<img height="1" width="1" src="https://www.facebook.com/tr?id=2062155644083665&amp;ev=PageView &amp;noscript=1">

6' Lettura 

Le emorroidi dopo il parto sono una complicanza comune, che interessa circa il 40% delle puerpere. In genere, compaiono un paio di giorni dopo la nascita del bambino/a e possono rappresentare un disturbo molto fastidioso. In alcuni casi si formano già durante il terzo trimestre, soprattutto a causa della stitichezza. Le emorroidi si possono curare dopo il parto, ma esistono rimedi e buone abitudini utili a prevenirle.

Ecco cosa leggerai nell’articolo:

  1. Perché vengono le emorroidi dopo il parto?
  2. Quanto durano le emorroidi dopo il parto?
  3. Come trattare le emorroidi dopo il parto?
    1. Terapie farmacologiche
    2. Rimedi naturali e casalinghi
    3. Abitudini e stile di vita
  4. Come posso evitare le emorroidi dopo il parto?

Figura femminile post parto con in braccio un neonato

 

1. Perché vengono le emorroidi dopo il parto?

La formazione di emorroidi dopo il parto è una complicanza comune e generalmente non grave, legata alle modifiche fisiologiche del corpo

Già nel terzo trimestre l'ingrossamento uterino, unito ad un incremento di volume del sangue circolante, infatti, provoca un aumento della pressione nella regione del basso addome. La compressione dei vasi sanguigni della parte superiore del retto, inoltre, rallenta la circolazione del sangue che, ristagnando nello sfintere anale, può dilatare le vene aumentando il rischio di emorroidi interne che di emorroidi esterne

Inoltre, nella fase finale della gravidanza, l’ormone progesterone induce un rilassamento delle pareti della muscolatura uterina in preparazione del parto, favorendo il rigonfiamento dei tessuti e dei vasi. Questi fattori, inoltre, predispongono ad una delle principali cause di emorroidi in gravidanza, ovvero la stitichezza.

Tuttavia, è il parto l’evento traumatico che  aumenta in modo significativo il rischio di emorroidi. Le donne che partoriscono con cesareo hanno, infatti, minori probabilità di sviluppare emorroidi rispetto a chi partorisca con parto vaginale. In questo secondo caso, infatti, lo sforzo stesso del travaglio costituisce fattore di rischio.2 Pratiche meccaniche e uso di strumenti che facilitino il parto naturale sono altrettanti fattori che incidono sulla successiva formazione di emorroidi. 

 

Donna durante parto naturale in posizione accovacciata

 

Altri elementi da tenere in considerazione, che contribuiscono a favorire il disturbo sono: la durata del travaglio, il peso del neonato/a superiore ai 3.8 Kg, una gravidanza che si prolunghi oltre le 40 settimane e il numero delle gravidanze. A tal riguardo, si stima che dopo la prima gravidanza e il primo parto, circa il 37% delle donne abbia un problema di emorroidi, e che tale percentuale aumenti progressivamente per ogni gravidanza successiva. Il parto vaginale comporta, inoltre, la possibilità di lacerazioni perineali traumatiche con formazione di emorroidi esterne.1,2 

Si stima che una percentuale tra il 15% e il 41% delle gestanti sperimenti questo disturbo vascolare sia durante la gravidanza che dopo il parto.1,2

 

2. Quanto durano le emorroidi dopo il parto?

Nella maggior parte dei casi le emorroidi dopo il parto guariscono da sole nel giro di qualche giorno o, al massimo, di qualche settimana grazie a cure e rimedi casalinghi. Tuttavia, se il dolore e/o il prurito non dovessero passare, e le emorroidi dovessero peggiorare presentandosi all’aspetto gonfie e di un rosso scuro, è necessario rivolgersi subito al medico/a. In questi casi, infatti, il rischio è che si formino dei coaguli di sangue nelle vene dilatate, con la possibilità di evolvere in trombosi.3

 

3. Come trattare le emorroidi dopo il parto?

Ci sono diversi modi per trattare le emorroidi dopo il parto, che includono per lo più terapie conservative topiche e “buone pratiche” igieniche e dietetiche. Ciò vale soprattutto per le emorroidi esterne, che sono le più fastidiose. Emorroidi interne ed esterne gravi, con possibilità di trombosi venosa, comportano la necessità di un intervento chirurgico come una emorroidectomia, ma si tratta di eventualità rare. In assenza di rischio acuto, infatti, anche per emorroidi che necessitino di una soluzione chirurgica si attende la fine dell’allattamento per programmare un intervento.1

Vediamo quindi le tre principali modalità di trattamento delle emorroidi dopo il parto. 

3.1. Terapie farmacologiche

Tra i farmaci utili ad alleviare e curare emorroidi dopo il parto, considerando la sensibilità della regione perianale delle donne in questa fase delicata, si annoverano:

  • pomate all'idrocortisone da applicare localmente per sfiammare e sgonfiare le emorroidi;
  • blandi lassativi per migliorare il transito intestinale, ammorbidire le feci e risolvere la stitichezza, che rappresenta la causa principale delle emorroidi, spesso antecedente al parto stesso. 1,3

3.2. Rimedi naturali e casalinghi

Alcuni rimedi naturali sono utili ad alleviare i sintomi delle emorroidi dopo il parto, in particolare il prurito ed il gonfiore, tra questi:

  • avvolgere del ghiaccio in una salvietta e applicarla alla zona anale, dove sono le emorroidi, ad intervalli regolari. Il ghiaccio dona sollievo ed è un ottimo rimedio anti gonfiore;
  • fare un semicupio di 15 minuti più volte al giorno. Per farlo occorre dotarsi di una vaschetta simile ad una bacinella, nella quale immergere solo il bacino. In alternativa, questa pratica igienica per alleviare le emorroidi può essere effettuata usando il bidet;
  • usare prodotti a base di amamelide con effetto lenitivo e astringente sulle emorroidi. Oltre alle pomate, è possibile usare lozioni diluite per imbevere gli assorbenti post partum prima di indossarli.3 

 

Mani femminile su sfondo rosa con carta igienica e piume a simboleggiare delicatezza

 

3.3. Abitudini e stile di vita

Sebbene le emorroidi dopo il parto siano una complicanza transitoria, vi sono delle buone abitudini che contribuiscono a migliorare i sintomi e accelerare i tempi di guarigione. Ad esempio, usare una carta igienica molto soffice, può essere un insospettabile aiuto. Dal momento che la stitichezza post partum è una delle cause delle emorroidi, oltre ad assumere lassativi o integratori come i fermenti lattici, si può seguire una dieta ricca di fibre che stimoli il transito intestinale in modo naturale. 

Allo stesso modo, per rendere le feci più morbide e facili da espellere, e quindi ridurre lo sforzo durante la defecazione che rappresenta sempre un fattore di rischio per le emorroidi, è necessario assumere molti fluidi.3

 

4. Come posso evitare le emorroidi dopo il parto?

Per evitare le emorroidi dopo il parto è necessario agire di prevenzione. Ciò implica il seguire alcune regole alimentari utili sia a combattere la stitichezza durante la gravidanza, che ad evitare un eccessivo aumento di peso. L’obesità è, infatti, un fattore di rischio delle emorroidi che aumenta nelle donne incinte.

A tal fine, durante e dopo la gravidanza, si consiglia di:

  • assumere almeno 1,5 L d’acqua o liquidi al giorno;
  • ridurre il consumo di cibi astringenti o correlati alla stitichezza;
  • consumare un cucchiaio di crusca o due-tre prugne secche al giorno;
  • consumare almeno 300 g di frutta al giorno;
  • consumare almeno 500 g di verdure al giorno;
  • consumare 30 g di noci o frutta secca a guscio al giorno.

La dieta da sola non è sufficiente ad evitare le emorroidi dopo il parto, ma va associata a regolare attività fisica. Basta una camminata al giorno, o una sessione di ginnastica di mezz’ora per tre o quattro giorni alla settimana. Infine, vi sono delle buone regole di comportamento da applicare in bagno, utilissime a prevenire il problema delle emorroidi non solo dopo il parto. Tra queste:

  • non ignorare mai lo stimolo all’evacuazione, ma assecondarlo nel momento in cui si manifesta;
  • non restare sedute sul WC oltre tre minuti di seguito;
  • provare ad evacuare 30-40 minuti dopo aver mangiato, oppure al mattino;
  • fare il bidet dopo ogni evacuazione.2 

 

Bibliografia

  1. Bužinskienė D, Sabonytė-Balšaitienė Ž, Poškus T. Perianal Diseases in Pregnancy and After Childbirth: Frequency, Risk Factors, Impact on Women's Quality of Life and Treatment Methods. Front Surg. 2022 Feb 18;9:788823. doi: 10.3389/fsurg.2022.788823. PMID: 35252326; PMCID: PMC8894587.
  2. Poskus T, Sabonyte-Balsaitiene Z, Jakubauskiene L, Jakubauskas M, Stundiene I, Barkauskaite G, Smigelskaite M, Jasiunas E, Ramasauskaite D, Strupas K, Drasutiene G. Preventing hemorrhoids during pregnancy: a multicenter, randomized clinical trial. BMC Pregnancy Childbirth. 2022 Apr 30;22(1):374. doi: 10.1186/s12884-022-04688-x. PMID: 35490229; PMCID: PMC9055760.
  3. Parents, Postpartum Hemmorrhoids: A Guide for New Moms (Ultimo accesso 01.05.2023)

Dott.ssa Paola Perria
Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.