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L'importanza dell'attività fisica è ormai proclamata dagli specialisti, da ogni mezzo di comunicazione e confermata da milioni di studi di ricerca. La mancanza di esercizio fisico ripetuto e continuativo, peggio ancora se associato ad una vita sedentaria, è stato infatti correlato con l'insorgenza e il peggioramento di molte malattie croniche come diabete, patologie cardiovascolari, malattie reumatiche e metaboliche. 

Al contrario, una vita attiva (camminare il più possibile, magari scendendo ad una fermata prima, curare l'orto, fare le pulizie di casa, prendere le scale invece dell'ascensore, limitare il tempo passato sul divano, ...) associata ad almeno 150 minuti di attività moderata o 70 minuti di attività vigorosa a settimana è stata messa in relazione con il miglioramento di molteplici parametri come ad esempio la pressione arteriosa, il colesterolo totale e HDL e la glicemia.

Con la Dr.ssa Rebecca Regnoli abbiamo affrontato i seguenti punti:

  1. Se i benefici sono così evidenti, come mai la maggior parte della popolazione non svolge attività fisica costante?
  2.  Come si dovrebbe mangiare prima di svolgere attività fisica?
  3. Cosa mangiare quando si termina l'attività?

1. Se i benefici sono così evidenti, come mai la maggior parte della popolazione non svolge attività fisica costante?

Al giorno d'oggi la vita è diventata sempre più frenetica e questo spesso causa l'esclusione dell'attività fisica dalla routine quotidiana. Se pensiamo a chi davvero svolge attività fisica costante, continuativa e ripetuta nel tempo si riscontra una piccolissima fetta della popolazione.

Di limiti ce ne sono parecchi: i troppi impegni, la stanchezza, alcuni dolori fisici (che spesso non escludono l'esercizio, ma vanno comunque valutati con il proprio specialista di fiducia che potrà indicare l'attività fisica adatta per ogni problematica). 

L'importante è tenere ben presente che un passo è meglio di zero, e cento meglio di uno e quindi non limitare l'attività solo perché "ho soltanto 20 minuti", ma piuttosto sfruttare al meglio parte del (poco) tempo libero che si riesce a ritagliare per promuovere il benessere del proprio corpo

Uomo che corre in montagna

2. Come si dovrebbe mangiare prima di svolgere attività fisica? 

Innanzitutto sarebbe opportuno evitare di svolgere attività fisica completamente a stomaco vuoto da tante ore (ad esempio appena svegli) poiché l'organismo richiede carburante per funzionare correttamente e fare esercizio a stomaco vuoto potrebbe causare giramenti di testa, debolezza e maggior rischio di incorrere in lesioni muscolari

Per quanto riguarda il tipo di alimentazione da consumare prima di svolgere attività fisica sarebbe opportuno consumare il pasto principale almeno 2-3 ore prima con una buona quota di carboidrati a basso indice glicemico e una porzione di proteine magre

Da limitare invece i grassi e la fibra in quanto limitano lo svuotamento gastrico e potrebbero causare disturbi durante l'allenamento. Un'ora - 40 minuti prima di svolgere attività fisica si può invece consumare uno spuntino leggero ricco di carboidrati pronti all'uso a moderato indice glicemico. 

Alcuni esempi: crackers e una spremuta fresca, riso al latte, fette biscottate e marmellata, yogurt magro e cereali. 

Ragazza che pratica yoga sulla spiaggia

3. Cosa mangiare quando si termina l'attività?

Uno spuntino seguente l'attività può essere un buon alleato quando si termina l'allenamento a qualche ora di distanza dal prossimo pasto principale.

In generale dovrebbe aiutare l'organismo a ripristinare le scorte di glicogeno utilizzate, stimolare la sintesi proteica e la riparazione del muscolo.

Nello specifico l'alimentazione ottimale dipenderà anche dal tipo di attività svolta: un maggior intake proteico dopo attività di forza e un apporto glucidico prevalente dopo attività di endurance, specialmente se della durata superiore ai 90 minuti. 

Persone che praticano fit boxe

In quest'ultimo caso l'organismo va infatti ad utilizzare le scorte di glicogeno del muscolo e del fegato convertendole in glucosio per ottenere energia. Gli studi sottolineano l'importanza di ripristinare tali scorte nelle due ore seguenti l'attività.

Uno spuntino adeguato in questo caso dovrebbe contenere carboidrati ad alto-moderato indice glicemico e potrebbe essere ad esempio un succo di frutta, pane e miele, una banana. 

Nel caso di attività amatoriali non agonistiche è sbagliato pensare di compensare con l'alimentazione ciò che è stato bruciato tramite l'attività fisica, specialmente se si sta seguendo un regime ipocalorico per perdere peso. Uno spuntino adeguato in questo caso può essere un frutto con un pezzetto di grana, frutta secca o un pezzetto di cioccolato fondente. 


Dott.ssa Rebecca Regnoli
Autore

Dott.ssa Rebecca Regnoli

Laureata in Dietistica a pieni voti presso l’Università degli Studi di Milano. Attualmente lavora presso l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano dove si occupa di diverse mansioni tra cui valutazione dello stato nutrizionale in pazienti ricoverati e lavori di ricerca scientifica. Inoltre svolge visite private in collaborazione con alcuni studi in centro a Milano per elaborazione di diete personalizzate a pazienti con problemi fisiologici (perdita o mantenimento del peso corporeo, diete per sportivi, gravidanza) o patologici (disturbi gastrointestinali, ipertensione, dislipidemie, diabete, allergie o intolleranze alimentari).