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Le allergie agli animali domestici, in particolare cani e gatti, sono in aumento. Essere allergici al proprio animale non significa necessariamente doverlo allontanare da noi. Esistono, infatti, strategie e rimedi per convivere con il cane o il gatto di casa senza stare male. Nell’articolo tutto ciò che serve sapere per capire se hai un’allergia agli animali e cosa fare per gestirla senza rinunciare alla compagnia del tuo pet.
Indice
- Allergie agli animali: cosa sono e perché si verificano?
- Sintomi e manifestazioni delle allergie agli animali
- Principali allergeni animali e animali più comuni che li causano
- Diagnosi delle allergie agli animali: test e accertamenti
- Rimedi e strategie per gestire le allergie agli animali
- Vivere con animali domestici se si è allergici: consigli utili
1. Allergie agli animali: cosa sono e perché si verificano?
Le allergie agli animali, specialmente domestici come cani e gatti, sono piuttosto comuni. Le allergie sono causate dall’esposizione diretta, per via inalatoria o contatto, con sostanze proteiche di per sé innocue, dette allergeni, che il sistema immunitario di alcune persone interpreta come nocive. Questo tipo di meccanismo è alla base anche delle allergie agli animali, ovvero a particelle proteiche presenti nella loro pelle, saliva o altre parti del loro corpo, che proprio in quanto ritenute dannose scatenano la produzione di anticorpi specifici, detti IgE (immunoglobuline E).
Si tratta quindi di una reazione infiammatoria che può essere di lieve entità o massiccia. Persone con altro tipo di allergia, ad esempio rinite o asma allergica, o dermatite allergica, sono più sensibili anche alle allergie agli animali. In generale, infatti, affinché l’allergia agli animali si manifesti, occorre una predisposizione genetica, spesso di tipo familiare, e una progressiva esposizione agli allergeni animali. Va anche detto che talvolta gli animali domestici peggiorano i sintomi di allergie respiratorie di altra natura, ad esempio asma o rinite allergica da pollini o acari della polvere, perché muovendosi per la casa e diffondendo il loro pelo, fungono da “mezzi” di trasporto anche di altri allergeni.
Si può diventare allergicə agli animali in qualunque momento della vita, e non è necessario possedere un animale domestico. I loro allergeni possono trovarsi ovunque nell’ambiente: nelle strade, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nei mezzi pubblici, o essere trasportati da altre persone, e causare una reazione allergica.1,2
2. Sintomi e manifestazioni delle allergie agli animali
I sintomi e i segni tipici delle allergie agli animali sono simili a quelli di altre allergie. Possono quindi colpire le vie respiratorie e il naso con sintomi di tipo asmatico o simili al raffreddore quali:
- difficoltà a respirare;
- senso di peso al petto;
- respiro sibilante;
- tosse secca;
- rinite con starnuti e naso congestionato, che cola;
Altri organi bersaglio delle allergie agli animali sono la pelle e gli occhi. Pertanto se ad essere sede di reazione allergica è la cute, si possono avere manifestazioni quali:
- eritema e rash cutanei;
- prurito;
- dermatite allergica da contatto;
- orticaria con l’eruzione di pomfi pruriginosi;
- eczemi.
Altro sintomo piuttosto comune dell’allergia al gatto è la congiuntivite allergica, che si manifesta con: arrossamento oculare, lacrimazione abbondante, fotofobia e forte prurito agli occhi.
Le reazioni allergiche possono presentarsi dopo pochi minuti dall’esposizione all’allergene, oppure con tempi ritardati. In alcuni (rari) casi, i sintomi, specialmente di tipo respiratorio, possono esordire in modo acuto e drammatico (anafilassi), necessitando di un intervento medico d’urgenza.
Non è possibile sapere in anticipo se o quando una persona con una predisposizione genetica alle allergie, manifesterà i sintomi di allergia agli animali. Una volta scatenata, questo tipo di allergia non migliora se ci si continua ad esporre agli allergeni che la causano, e se non si interviene con le cure adeguate che includono la desensibilizzazione.1,2
3. Principali allergeni e animali più comuni che li causano
Gli allergeni animali che causano reazioni allergiche si trovano prevalentemente nella saliva e altre secrezioni ghiandolari, nei frammenti di cute, nell’urina o nelle piume dell’animale. Gli animali che più comunemente causano allergie sono cani e gatti. Considerando che oltre il 60% delle famiglie italiane ha un cane, e oltre il 40% almeno un gatto, è facile capire la ragione di questa maggiore incidenza.1,2
Gli allergeni responsabili dell’allergia al cane sono identificati dalle sigle Can f 1 e Can f 2-6, e si trovano soprattutto nella saliva e nella cute dell’animale, tuttavia, il pelo è il principale veicolo di tali particelle proteiche. Il più comune allergene del gatto, in sigla Fel d1, è contenuto soprattutto nella saliva, che però il gatto usa abbondantemente per la sua toeletta e viene pertanto veicolato dal pelo. L’allergene del gatto ha una capacità di persistenza nell'ambiente superiore a quella del cane, e causare sintomi allergici più intensi.
Altri animali e relativi allergeni che possono causare reazioni allergiche in persone sensibilizzate sono:
- roditori, tra cui: conigli, criceti, topolini, furetti, porcellini d’India, i cui allergeni sono presenti soprattutto nelle urine, saliva o peli, e causano allergie da contatto;
- cavalli, la cui allergia ha come caratteristica quella di essere particolarmente grave nelle sue manifestazioni. In genere causa sintomi respiratori, come asma e rinite, ma non sono infrequenti episodi di orticaria e persino di shock anafilattico. Il 5% dei soggetti allergici sviluppa allergia equina;
- rettili come le iguane, e gli uccelli.1,2,3
4. Diagnosi delle allergie agli animali: test e accertamenti
In presenza di sintomi che possono far sospettare un’allergia agli animali, per giungere ad una diagnosi occorre rivolgersi ad unə allergologə. La prima fase è infatti rappresentata dall’anamnesi, che consiste nella raccolta dei dati medici della persona, e nell’esame fisico.
Per avere la certezza degli allergeni che causano la reazione avversa del sistema immunitario, però, servono anche test allergologici specifici:
- il prick test, è il più semplice ed efficace test cutaneo usato per la diagnosi delle allergie agli animali. Non invasivo e indolore, consiste nell’applicazione di allergeni diversi sulla cute dell’avambraccio allo scopo di individuare quello che causa l’allergia;
- il patch test, che si esegue soprattutto quando l’allergia agli animali è di tipo cutaneo, come le dermatiti allergiche da contatto;
- il test del sangue per la ricerca degli anticorpi (esame delle IgE totali), che non è sempre necessario ma può servire a confermare una diagnosi;
- nei casi più complessi può essere utile associare ai test del sangue anche ulteriori analisi ematiche molecolari. In questo caso il test di laboratorio consente di misurare la sensibilizzazione della persona a specifiche particelle proteiche.1,2
5. Rimedi e strategie per gestire le allergie agli animali
Il primo rimedio alle allergie agli animali consiste nell’evitare, quando e nei modi possibili, gli allergeni responsabili delle reazioni avverse.
Oltre a questa prima strategia di prevenzione, è possibile gestire i sintomi con i farmaci anti allergici indicati dall'allergologo/a, tra cui:
- antistaminici non sedativi (di nuova generazione);
- antistaminici in spray da usare all’occorrenza;
- gocce oculari e spray nasali a base di cortisonici con effetto decongestionante e antinfiammatorio;
- inalatori per l’asma con effetto broncodilatatore;
- in casi di allergia moderata o severa, può essere utile valutare l'immunoterapia con il cosiddetto vaccino anti allergico. In realtà si tratta della progressiva somministrazione di minime dosi di allergene allo scopo di indurre una desensibilizzazione a lungo termine.1,2
I farmaci anti allergici devono essere sempre disponibili ma non bastano per evitare l’insorgenza dei sintomi. Molto importante è infatti creare ambienti liberi dagli allergeni animali tenendo i pets fuori di casa, e applicando sul loro pelo appositi prodotti anti allergici. Gli animali vanno inoltre lavati spesso, almeno una volta a settimana.
6. Vivere con animali domestici se si è allergici: consigli utili
La domanda che sorge spontanea quando si scopre di essere allergici agli animali è: “Dovrò rinunciare per sempre alla compagnia del mio animale domestico?”. La risposta è no, con tante accortezze. Sebbene non esistano cani o gatti “antiallergici”, esistono razze più facilmente gestibili. Ad esempio animali a pelo corto sono più facilmente lavabili e lasciano meno frammenti di cute in giro per la casa.
Altri suggerimenti utili per convivere con cani e gatti domestici anche in caso di allergie sono:
- evitare che entrino nelle camere in cui si dorme o si sta più a lungo;
- usare biancheria da letto e rivestimenti per divani e poltrone anti allergici;
- rimuovere tappeti, peluche e altri arredi che possano riempirsi di peli, cute o saliva dei pet o lavarli molto spesso. Tenendo il gatto fuori di casa è inoltre possibile evitare lettiere e tiragraffi che rappresentano un ricettacolo di allergeni;
- spolverare e passare l’aspirapolvere spesso su tutte le superfici di casa;
- usare purificatori per ambienti con filtri HEPA che catturano gli allergeni presenti nel microclima domestico, optando per modelli portatili da spostare di stanza in stanza;
- usare purificatori con filtri HEPA anche nella propria automobile;
- evitare di trasportare cani e gatti in auto;
- lavarsi accuratamente le mani dopo aver giocato (all’esterno) con cani e gatti di casa;
- attenersi al piano terapeutico studiato dall'allergologo/a di riferimento.1,2,3
Fonti
- Allergy UK, Pet Allergy
- Allergenda, Allergie agli animali domestici
- National Institute of Environmental Health Science, Pet Allergens
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