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La vitamina C o acido ascorbico è una vitamina idrosolubile conosciuta principalmente per la sua azione nel rafforzare le difese immunitarie e la sua attività antiossidante. In realtà questa vitamina svolge tantissime funzioni sul nostro organismo e un'adeguata assunzione è molto importante in ogni individuo.
Scopriamola insieme in questo articolo:
- Quali sono le funzioni della vitamina C?
- Dove si trova e quanta vitamina bisogna assumere?
- Cosa succede in caso di carenza?
- La vitamina C può dare tossicità?
1. Quali sono le funzioni della vitamina C?
Grazie alle sue proprietà antiossidanti, la vitamina C rafforza le difese del sistema immunitario e aiuta l'organismo a prevenire il rischio di sviluppare tumori, in particolare del tumore allo stomaco, inibendo la formazione di sostanze cancerogene. Inoltre, l'assunzione di vitamina C è fondamentale per neutralizzare i radicali liberi, che possono causare danni cellulari. Svolge quindi un ruolo importante nella protezione e nel mantenimento della salute generale dell'organismo.
Più tecnicamente la vitamina C svolge un ruolo essenziale in numerose reazioni metaboliche e nella sintesi di aminoacidi, ormoni e collagene.
Tra le diverse attività si distinguono due grandi gruppi: funzioni in cui la vitamina C fa da coenzima e azioni non coenzimatiche. Tra le prime si trova l'azione coenzimatica per la sintesi di collagene, carnitina e noradrenalina. Inoltre la vitamina C è necessaria per l'attivazione di ormoni peptidici, la biosintesi di acidi biliari e gli ormoni steroidei.
2. Dove si trova e quanta vitamina bisogna assumere?
La vitamina C si trova principalmente in alcuni frutti come agrumi, kiwi e fragole, ma se ne riscontra una buona quantità anche in alcuni ortaggi come peperoni, carote e brassicacee.
La quantità consigliata dai LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia per la popolazione italiana) per gli adulti corrisponde a 105 mg/die per gli uomini e 85 mg/die per le donne.
Questo fabbisogno aumenta poi in alcuni casi come gravidanza e allattamento. Sarebbe opportuno, per ottimizzarne l'assorbimento, che la vitamina non venga assunta tutta nello stesso momento poiché i trasportatori ne possono legare solo una certa quantità e devono prima avere il tempo di rilasciarla per poterne poi trasportare ancora.
3. Cosa succede in caso di carenza?
Dal momento che la vitamina C svolge molteplici funzioni una sua carenza può creare diverse problematiche all'organismo. Tra questo si possono riscontrare emorragie gengivali, stanchezza, depressione o isteria, alterato metabolismo dei folati, ridotto assorbimento di ferro e maggiore sensibilità alle infezioni.
Una delle manifestazioni principali di carenza di vitamina C è lo scorbuto, il quale si presenta con emorragie, gengivoraggie, caduta di denti e/o capelli.
In caso di presentassero i sintomi sopracitati o venisse diagnosticata una carenza di vitamina C si può discuterne un'integrazione con il proprio medico curante.
4. La vitamina C può dare tossicità?
È quasi impossibile instaurare un eccesso di vitamina C soltanto da dosi ottenute tramite l'alimentazione. Questa vitamina è infatti idrosolubile e viene facilmente eliminata con le urine.
D'altra parte un abuso di integratori assunti senza parere medico, può causare un accumulo di vitamina e dare tossicità. In questo caso i sintomi si manifestano con sovraccarico di ferro, aumentata formazione di radicali liberi e maggior rischio di calcolosi renale da precipitazione di ossalato.
Per questo motivo si ribadisce l'importanza di assumere integratori soltanto dietro prescrizione medica.
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