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La stitichezza è un disturbo comune e fastidioso, che si può affrontare con rimedi naturali, modifiche alla dieta e cambiamenti di stile di vita. Nell’articolo tutto quello che serve sapere per prevenire e combattere la stipsi e ripristinare la regolarità e il benessere dell’ intestino.
Indice
- Rimedi naturali per la stitichezza: un alleato per il tuo benessere
- Stile di vita e abitudini quotidiane per dire addio alla stitichezza
- Rimedi contro la stitichezza: quando e come assumere i lassativi
- Prevenzione: strategie per evitare la stitichezza e mantenersi in salute
1. Rimedi naturali per la stitichezza: un alleato per il tuo benessere
La stitichezza non patologica può essere trattata con rimedi naturali e buone abitudini efficaci anche in caso di stipsi cronica. La regolarità della funzione defecatoria, infatti, dipende in gran parte da fattori modificabili, direttamente collegati allo stile di vita e allo stato psico-emotivo della persona.
1.1 Alimentazione
L’alimentazione influisce in modo diretto sul benessere dell’intestino, e può migliorare o peggiorare la sua funzionalità. In caso di stitichezza , ovvero di evacuazione dolorosa e ridotta a meno di tre evacuazioni alla settimana, la dieta indicata ha queste caratteristiche:
- ricca di fibre vegetali da introdurre gradualmente. Le troviamo in frutti come kiwi e prugne, ma anche mele, frutta secca, semi oleosi, cavoli, cereali integrali, legumi;
- ricca di frutti che contengono sorbitolo, uno zucchero con effetto leggermente lassativo che si trova in: mele, albicocche, uva e uvetta sultanina, mirtilli e fragole;
- ricca in acqua: bere 6-8 bicchieri d’acqua durante tutto l’arco della giornata ammorbidisce le feci e ne facilita l’eliminazione. Ricorda che anche frutta e verdura possono contribuire al fabbisogno giornaliero di acqua.
1.2 Probiotici
Se una dieta sana e bilanciata non basta a riportare in equilibrio l’intestino, un aiuto può arrivare dai fermenti lattici, o meglio, dai probiotici. Si tratta di alimenti fermentati, come ad esempio lo yogurt, in cui sono contenuti alcuni ceppi di lattobacilli, ovvero batteri “buoni”, che ingeriti arrivano vivi nell’intestino e ne promuovono la salute. La scelta e l’uso dei probiotici non è privo di rischi e va considerato che la loro efficacia varia da persona a persona dato che occorre capire quale tipo di ceppo batterico è utile al proprio problema di stipsi.
1.3 Fitoterapia
La fitoterapia è ugualmente un buon aiuto contro la stitichezza. Prima di ricorrere ai lassativi medicinali veri e propri, è consigliabile un trattamento più soft e naturale a base di:
- senna, una pianta le cui foglie e frutti sono da sempre stati usati per alleviare una stitichezza lieve o occasionale. Si trova in commercio in forma liquida o solida, e si assume la sera per un effetto stimolante al mattino successivo. La senna può dare assuefazione a lungo andare, pertanto è meglio evitare un’assunzione continuativa;
- aloe vera, cascara e rabarbaro, stimolanti naturali della motilità intestinale come la senna. Anche in questo caso, si trovano in commercio sotto forma di estratti da assumersi al mattino o alla sera;
- psillio, o agar, che assunti come integratori ai pasti, agiscono aumentando la massa fecale e stimolando il tal modo l’evacuazione.1,2,3
Questi rimedi naturali funzionano contro la stipsi, ma esistono anche tante bufale sull’argomento. Nell’articolo “Il bicarbonato contro la stitichezza non funziona” ne sfatiamo uno tra i più diffusi.
2. Stile di vita e abitudini quotidiane per dire addio alla stitichezza
Agire sullo stile di vita per risolvere la stitichezza è indispensabile nella maggior parte dei casi. Circa il 40-60% delle persone adulte ne soffre, e sebbene non sia l’invecchiamento la causa della stipsi, che può colpire anche i neonati, man mano che l’età avanza è necessario prestare più attenzione alle proprie abitudini quotidiane in modo da promuovere e mantenere il benessere intestinale.
Vediamo le regole da seguire:
- fare esercizio fisico moderato ogni giorno. Si tratta di una buona abitudine che aiuta a combattere la tendenza alla pigrizia intestinale e facilita l’espulsione quotidiana delle feci. Sebbene non esistano tanti studi scientifici che stabiliscano con certezza il legame tra attività fisica e regolarità intestinale, è appurato il contrario. La sedentarietà blocca l’intestino e ne rallenta la funzionalità, contribuendo a peggiorare la stitichezza;
- crearsi una routine giornaliera che faciliti la peristalsi intestinale, specialmente negli orari in cui è più naturale avvertire lo stimolo, ovvero dopo un pasto o al mattino dopo il caffè. Mai, quindi, “bloccare” i movimenti intestinali per aspettare un momento più consono, bensì agevolare il transito in modo che l’intestino si regoli sempre su quell’orario;
- Facilitare e accelerare l’evacuazione scegliendo una posizione che non generi sforzi eccessivi, cosa che al contrario potrebbe persino aumentare il rischio di emorroidi e ragadi anali. Ad esempio, sollevare le ginocchia per trovarsi in una posizione accovacciata sulla tazza è considerata la posizione ideale. In ogni caso meglio tenersi un po’ sollevati sul bacino, anziché stare seduti;
- evitare di sostare troppo tempo sul wc, perché anche in questo caso lo sforzo potrebbe creare un effetto opposto a quello cercato. Meglio alzarsi e muoversi un po’ per rimettere in moto l’intestino bloccato;
- darsi il tempo necessario per evacuare, senza fare le cose in fretta;
- cercare modalità per gestire stress e ansia, condizioni che impattano pesantemente sulla funzionalità intestinale e contribuiscono alla stipsi. Psicoterapia, tecniche di respirazione, training autogeno, ma anche, più semplicemente, ascoltare musica rilassante e bere tisane calmanti sono buoni strumenti per agire sulla psiche, e secondariamente sul benessere intestinale.1-4
3. Rimedi contro la stitichezza: quando e come assumere i lassativi
L’uso dei lassativi contro la stitichezza dovrebbe essere preso in considerazione solo quando gli altri rimedi, tra cui le modifiche a dieta e stile di vita non siano stati sufficienti. Non tutti i lassativi del resto sono medicinali, alcuni, come la senna e lo psillio, sono estratti naturali di piante. Tuttavia, anche quando si tratta di prodotti fitoterapici, la scelta di usarli non deve essere fatta a cuor leggero, bensì con oculatezza e cognizione di causa.
Esistono infatti quattro diversi tipi di lassativi per combattere la stipsi cronica, con modalità di azione sull’intestino diverse:
- I lassativi osmotici, tra cui il lattulosio, uno zucchero, e lassativi salini quali idrossido e solfato di magnesio. Agiscono assorbendo l’acqua dai cibi ingeriti e in tal modo aumentando il volume delle feci. Possono dare come effetto collaterale crampi addominali e alterazioni nell’equilibrio idrosalino, pertanto vanno assunti per brevi periodi;
- lassativi stimolanti, di cui fanno parte senna, cascara e rabarbaro, ma anche derivati di un composto chimico chiamato difenilmetano. Agiscono in modo diretto sui riflessi intestinali, stimolando la peristalsi. Possono generare crampi addominali;
- lassativi che aumentano la massa fecale, tra cui lo psillio, le mucillagini, il glucomannano, che come facilmente intuibile, rendono le feci più corpose e morbide, tanto da stimolare e facilitarne l’espulsione;
- quando la stipsi è determinata dalla formazione di feci particolarmente secche e dure, può essere utile assumere lassativi con specifica funzione ammorbidente come quelli a base di paraffina liquida, ovvero olio di vaselina. Attenzione, però, agli effetti avversi, tra cui l’irritazione anale e problemi di malassorbimento intestinale.3
4. Prevenzione: strategie per evitare la stitichezza a mantenersi in salute
I consigli per prevenire la stitichezza sono in parte simili a quelli indicati per combatterla. Agire su alimentazione e stile di vita è infatti non solo un rimedio al problema della stipsi, quando già presente, bensì anche il modo migliore per evitarla. Per questo è importante:
- seguire una dieta sana e bilanciata, ricca di alimenti vegetali e fibrosi, ma anche di probiotici naturali come lo yogurt, che mantiene in salute la microflora intestinale migliorando la funzionalità dell’organo;
- ricordarsi di bere acqua, anche se non si avverte un bisogno particolare di idratarsi. Ciò vale soprattutto quando si invecchia, perché lo stimolo della sete tende e ridursi con l’età. L’acqua rende le feci morbide e facili da espellere;
- fare moto ogni giorno, ad esempio camminare o fare jogging per 30-40 minuti migliora la salute generale, e stimola la peristalsi intestinale;
- curare il proprio equilibrio mentale, evitando soprattutto i sovraccarichi di stress che sono deleteri per la salute intestinale. Soprattutto nei periodi più faticosi, introdurre nella routine giornaliera tecniche di rilassamento come la meditazione mindfulness e lo yoga può aiutare a combattere tensione e nervosismo;
- rispettare i tempi e i ritmi del corpo, imparando a conoscerli. Se ci si accorge che l’ora in cui lo stimolo massimo all’evacuazione è al mattino appena svegli, è bene ritagliarsi quel momento e metterlo in cima alla lista di cose da fare all’inizio della giornata. Conoscersi, inoltre, significa anche non trascurare i sintomi del corpo. A volte quella che sembra stitichezza, è spia di un altro problema medico da indagare.1,2,4
Sapevi che tra i sintomi dell’appendicite c’è anche la stitichezza? Ne parliamo nell’articolo “Appendicite o stitichezza? Come distinguere queste condizioni?”
Fonti
- National Health Service, Constipation
- Medical News Today, Natural remedies for constipation
- Società italiana dei Medici di Medicina Generale e Delle Cure Primarie, La stipsi cronica. Trattamento
- Harvard Health, Natural Ways to Relieve Constipation
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