<img height="1" width="1" src="https://www.facebook.com/tr?id=2062155644083665&amp;ev=PageView &amp;noscript=1">

7' Lettura

Sebbene l’anoressia maschile abbia numeri inferiori rispetto a quella femminile è comunque in aumento tra i giovanissimi con un preoccupante abbassamento dell’età di esordio. L’anoressia rientra tra i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione e causa gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale, ma con le giuste terapie si può guarire.

Ecco cosa scoprirai leggendo questo articolo:

  1. Partiamo dai dati: quanti uomini soffrono di anoressia?
  2. Quali sono i sintomi dell’anoressia tipici degli uomini?
  3. Bigoressia e ortoressia: disturbi alimentari spesso associati ad anoressia negli uomini
    1. Bigoressia: come si riconosce
    2. Ortoressia: come si riconosce
  4. Quali sono le cause dell’anoressia negli uomini?
  5. Come avviene la diagnosi di anoressia negli uomini?
  6. Ho ricevuto la diagnosi di anoressia maschile, potrò guarire?
  7. Ho il sospetto che mio figlio sia anoressico, cosa posso fare per aiutarlo?

 

close up ragazzo su bilancia con metro da sarta attorno ai piedi - anoressia maschile

1. Partiamo dai dati: quanti uomini soffrono di anoressia?

Solo il 10% delle persone che ricevono una diagnosi di questo disturbo alimentare appartiene al genere maschile. In Italia, le stime più recenti ci dicono che lo 0,5-1% della popolazione maschile soffre di anoressia o bulimia, con un trend in crescita e un’età di insorgenza sempre più bassa, dovuti all’impatto negativo su tutte le patologie mentali della pandemia da Covid-19 e del lockdown.1 

Altri studi però, suggeriscono che i Disturbi della Nutrizione dell’Alimentazione, nei quali rientra l’anoressia nervosa, siano sottostimati per quanto attiene alla diffusione tra gli uomini e, difatti, recenti dati a livello globale suggeriscono che la proporzione tra uomini e donne di incidenza dell’anoressia dovrebbe essere attualmente di 4:1 e non più di 9:1, con una diffusione della malattia al maschile pari allo 0,1-0,3% della popolazione mondiale. Nel mondo circa il 25% del totale delle diagnosi di anoressia nervosa riguarda gli uomini.2 

In generale, la reale diffusione di  anoressia, bulimia e degli altri disturbi alimentari tra gli uomini, così come le differenze con cui si manifestano nel genere maschile, hanno iniziato  ad essere studiati in modo approfondito solo di recente. Per troppo tempo, infatti, i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione sono stati considerati malattie “delle donne”, con gravi conseguenze in termini di ritardi diagnostici e terapeutici sui malati maschi.2,3

2. Quali sono i sintomi dell’anoressia tipici degli uomini?

I criteri diagnostici basati sui sintomi dell’anoressia nervosa non differiscono tra uomini e donne. Per entrambi i sessi, infatti, la malattia si presenta con i seguenti segni che devono essere sempre presenti:

  • persistente restrizione dell’introito calorico;
  • intensa, pervasiva paura di aumentare di peso;
  • percezione alterata delle forme del proprio corpo e incapacità di valutare il proprio stato reale di magrezza. 

L’anoressia nervosa negli uomini presenta delle peculiarità rispetto a quella femminile relativamente agli scopi per cui viene perseguita e mantenuta. Se, infatti, le ragazze aspirano ad ottenere un aspetto emaciato, i ragazzi desiderano piuttosto raggiungere una migliore definizione muscolare “asciugando” il corpo dalla massa grassa. In entrambi i casi, oltre alla restrizione calorica, gli specifici obiettivi estetici vengono ottenuti anche attraverso l’esercizio fisico intenso, maniacale. Mentre le ragazze desiderano un addome piatto, i maschi mirano alla classica “tartaruga”.

Sebbene gli studi sull'anoressia maschile siano pochi, appare evidente che il modello estetico di riferimento si presenta come ben distinto per i due generi secondo quelli che sono i criteri di bellezza maschile e femminile presenti nella moda.4

3. Bigoressia e ortoressia: disturbi alimentari spesso associati ad anoressia negli uomini

La bigoressia e l’ortoressia sono disturbi alimentari meno diffusi rispetto ad anoressia e bulimia, ma considerati prevalenti negli uomini, sebbene comunque trasversali. Si tratta di due patologie particolarmente insidiose perché “mascherate” da comportamenti salutisti, e non facilmente riconoscibili dai sintomi. 

3.1 Bigoressia: come si riconosce

La bigoressia, o anoressia inversa, si potrebbe definire come dipendenza da attività fisica. Colpisce soprattutto maschi giovani che frequentano le palestre allo scopo di ottenere un corpo scolpito, con muscoli perfettamente definiti.

Anche in questo caso, parliamo di un disturbo mentale, quindi, di un comportamento che va ben oltre la passione per lo sport e il desiderio di apparire in forma. Gli uomini che soffrono di bigoressia e associano gli intensissimi allenamenti a diete iperproteiche e non di rado all’assunzione di integratori e anabolizzanti. Le conseguenze sulla salute nel breve e nel lungo termine possono essere molto pesanti, comportando alterazioni metaboliche, osteoporosi e infertilità.5 

3.2 Ortoressia: come si riconosce

L’ortoressia è un disturbo alimentare che si distingue perché l’attenzione ossessiva di chi ne soffre non è diretta alla quantità di cibo ingerita, bensì alla sua qualità in termini di genuinità, freschezza e di “purezza”.

L’ortoressico si mostra quindi maniacale nella selezione dei cibi e nelle loro modalità di preparazione, tanto che l’acquisto dei generi alimentari e l’organizzazione dei pasti diventano le principali preoccupazioni della giornata. L’uomo ortoressico è talmente convinto che la sua salute e la sua forma fisica dipendano dalla sua dieta, da sviluppare sensi di colpa se non può avere il controllo completo della sua alimentazione. Per questo può isolarsi e compromettere la sua vita familiare e relazionale, oltreché il suo equilibrio mentale.6 

Giovane uomo con metro da sarta in mano metafora di perdita di peso

4. Quali sono le cause di anoressia negli uomini?

L’anoressia nervosa è una malattia multifattoriale, che si sviluppa nei maschi per cause in parte sovrapponibili a quelle femminili, ma con caratteristiche proprie. Ad esempio, nell’uomo, soprattutto in età preadolescenziale e adolescenziale, all’origine della rigida restrizione calorica e dell’ossessione per cibo e peso, vi è il fortissimo desiderio di uniformarsi ad un modello ideale di bellezza maschile muscolare spesso esaltato sui social come Instagram.

Questa ossessione per la forma del corpo e per il vedersi non adeguati a questo prototipo (dismorfia muscolare), porta a purgarsi, allenarsi in modo compulsivo, e ridurre drammaticamente l’introito calorico che sfocia nell’anoressia nervosa. Alcune categorie maschili particolarmente a rischio di ammalarsi di anoressia nervosa sono:

  • adolescenti omosessuali;
  • adolescenti con disforia di genere, che quindi evitando il cibo cercano di bloccare lo sviluppo dei caratteri sessuali corrispondenti al genere assegnato alla nascita;
  • modelli;
  • teenager e giovani atleti, ginnasti, danzatori, giocatori in sport di squadra agonistici.2,3,4

5. Come avviene la diagnosi di anoressia negli uomini?

La diagnosi dell’anoressia nervosa e del suo livello di gravità sia nei maschi che nelle femmine, spetta in prima istanza al/la pediatra o al/a MMG. I criteri diagnostici si basano sugli effetti fisici della restrizione calorica e, quindi, sulla misurazione degli indici antropometrici tra cui:

    • peso e IMC (Indice di Massa Corporea) o percentili se parliamo di bambini sotto i 12 anni;
    • circonferenza e area muscolare del braccio;
    • plicometria (misurazione della massa grassa);
    • determinazione del dispendio energetico;
    •  analisi del sangue e valutazione degli indici biochimici, tra cui i dosaggi ormonali per misurare i livelli di testosterone;

A questi esami fisici e biochimici si associa una valutazione generale dei sintomi della malnutrizione sotto il profilo psicologico e comportamentale attraverso test e questionari, o attraverso conversazioni guidate. Va chiarito che linee guida diagnostiche dei disturbi alimentari per quanto riguarda i soli maschi non sono al momento state definite e, in generale, pediatri/e e medici/e di famiglia sono meno preparati a riconoscere l’anoressia maschile, anche perché i sintomi spesso appaiono meno evidenti

L’IMC nei maschi, specialmente nell’anoressia lieve o iniziale, è in genere più elevato rispetto a quello femminile secondo i limiti considerati normali per età. Nelle ragazze l’amenorrea costituisce un importante sintomo di anoressia, nei maschi non esiste un corrispettivo biologico altrettanto valido, ma si considerano fattori quali blocco della crescita, anemia, calo della libido e delle pulsioni sessuali.7 

Una volta che ci siano evidenze sufficienti di un’anoressia nervosa maschile, lo/a specialista di riferimento diventa lo/a neuropsichiatra.

6. Ho ricevuto la diagnosi di anoressia maschile, potrò guarire?

Assolutamente sì. Sia i maschi che le femmine possono guarire completamente dall’anoressia nervosa anche grave se trattati con approccio olistico da un’equipe multidisciplinare composta da: neuropsichiatri/e, nutrizionisti/e, psicologi/e, endocrinologi/e.  In Italia esistono centri di eccellenza per la cura dei disturbi alimentari con presa in carico totale della persona malata. Le terapie includono:

  • riabilitazione nutrizionale che può, nei casi grave denutrizione, comportare l’alimentazione artificiale;
  • terapia di rieducazione alimentare anche con la metodica cognitivo-comportamentale soprattutto per superare definitivamente il terrore di ingrassare e la conseguente restrizione calorica cognitiva (anoressia mentale);
  • strategie di coinvolgimento attivo dei ragazzi anoressici nel piano di recupero del peso, che rappresenta uno scoglio insidioso una volta che la fase critica della malattia sia stata superata;
  • monitoraggio dei parametri fisici.

Il percorso di uscita dall’anoressia nei maschi non è lineare, né semplice. Possono volerci anni, con tanti stop and go. Ma una cosa è certa: dai disturbi alimentari si può guarire completamente.2,3,4,7 

 

Giovane ragazzo che si scatta un selfie mentre regge un peso per fare i muscoli

7. Ho il sospetto che mio figlio sia anoressico, cosa posso fare per aiutarlo?

Il ruolo dei familiari, in particolare dei genitori, nel riconoscimento dell’anoressia nei figli maschi, e nel supporto di cura una volta ricevuta la diagnosi, è cruciale. Madri e padri di figli minori possono rivolgersi autonomamente al/a MMG o al/a pediatra non appena abbiano il sospetto che il loro figlio abbia un disturbo alimentare e chiedere una valutazione immediata senza il consenso informato. Stesso discorso se ci si rivolge direttamente ai centri/ambulatori specializzati nella riabilitazione nutrizionale dei ragazzi con anoressia nervosa. Se ci si accorge che il proprio figlio è caduto nella spirale drammatica dell’anoressia, occorre intervenire subito affidandosi alle indicazioni mediche. 

Nel frattempo, è opportuno:

  • evitare di costringere il proprio figlio a mangiare. Se si teme che la situazione stia precipitando, è bene valutare un ricovero, anche coatto nel caso di un minorenne;
  • evitare commenti sulla sua magrezza;
  • manifestare preoccupazione per la sua salute, ma evitando di farlo sentire in colpa per questo;
  • offrire sostegno e ascolto senza giudizio, 
  • essere pronto, come genitore, ad affrontare un percorso complesso e impattante sotto il profilo emotivo e, se necessario, farsi aiutare a propria volta. Spesso i disturbi dell'alimentazione prevedono una terapia familiare.7

Bibliografia

  1. SINPIA Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla contro i Disturbi del Comportamento alimentare Comunicato Stampa 15 marzo 2023
  2. Ziółkowska, Beata & Mroczkowska, Dorota. (2021). Eating disorders in men -epidemiology, determinants and treatment. A narrative review of empirical evidence. Polish Psychological Bulletin. 10.24425/ppb.2020.135459. 
  3. Nagata JM, Ganson KT, Murray SB. Eating disorders in adolescent boys and young men: an update. Curr Opin Pediatr. 2020 Aug;32(4):476-481. doi: 10.1097/MOP.0000000000000911. PMID: 32520822; PMCID: PMC7867380
  4. Gorrell S, Murray SB. Eating Disorders in Males. Child Adolesc Psychiatr Clin N Am. 2019 Oct;28(4):641-651. doi: 10.1016/j.chc.2019.05.012. Epub 2019 Jul 11. PMID: 31443881; PMCID: PMC6785984
  5. Body WHYS Muscle Dysmorphia/Reverse Anorexia/Bigorexia 
  6. Body WHYS Orthorexia nervosa (Ultimo accesso 21.06.2023)
  7. Ministero della Salute Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) 

 


Dott.ssa Paola Perria
Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.