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L’anoressia depressiva è una condizione che associa due patologie mentali di per sé distinte, l’anoressia nervosa e la depressione. Nelle persone che soffrono di depressione l’anoressia peggiora sia i sintomi che la prognosi, per questo è cruciale non trascurare i segnali di un deperimento organico progressivo. Una riabilitazione nutrizionale andrebbe inclusa nel percorso terapeutico per il recupero dalla depressione. 

Ecco cosa leggerai in questo articolo:

  1. Anoressia da depressione: di cosa si tratta?
  2. Anoressia da depressione: quali sono i segni e i sintomi?
  3. Perché la depressione può causare anoressia?
  4. Importanza della diagnosi nell’anoressia depressiva
  5. Come si tratta l’anoressia depressiva?

Donna con anoressia con marcato interesse verso il cibo

1. Anoressia da depressione: di cosa si tratta

Il legame tra anoressia e depressione non è esattamente di causa ed effetto. Le due condizioni possono presentarsi insieme o essere l’una conseguente all’altra. In entrambi i casi, la concomitanza  con l’anoressia peggiora sia i sintomi che la prognosi della depressione, aumentando il rischio suicidario

Gli studi scientifici che indagano la relazione tra depressione e anoressia soprattutto tra le giovani donne, sono ad oggi scarsi. Sappiamo, però, che la depressione maggiore può avere ricadute anche sul comportamento alimentare, causando, tra i sintomi, una grave inappetenza che può portare ad anoressia e cachessia.1

Circa il 48% delle persone con diagnosi di depressione manifesta un calo dell’appetito.2 Viceversa, chi soffre di anoressia nervosa è più vulnerabile alla depressione, causata sia da bassa autostima e alterata percezione di sé, che dalla malnutrizione. Una volta instaurato questo circolo morboso, le due condizioni si intrecciano e si alimentano, innescando un processo autodistruttivo molto pericoloso e difficile da trattare. Per questo è importante studiare un piano terapeutico integrato volto al trattamento di entrambe le malattie mentali, sia la depressione che l’anoressia. Curando l’una, si migliora anche l’altra.1.2 

Leggendo l’articolo “Quali sono le principali conseguenze dell’anoressia?” puoi scoprire cosa comporta ammalarsi di questo disturbo alimentare. 

2. Anoressia da depressione: quali sono i segni e i sintomi?

Quando l’anoressia arriva come conseguenza di una depressione, i sintomi difficilmente sono improvvisi, ma si manifestano gradualmente aggravandosi nel tempo. Vediamo come riconoscere i segni:

  • progressivamente si perde interesse verso il cibo;
  • ci si sente privi dell’energia minima necessaria per per cucinare o consumare un pasto completo;
  • sovente ci si dimentica di mangiare non sentendone la necessità, e saltare i pasti diventa un’abitudine;
  • nessun cibo viene percepito come piacevole, si perde il senso del gusto;
  • subentrano sintomi fisici aspecifici tra cui nausea o mal di stomaco, che impediscono di mangiare o di completare un pasto;
  • stanchezza, spossatezza si presentano soprattutto a fine giornata, contribuendo ulteriormente a chiudere lo stomaco della persona depressa.3

A questi sintomi psicosomatici se ne possono aggiungere altri di natura neuromotoria, come agitazione nervosa che aumenta il dispendio energetico. Le calorie bruciate però non vengono compensate dall’alimentazione e, a lungo andare, la malnutrizione porta alla perdita patologica di peso e allo scivolamento verso l’anoressia. Un calo ponderale superiore al 5% del peso totale nel giro di sei mesi è sicuramente un importante campanello d’allarme perché riflette non un calo dell’appetito temporaneo, ma un comportamento sistematico. 

Nell’articolo "5 libri sull’anoressia consigliati da chi ci è passato" ti suggeriamo le migliori letture per capire perché ci si ammala di anoressia e come fare per uscirne.

Uomo depresso steso a letto

3. Perché la depressione può causare anoressia?

Ci sono diverse ragioni biologiche per cui la depressione può portare all’anoressia. In primo luogo, è stato osservato che l’attività cerebrale delle persone depresse presenta anomalie nel circuito della dopamina, che regola l’appetito ed è inserito nel meccanismo di ricompensa e piacere collegati al cibo. Deficit in queste zone comportano l'instaurarsi di una condizione chiamata anedonia, incapacità di provare piacere, che è tipica della depressione e che porta a modificare il proprio comportamento alimentare.2

Inoltre, in alcuni casi di depressione è stata rilevata una ridotta attività cerebrale nell’area deputata alla interocezione, la funzione che consente di avvertire gli stimoli corporei della fame e della sete.3 La mancanza di appetito è quindi un aspetto della malattia, che può però essere peggiorato proprio dalla malnutrizione che ne consegue. 

Quando il corpo e il cervello non ricevono nutrimento adeguato, smettono di funzionare correttamente, non elaborando nel modo giusto gli stimoli sensoriali e le informazioni. Senza energia la mente funziona male, i sintomi depressivi peggiorano e l’assenza di desideri e di appetito può sfociare nell’anoressia. Questa è una delle ragioni per cui può verificarsi il percorso opposto, ovvero dall’anoressia si può arrivare alla depressione come alterazione patologica dell’umore. Ricordiamoci sempre che un cervello malnutrito è già un cervello malato.3

4. Importanza della diagnosi nell’anoressia depressiva

L’anoressia depressiva è un disturbo mentale, e la diagnosi può essere fatta solo da un/a neuropsichiatra. Il percorso, però, può partire da più lontano, ad esempio dal proprio/a medico di famiglia che noti un importante calo ponderale. Una volta che vengano escluse le cause fisiche del dimagrimento, e si sospetti un’anoressia, l’indagine si porta dal piano prettamente fisico, che comunque è importante, a quello psichiatrico. Pertanto agli esami e ai test fisici che includono: misurazione del peso, della massa grassa e dell’IMC, analisi del sangue per il rilevamento di squilibri nutrizionali, ormonali e funzionali legati alla malnutrizione, si uniscono i test specificamente psichiatrici

L’anoressia non è solo una malattia femminile, nell’articolo "Anoressia maschile: un fenomeno poco conosciuto ma in forte crescita", parliamo del perché questa malattia sia in aumento tra i giovani uomini. 

In fase di anamnesi e di raccolta delle informazioni mediche direttamente dalla voce del/la paziente, è possibile ricostruire il percorso patologico per capire se il dimagrimento e gli squilibri nutrizionali siano stati conseguenza di uno stato depressivo magari non diagnosticato o mal curato, oppure il contrario. In ogni caso, una volta che sia stato appurato che i sintomi della depressione vengono peggiorati dall’anoressia e che il declino psicofisico è serio e può avere esiti drammatici, occorre intervenire tempestivamente.1,3 

Conosci i principali disturbi alimentari?" Scoprili nell’articolo "Qual'è la differenza tra anoressia e bulimia."

5. Come si tratta l’anoressia depressiva?

Il trattamento dell’anoressia depressiva è complesso e spesso lungo. La cura della depressione maggiore prevede una terapia farmacologica attentamente valutata dal/la psichiatra e monitorata a cadenza regolare. A questa, si dovrebbe associare una psicoterapia che nel caso di concomitante anoressia si preferisce di tipo cognitivo-comportamentale. Nei casi più seri, specialmente quando vi sia un elevato rischio suicidario, si può rendere necessario un ricovero in struttura sanitaria specializzata nel trattamento delle patologie mentali e dei disturbi alimentari. 

Sempre più spesso i sintomi dell’anoressia nervosa compaiono in età pediatrica come raccontiamo nell’articolo “Anoressia infantile: quali campanelli d’allarme e come affrontarli?”.

Mamma che supporta figlia in difficoltà con cibo

Per curare l’anoressia depressiva, si ricorre ad una terapia di riabilitazione nutrizionale studiata da medici nutrizionisti sui singoli casi.1 Il graduale reinserimento del cibo nelle abitudini quotidiane può essere articolato, e prevedere un primo passaggio con nutrizione tramite sondino naso-gastrico quando lo stato generale di deperimento sia tale da mettere a rischio la vita. In tutti i casi, è importantissimo il coinvolgimento e la collaborazione dei/le caregiver familiari, ad esempio genitori o partner. 

Vediamo, più in generale, qualche consiglio su come riuscire a vincere l’inappetenza da depressione e mangiare di più:

  • soprattutto nei primi tempi tenere a disposizione in frigo e dispensa cibi pronti e di facile consumo, tra cui snack e bevande energetiche, che offrono un buon apporto nutrizionale senza la necessità di dover cucinare un pasto completo;
  • cibi sani, facili e veloci da mangiare anche senza appetito sono: yogurt, crackers, fiocchi di cereali, frutta secca o disidratata, frutta fresca o ortaggi porzionati, cubetti di formaggio;
  • non forzarsi a mangiare grandi quantità di cibo tutte insieme, piuttosto meglio consumare spesso piccole merende, in modo da riabituare lo stomaco al cibo senza traumi;
  • accettare la compagnia di persone care durante i pasti, o cercarla esplicitamente. Non vergognarsi di dover chiedere aiuto per mangiare;
  • praticare attività fisica leggera, meglio se nella natura. Muoversi svolge molteplici funzioni benefiche per il corpo e la mente, stimola l’appetito e migliora l’umore.3 

Sai che i disturbi dell’alimentazione nascondono un grande dolore interiore? Ne parliamo nell’articolo "Anoressia, bulimia e obesità: il dolore dell’anima".

Una volta che la fase critica dell’anoressia depressiva sia stata superata, è importante continuare a mantenere le buone abitudini apprese durante il percorso di cura, al fine di prevenire le ricadute. Il follow up in questi casi è d’obbligo, possibilmente con il supporto dello stesso team medico che ha gestito la fase acuta della malattia.1,2,3,4 

Infine, guardare film dedicati ai disturbi alimentari, come quelli che consigliamo nell’articolo “3 film per comprendere l’anoressia”, può essere d’aiuto.

Bibliografia

  1. Calvo-Rivera MP, Navarrete-Páez MI, Bodoano I, Gutiérrez-Rojas L. Comorbidity Between Anorexia Nervosa and Depressive Disorder: A Narrative Review. Psychiatry Investig. 2022 Mar;19(3):155-163. doi: 10.30773/pi.2021.0188. Epub 2022 Mar 22. PMID: 35330562; PMCID: PMC8958208.
  2. Simmons WK, Burrows K, Avery JA, Kerr KL, Bodurka J, Savage CR, Drevets WC. Depression-Related Increases and Decreases in Appetite: Dissociable Patterns of Aberrant Activity in Reward and Interoceptive Neurocircuitry. Am J Psychiatry. 2016 Apr 1;173(4):418-28. doi: 10.1176/appi.ajp.2015.15020162. Epub 2016 Jan 22. PMID: 26806872; PMCID: PMC4818200.
  3. Healthline Can Depression Cause Weight Loss? Here’s What to Know. (Ultimo accesso 03.10.2023)
  4. Ministero della Salute Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) (Ultimo accesso 03.10.2023)

Dott.ssa Paola Perria

Autore

Dott.ssa Paola Perria

Giornalista e medical writer, si occupa, da oltre dieci anni, di contenuti divulgativi per il web focalizzati su sanità, alimentazione, stile di vita e benessere con un taglio inclusivo.