanti e alfa-bloccanti, che agiscono bloccando la risposta delle cellule cardiache all’azione degli ormoni del sistema simpatico ad azione ipertensiva;
  • calcio-antagonisti, che bloccano la risposta del muscolo cardiaco e delle pareti delle arterie all’ingresso di calcio nelle cellule, facendo sì che la forza di contrazione, e di conseguenza la pressione, diminuisca;
  • ACE-inibitori, che bloccano l’attività di un enzima la cui azione determina aumento della pressione arteriosa.

È importante, quando si segue una terapia antiipertensiva, attenersi scrupolosamente alle indicazioni e comunicare al team curante qualsiasi nuovo sintomo, affinché i farmaci possano essere sempre adeguati all’andamento della patologia. In caso di ipertensione ortostatica, è consigliabile eseguire la misurazione quotidiana della pressione arteriosa in posizione eretta. In questo modo è possibile monitorare l’andamento della patologia e valutare l’efficacia dei trattamenti.1,2,4,7 

7. Si può guarire dall'ipertensione ortostatica?

L’ipertensione ortostatica è una patologia ancora poco conosciuta, di cui solo in parte sono stati compresi i meccanismi. Per questo, al momento, non esiste una cura specifica nei confronti di questa malattia. Il controllo della pressione arteriosa attraverso l’adozione di stili di vita sani e l’assunzione di appropriate terapie può però facilitarne la gestione, prevenendo problemi di salute più gravi.1,2,4

Bibliografia

  1. Jordan J, Ricci F, Hoffmann F, Hamrefors V, Fedorowski A. Orthostatic Hypertension: Critical Appraisal of an Overlooked Condition. Hypertension. 2020 May;75(5):1151-1158. doi: 10.1161/HYPERTENSIONAHA.120.14340. Epub 2020 Mar 30. PMID: 32223382;
  2. Palatini P. Orthostatic Hypertension: A Newcomer Among the Hypertension Phenotypes. Hypertension. 2023 Oct;80(10):1993-2002. doi: 10.1161/HYPERTENSIONAHA.123.21537. Epub 2023 Jul 7. PMID: 37417253; PMCID: PMC10510801;
  3. Hu Y, Jin H, Du J. Orthostatic Hypertension in Children: An Update. Front Pediatr. 2020 Jul 29;8:425. doi: 10.3389/fped.2020.00425. PMID: 32850540; PMCID: PMC7403181;
  4. Magkas N, Tsioufis C, Thomopoulos C, Dilaveris P, Georgiopoulos G, Doumas M, Papadopoulos D, Tousoulis D. Orthostatic hypertension: From pathophysiology to clinical applications and therapeutic considerations. J Clin Hypertens (Greenwich). 2019 Mar;21(3):426-433. doi: 10.1111/jch.13491. Epub 2019 Feb 6. PMID: 30724451; PMCID: PMC8030346;
  5. Kario K. Orthostatic hypertension-a new haemodynamic cardiovascular risk factor. Nat Rev Nephrol. 2013 Dec;9(12):726-38. doi: 10.1038/nrneph.2013.224. Epub 2013 Nov 5. PMID: 24189649;
  6. Ministero della Salute, Ipertensione arteriosa. Prevenzione. (Ultimo accesso 02.11.23);
  7. Ministero della Salute, Ipertensione arteriosa. Terapia. (Ultimo accesso 02.11.23).

Dott.ssa Clelia Palanza

Autore

Dott.ssa Clelia Palanza

Biologa e Medical Writer, si occupa di comunicazione e content strategy in ambito medico-scientifico. La sua attività si concentra principalmente nella realizzazione di articoli per il web e organizzazione e reportistica di convegni e advisory board.