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Per diagnosticare la psoriasi occorre prenotare una visita dermatologica durante la quale si effettua un esame fisico accurato. A seconda dei sintomi cutanei possono essere necessari altri esami per confermare la diagnosi e classificare tipo e gravità della malattia. Nell’articolo tutto sull’iter diagnostico della psoriasi.
Indice
- L’esame obiettivo: il punto di partenza per la diagnosi
- Ulteriori esami e test per una diagnosi completa
- Diagnosi differenziale: distinguere la psoriasi da altre condizioni simili
- La psoriasi e approccio individualizzato alla diagnosi
1. L’esame obiettivo: il punto di partenza per la diagnosi
L’esame obiettivo durante una visita dermatologica rappresenta il primo e più importante strumento diagnostico della psoriasi. Consiste nell’osservazione visiva delle lesioni psoriasiche sulla pelle, incluse zone nascoste quali il cuoio capelluto, e le pieghe cutanee come l’inguine o l’area sotto il seno, senza trascurare le unghie.
Quando il/la dermatologo/a effettua l’esame fisico della persona con sospetta psoriasi lo fa secondo precise linee guida che si basano su criteri quali:
- il numero, la disposizione, la localizzazione e la diffusione delle placche psoriasiche sul corpo per distinguere forme lievi di psoriasi da forme moderate o severe;
- il loro aspetto che consente di classificare le varie tipologie di psoriasi proprio in base alla morfologia delle lesioni. Nella forma più comune tali lesioni appaiono arrossate ai bordi, rivestite di croste fatte di scaglie argentate di cute morta che esfoliano in continuazione;
- la compresenza di altri sintomi quali: dolore, sanguinamento, presenza di fissurazioni o ulcerazioni, prurito, segni di sovrainfezioni batteriche o micotiche;
- eventuale interessamento articolare con infiammazione delle piccole articolazioni di mani e piedi.
Nell’80% dei casi la psoriasi è di tipo volgare, a placche, la più facile da riconoscere anche per i/le dermatologi/e. Tuttavia, in casi meno frequenti, la psoriasi può essere del tipo inverso (o delle pieghe), guttato, delle unghie, pustoloso ecc. Se, quindi, spesso l’esame dermatologico obiettivo può essere sufficiente ad arrivare ad una diagnosi di psoriasi, in casi dubbi può essere necessario procedere ad ulteriori esami.1,2,3
2. Ulteriori esami e test per una diagnosi completa
Per avere la certezza di psoriasi, l’iter per la diagnosi può includere esami di laboratorio e strumentali, utili anche per classificare la tipologia e la gravità della malattia.
In questo percorso possono essere inclusi:
- un esame bioptico, con prelievo di un frammento di cute infiammata da analizzare in laboratorio al microscopio;
- analisi del sangue con emocromo completo, ed esami per valutare la funzionalità renale ed epatica che possono risultare alterate nella psoriasi;
- test del sangue per la ricerca del fattore reumatoide, in caso di sospetta artrite psoriasica, e dei marker infiammatori come la VES e la proteina C reattiva (PCR), in genere più elevati in caso di psoriasi;
- eventuale risonanza magnetica (RM) o radiografia in caso di coinvolgimento articolare della psoriasi.
Si tratta di esami che non vengono effettuati di routine, ma solo quando la visita dermatologica non abbia fornito sufficienti informazioni per la diagnosi di psoriasi.1,3
3. Diagnosi differenziale: distinguere la psoriasi da altre condizioni simili
Nel diagnosticare la psoriasi una delle sfide principali per i/le dermatologi/e è quella di non confonderla con altre malattie della pelle. La diagnosi differenziale attraverso gli strumenti dell’esame obiettivo, dell’esame bioptico e degli altri test e analisi a disposizione, serve ad avere la certezza che i sintomi cutanei siano causati proprio dalla psoriasi, e non da altre patologie dermatologiche quali:
- eczema da dermatite atopica o dermatite seborroica;
- dermatite da contatto;
- lichen planus, malattia infiammatoria della pelle che causa l’eruzione di piccole papule ruvide e pruriginose;
- pitiriasi rosea, malattia infiammatoria della pelle che causa l’eruzione progressiva di placche rosate e che guarisce spontaneamente nel giro di qualche mese;
- micosi fungoide, manifestazione cutanea di un raro tumore linfatico, il linfoma a cellule T;
- sifilide secondaria, o altre malattie a trasmissione sessuale che causano sintomi cutanei, ad esempio a carico dell’inguine o dei genitali. Esiste infatti una forma di psoriasi delle pieghe che colpisce proprio l’area genitale;
- infezioni fungine come la tigna (Tinea corporis), o micosi delle unghie, che possono essere confuse con la psoriasi ungueale.1,2
La psoriasi si cura con farmaci e rimedi naturali, scopri quali nell’articolo “Psoriasi e rimedi naturali: quali sono i più efficaci e sicuri?”
4. La psoriasi e approccio individualizzato alla diagnosi
La psoriasi è una malattia cronica autoimmune, che anche se colpisce la pelle, viene classificata come sistemica, ossia generale. Questo la rende una patologia complessa, che va diagnosticata e trattata prima possibile. Per tale ragione, durante la prima visita dermatologica, lo/a specialista fa precedere l’esame fisico dall’anamnesi, che in questi casi risulta fondamentale sia nella diagnosi che nella scelta del trattamento migliore per il/la paziente.
Informazioni utili sono:
- storia medica della persona e della sua famiglia. La psoriasi ha una forte componente genetica ereditaria, pertanto chi ha uno o più familiari con psoriasi è più a rischio a sua volta;
- farmaci assunti;
- stile di vita, livello di stress fisico e mentale, stato di salute e di forma fisica generale, tutti elementi che possono aumentare o ridurre il rischio.
L’età di insorgenza dei sintomi cutanei, l’eventuale rischio di coinvolgimento articolare dell’infiammazione, o la concomitanza con altre malattie autoimmuni, come ad esempio il diabete o il morbo di Crohn, sono ugualmente elementi importanti al momento della diagnosi. In questi casi, la terapia migliore va stabilita da un team multidisciplinare, che può coinvolgere altri/e specialisti/e oltre al/la dermatologo/a, e prevede un piano terapeutico cucito sulla persona.
Pertanto è fondamentale creare un rapporto fiduciario con il personale medico di riferimento, che si basi su un dialogo costante. Sintomi della psoriasi e reazioni alle cure tendono a variare nel tempo, per questo è fondamentale effettuare follow up costanti anche durante le fasi di remissione della malattia.1,2,3
Il trattamento della psoriasi può includere la fototerapia, ne parliamo nell’articolo “Fototerapia per la psoriasi: tipologie e funzionamento.”
Fonti
- Nair PA, Badri T. Psoriasis. [Updated 2023 Apr 3]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK448194/
- American Academy of Dermatology Association Psoriasis: diagnosis and treatment
- Kim WB, Jerome D, Yeung J. Diagnosis and management of psoriasis. Can Fam Physician. 2017 Apr;63(4):278-285. PMID: 28404701; PMCID: PMC5389757.
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