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Le cause della tachicardia, oltre 100 battiti cardiaci al minuto, sono molte e differenti, tra queste troviamo alcune malattie del cuore, l’uso di certi farmaci e lo stress. Quando le palpitazioni sono associate a gonfiore addominale e acidità, il motivo della tachicardia potrebbe, però, essere lo stomaco in un disturbo noto come sindrome gastro-cardiaca.

Ecco cosa troverai in questo articolo:

  1. Tachicardia: in che modo può essere causata dallo stomaco?
  2. Come si fa a capire se la tachicardia è causata dallo stomaco?
  3. Come si cura e si previene la tachicardia da stomaco?
    1. Trattamento e Gestione
    2. Prevenzione
  4. Quanto dura la tachicardia da stomaco?

Close up modellino anatomico cuore - tachicardia

1. Tachicardia: in che modo può essere causata dallo stomaco?

La tachicardia da stomaco o sindrome gastro-cardiaca è stata citata per la prima volta dal medico Ludwig Roemheld alla fine del 1900 per questo prende anche il nome di sindrome di Roemheld. La causa principale della tachicardia da stomaco è l’accumulo a livello gastrointestinale di aria che ostacola la normale digestione e la motilità intestinale, distende lo stomaco e l’intestino, esercitando pressione sugli organi circostanti. Questo eleva il diaframma che, a sua volta, solleva il cuore riducendo lo spazio per la contrazione

Questi meccanismi attivano dei riflessi gastro-cardiaci che inviano impulsi al nervo vago il quale, se eccessivamente stimolato, reagisce inducendo la produzione di adrenalina e noradrenalina, che causano rispettivamente l’incremento della frequenza cardiaca e l’aumento della pressione arteriosa, oltre a una fastidiosa sensazione di peso al petto e difficoltà respiratoria.1,2

Tutte le condizioni patologie che rallentano la digestione e favoriscono la produzione di aria possono causare tachicardia. Tra queste le più comuni sono:

In alcune persone la tachicardia da stomaco può presentarsi più di frequente nelle ore notturne (tachicardia notturna) perché la posizione distesa contribuisce a rendere difficoltosa la digestione.1-3

2. Come si fa a capire se la tachicardia è causata dallo stomaco?

Quando la tachicardia è causata da una problematica legata allo stomaco, i sintomi più comuni sono:

  • nausea;
  • reflusso esofageo;
  • bruciore di stomaco;
  • digestione lenta;
  • sensazione di peso sullo stomaco;
  • dolore e gonfiore addominale.

Anche se i sintomi sono leggeri, è sempre opportuno contattare il/la curante per accertarsi che si tratti di una tachicardia da stomaco ed escludere possibili complicanze cardiache. Infatti, non esiste un esame specifico per diagnosticare la tachicardia da stomaco e la diagnosi è per lo più legata all’esclusione di altre patologie. 

Per far questo, vengono generalmente prescritte una visita cardiologica ed una gastroenterologica, durante le quali possono essere effettuati esami specifici come:

  • elettrocardiogramma ed ecocardiogramma per la valutazione della funzionalità cardiaca;
  • ecografia addominale per escludere la presenza di patologie come calcoli biliari, cirrosi o nefriti;
  • radiografia del torace per evidenziare la posizione dello stomaco rispetto al diaframma e al cuore;
  • gastroscopia per valutare lo stato dello stomaco e l’eventuale presenza di un’ernia iatale;
  • pH-impedenzometria esofagea per esaminare la presenza di reflusso attraverso la misurazione della quantità di acido nell'esofago e nello stomaco;
  • manometria esofagea per determinare la funzione motoria dell’esofago e l’eventuale pressione generata da una possibile ernia iatale;
  • test specifico per la ricerca di Helicobacter pylori;
  • analisi delle feci per identificare possibili infezioni gastrointestinali.

Questi esami diagnostici permettono di scartare ulteriori patologie, come infarto del miocardio o pressione alta, e confermare la diagnosi di tachicardia da stomaco.1,4,5

Donna con tachicardia causata dallo stomaco

3. Come si cura e si previene la tachicardia da stomaco?

La tachicardia causata da problemi gastrici solitamente non richiede cure farmacologiche, ma piuttosto un cambiamento dello stile di vita e delle abitudini alimentari del paziente per evitare episodi ricorrenti. È possibile invece che, se la tachicardia da stomaco è legata ad una patologia specifica, questa necessiti di trattamento

3.1 Trattamento e Gestione

In seguito a diagnosi di tachicardia da stomaco, in alcuni casi, lo/la specialista potrebbe valutare alcune opzioni di trattamento che si concentrano principalmente sul controllo della frequenza cardiaca e sulla riduzione dei problemi dispeptici e gastrointestinali, tra cui:

  • antiacidi;
  • procinetici o anti-meteorici;
  • bloccanti dell’istamina;
  • inibitori della pompa protonica (omeprazolo, esomeprazolo);
  • beta-bloccanti;
  • supporto psicoterapeutico per la gestione dello stress.

Restano fondamentali alcune indicazioni comportamentali per la gestione dei sintomi della tachicardia causata da disturbi gastrointestinali sono:

  • distendersi sul letto e rilassarsi;
  • respirare in modo lento e profondo;
  • assumere una bevanda calda o leggermente frizzante per aiutare la digestione;
  • appoggiare una borsa di acqua calda sull’addome;
  • assumere eventualmente un rimedio contro l’ansia;
  • seguire un’alimentazione leggera nelle ore successive al verificarsi del disturbo.1,5
ragazza con tachicardia causata dallo stomaco

3.2  Prevenzione

Per prevenire i disturbi gastrointestinali e, di conseguenza, la tachicardia da stomaco, è necessario intervenire con alcuni semplici accorgimenti sulle abitudini alimentari e sullo stile di vita, come:

  • favorire cibi leggeri e digeribili come la carne bianca e il pesce magro cotti ai ferri, al forno o a vapore conditi con un filo di olio extra- vergine di oliva a crudo, pasta o riso integrale, passati di verdura e legumi;
  • assumere tisane digestive, ad esempio a base di carciofo e finocchio, per contribuire alla corretta funzione digestiva e all’eliminazione dei gas a livello gastrointestinale;
  • non coricarsi subito dopo cena, ma attendere che il processo digestivo sia compiuto perché la posizione sdraiata potrebbe favorire la risalita e il ristagno dei succhi gastrici nell’esofago;
  • effettuare diversi spuntini durante il giorno per evitare il sovraccarico dello stomaco la sera;
  • consumare pasti leggeri, soprattutto la sera;
  • eliminare fritture, alcolici, bevande gassate o contenenti caffeina;
  • limitare cibi speziati e acidi come pomodori e agrumi;
  • ridurre zuccheri, farine raffinate e lieviti per limitare la produzione di gas a opera dei batteri del colon da digestione enzimatica dei carboidrati;
  • masticare senza fretta per evitare di introdurre aria nello stomaco, oltre a quella naturalmente ingerita con gli alimenti;
  • non indossare indumenti troppo stretti, specialmente durante i pasti;
  • svolgere attività fisica regolare per aiutare la motilità intestinale e la digestione.

Per prevenire gli episodi di tachicardia è inoltre fondamentale imparare a gestire lo stress e l’ansia, ad esempio attraverso:

  • la pratica dello yoga o tai chi;
  • i rimedi naturali;
  • l’agopuntura;
  • la psicoterapia;
  • le tecniche di training autogeno;
  • la meditazione e le tecniche di respirazione.4,5

4. Quanto dura la tachicardia da stomaco?

Un episodio di tachicardia da stomaco ha una durata variabile, da pochi secondi ad alcune ore. I sintomi gastrointestinali correlati, invece, possono protrarsi anche per diversi giorni. È necessario tenere conto che, anche se la tachicardia da stomaco di solito scompare rapidamente, per evitare episodi ricorrenti, che possono in alcuni casi mettere a rischio la salute generale, è fondamentale seguire uno stile di vita sano e imparare a gestire eventuali stati di ansia e stress.5

Bibliografia

  1. Qureshi K, Naeem N, Saleem S, Chaudhry MS, Pasha F. Recurrent Episodes of Paroxysmal Supraventricular Tachycardia Triggered by Dyspepsia: A Rare Case of Gastrocardiac Syndrome. Cureus. 2021 Sep 14;13(9):e17966. doi: 10.7759/cureus.17966. PMID: 34667658; PMCID: PMC8516136
  2. Hofmann R, Bäck M. Gastro-Cardiology: A Novel Perspective for the Gastrocardiac Syndrome. Front Cardiovasc Med. 2021 Nov 17;8:764478. doi: 10.3389/fcvm.2021.764478. PMID: 34869678; PMCID: PMC8635856.
  3. Yan J, She Q, Zhang Y, Cui C, Zhang G. The Association between Arrhythmia and Helicobacter pylori Infection: A Meta-Analysis of Case-Control Studies. Int J Environ Res Public Health. 2016 Nov 16;13(11):1139 doi: 10.3390/ijerph13111139. PMID: 27854353; PMCID: PMC5129349
  4. Mayo Clinic, Tachycardia, 2022 (Ultimo accesso 18.09.2023)
  5. Claveland Clinic, Tachycardia, 2022 (Ultimo accesso 18.09.2023).

Dott.ssa Clelia Palanza

Autore

Dott.ssa Clelia Palanza

Biologa e Medical Writer, si occupa di comunicazione e content strategy in ambito medico-scientifico. La sua attività si concentra principalmente nella realizzazione di articoli per il web e organizzazione e reportistica di convegni e advisory board.